Capitolo 2

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Capitolo 2
L'inizio di tutto.

La mattina dopo, senza fare colazione uscii di casa e ripensai alla sera prima...

 

«Vuoi sapere qualcosa di più riguardo ai tuoi sogni?» mi disse Axel.

«Di che cosa parli? Io non ho fatto nessun sogno» mi voltai e iniziai di nuovo a camminare.

«Va bene, come vuoi...presto o tardi che sia avrai bisogno del mio aiuto, sarò qui»

 

Arrivato a scuola incontrai Shiki, che stava guardando i risultati dell'esame.

«Key!» corse verso di me. «Abbiamo passato l'esame!» disse tutto allegro.

«E Axel? Non c'è?» gli domandai come se non avessi sentito cosa mi fosse stato appena detto.

«Se nè andato qualche minuto fa. Perché? È successo qualcosa?» Gli raccontai cos'era successo la sera prima, di quello che mi aveva parlato Axel.

«È tu cosa gli hai detto ad Axel?» disse tutto sorpreso.

«Gli ho detto che non ho fatto nessun sogno... Ma lui come fa a sapere dei miei sogni?» gli dissi confuso.

«Bhè, l'unico modo per saperlo è parlargli di persona» annuii e ci incamminammo verso la casa di Axel.

Arrivati a casa di Axel, bussammo alla porta: non trovammo nessuno.

«Che strano... Di solito a quest'ora dovrebbe essere già a casa» dissi a Shiki.

«Key, torniamo a casa, proveremo domani a cercarlo di nuovo»

E così ci incamminammo per la strada di casa, cercando di capire che cosa fosse successo ad Axel; ma con nostra enorme sorpresa, ce lo ritrovammo davanti. Non sembrava affatto lui. Era vestito diversamente dal solito e aveva delle pistole con una strana aura bluastra, puntate contro qualcosa... qualcosa di non umano. Quella creatura non apparteneva a questa dimensione: era enorme, piena di zanne giganti, puntava inferocito il nostro amico.

Axel iniziò a sparare a raffica dei proiettili, ma non proiettili qualsiasi: erano proiettili magici, avvolti dall'oscurità. Erano così veloci che la creatura non fece in tempo a schivarli e venne colpito in pieno. Una nube oscurò la creatura, che parti al contrattacco, ma con un movimento fulmineo Axel si ritrovò dietro la possente creatura e puntò le sue pistole verso di lei. Dalle pistole uscii un enorme raggio oscuro che travolse completamente la creatura e la fece scomparire.

Axel, sconfitta la misteriosa entità, si mise in tasca le pistole e venne verso di noi.

«Allora... presumo che non ti serva ancora il mio aiuto, giusto?» mi disse.

«Che cos'era quella cosa?» gli domandai sbalordito per quello che era successo.

«Adesso venite a casa mia, ne parleremo quando saremo arrivati» tornammo a casa di Axel per farci spiegare da lui che cos'era quel mostro e cosa sapeva riguardo ai miei sogni.

Exo : L'OscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora