Capitolo 6

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Capitolo 6
Quel giorno (pt. I)

 

Arrivammo davanti alla "leggendaria" torre. Un potere inimmaginabile sgorgava dalla torre ma, senza che c'è ne accorgessimo, ne fummo avvolti. Non vidi più niente.

La torre ci aveva teletrasportato dentro come se volesse chiederci qualcosa.

«Ehi ragazzi, tutto bene?» mi voltai verso di loro, ma a mia sorpresa non trovai nessuno: solo un cumulo di pietre e l'imponente muro di Siren. «Cosa sta suc-» Non ebbi modo di finire di parlare che sentii un forte rumore davanti a me. Non era un rumore qualunque: era una falce, la mia . All'improvviso si avvolse di un potere oscuro e si trasformò,a mio malgrado, in Hel.

«Ragazzo, ti ricordi di me, vero? Vedo che mi hai liberato finalmente, ma, questo, non è abbastanza per usufruire dei miei poteri» Ero confuso. Non capivo che cosa stesse succedendo, ma non avevo paura.

«Allora, cosa vuoi che faccia, Signor Dio?» lo dissi con aria presuntuosa.

«Mi piace la tua presunzione, ma non è abbastanza. Prendi» una strana luce avvolse la mano di Hel e mi fece cenno di guardare in alto, ma non feci in tempo ad alzare la testa che cadde davanti a me un enorme falce. Era uguale alla mia: solo che era molto più maestosa ed enorme. «Non penso ci sia molto da capire su quel che devi fare, mi sbaglio?» avevo capito con certezza quel che dovevo fare.

«Ci sto. Vediamo quanto può essere forte un vero dio»

Presi la falce e di nuovo quell'aura, quelle tenebre mi avevano ricoperto del loro potere. Mi ero di nuovo trasformato. Non mi chiesi il perché della trasformazione e mi avventai subito su Hel: gli scagliai addosso una raffica di fendenti, ma con scarso successo. Non gli avevo nemmeno fatto un graffio.

«Troppo avventato, ragazzino» schivò l'ultimo fendente e mi prese con la sua enorme mano, non feci in tempo a liberarmi che mi scagliò contro un cumulo di macerie. Mi rialzai dopo qualche secondo e cominciai il contrattacco.

«Tutto qui quello che sa fare un DIO?» la lama della mia falce si illuminò, feci per scagliare un fendente da più o meno qualche metro di distanza. L'enorme energia sprigionata dalla falce si liberò e ne uscì un fascio di luce che si scagliò contro Hel; ma, con mia enorme sorpresa, toccò il raggio con un dito e lo deviò contro una parete della torre.

«Mi hai fatto il solletico. Sei un ragazzino insolente, ma per questo ti faccio un regalo. Muori» non ebbi il tempo di pensare a cosa fare. La sua falce mi aveva trafitto in pieno il cuore. Mi sentivo debole, le forze mi stavano abbandonando. «Se vuoi davvero battermi devi usufruire del tuo potere latente» quelle parole echeggiarono dentro di me.

Un'aura avvolse completamente il mio cuore e mi fece come da barriera. Ero intriso completamente di quello strano potere, ma non capivo più cosa stavo facendo e cosa mi stesse succedendo.

«Quella figura che ti ha parlato, è lui che mi ha creato» la barriera si disfò. Mi aveva curato completamente tutte le ferite. «Ti ha creato lui, ma chi è quello? E cosa intendeva per "quel giorno"?» gli urlai confuso.

«Quel giorno è dove tutto cambiò. Si unirono il mondo dei demoni, degli dei e del Nulla in un solo unico mondo parallelo: il vostro»

«Ecco perché sono apparse strane creature, il nulla...»

«Mi spiace dovertelo dire ragazzino, ma quell'uomo, colui che ha dato vita al nulla e a tutti noi... è tuo padre» il mio cuore si fermò per un attimo. Ero confuso: non capivo più niente. Com'è possibile che mio padre era a conoscenza di questi miei misteriosi poteri? Come mai mi ha tenuto all'oscuro di tutto e sopratutto, perché sta dalla parte del Nulla?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 17, 2015 ⏰

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