I secondi sembravano ore ed io non riuscivo più a stare seduta in quel posto, dovevo sapere che fine aveva fatto Melanie, lei non si meritava nessun male sono io che non dovevo coinvolgerla in tutto questo.
Il ragazzo dagli occhi color ghiaccio finalmente varcó la soglia di quella porta scura dopo quelli mi parevano anni.
"Ti ho portato il cibo." Mi disse freddo,
mi limitai ad annuire, morivo dalla voglia di sapere qualcosa di Melanie ma le parole mi morivano in gola, come avrei potuto formulare la domanda in modo che non reagisse male?
Per oggi ne avevo abbastanza anche se sapevo che non sarei riuscita a dormire con il pensiero fisso di mia sorella ma decisi di tacere, per ora.
Mi porse un vassoio lucido, sembrava argentato ma data la poca luce non riuscii ad averne la conferma.
Presi la piccola forchetta di plastica e cominciai a magiare la mia pasta, scotta e senza sale, si può dire che il cibo italiano non faccia per lui.
La fame prese il sopravvento e finii per mangiare tutto in pochi secondi, subito dopo allungai il braccio verso il bicchiere d'acqua che avevo appoggiato accanto al mio corpo ma mi stupii quando il ragazzo lo levó prima che io potessi avvicinarmi.
Che cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto questo?
Lo guardai per alcuni secondi aspettandomi delle spiegazioni da parte sua ma non arrivarono così cercai di prendere coraggio.
"P-Potrei avere la mia acqua?"
"E da quando sarebbe tua?" No ma seriamente cosa ho sbagliato per finire in questa situazione? I problemi non mi mancavano prima ora la cosa sta degenerando..
Stavo letteralmente morendo di sete, avevo la gola secca e avrei fatto di tutto per poter bere un po' di acqua.
"Perfavore.. Ne ho davvero bisogno" Con tutte le cose che mi passavano per la testa finii per dire quella frase, che stupida, lui vuole vedermi soffrire per ragioni a me sconosciute ed io gliela sto dando vinta.
Non rispose.
Continuò a fissarmi negli occhi ma io dopo poco dovetti distogliere lo sguardo, mi metteva i brividi.
Posò il bicchiere accanto ai miei piedi con tanta delicatezza da far uscire quasi tutta l'acqua ed uscii sbattendo la porta.
Almeno era qualcosa ma so che domani ne avrei subito le conseguenze.
...
{ "Harry smettila di fare lo stupido HAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAH" stavo seriamente morendo dal ridere, da quando papà si è dimostrato un mostro Harry ha sempre cercato di far di tutto per farmi sorridere, è decisamente il migliore amico di sempre.
Per un'attimo smise di farmi il solletico e si alzó dal divano, eravamo nel suo salotto come spesso succedeva negli ultimi giorni.
Mi guardò negli occhi per qualche secondo poi tutto a un tratto si rattristó.
"Harry è tutto okay?" Gli chiesi preoccupata del suo improvviso cambio d'umore, un'attimo prima mi stava facendo il solletico e ridevamo come pazzi ed ora era lì, in piedi di fronte a me ancora seduta sul divano che mi guardava come se fosse successo qualcosa di bruttissimo..
"Amber devo parlarti.." Mi rispose.}
Quei pensieri ancora mi tormentavano la testa nonostante fosse passato tanto tempo.
Harry mi mancava come l'aria ma aveva preso la sua scelta.
Mi ha abbandonata senza preoccuparsi del fatto che ne avrei risentito.
Ora però devo preoccuparmi di come uscire da questo posto e di come trovare mia sorella.
La porta si socchiuse ed il ragazzo dai capelli biondi fece un passo verso di me solo per augurarmi la buonanotte anche se dalla sua bocca mi era sembrato più un "Buonamorte", sarà di sicuro la stanchezza così decisi di appoggiarmi al muro nonostante i polsi doloranti e cercare di riposare almeno per qualche ora.
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Help -Niall Horan-
HorrorA lui non bastava vedere le persone soffrire, lui le voleva uccidere, Niall amava togliere le vite alle persone, si sentiva forte, sicuro, potente. Amber amava il dolore, quello fisico che si procurava ogni giorno con quella lametta, ma se fosse sta...