Scoperte

4.4K 96 25
                                    

La domenica è appena iniziata e io sono ancora nel letto abbracciata al mio uomo.

"Pigrona è ora di alzarsi, non vorrai mica rimanere tutto il giorno a poltrire?"

"Veramente un po' ci speravo..." - mormoro sconsolata.

"Sai che non si può, oggi dobbiamo andare a pranzo a Sacrofano, ci sono anche i miei genitori, non ti ricordi?"

"Ma si che mi ricordo, è che volevo passare un po' di tempo soli io e te. Da quando ho iniziato il dottorato non ho più tempo di fare nulla e sento che ti sto trascurando... ti senti trascurato?"

"Assolutamente no, perché lo pensi?"

"No, così... le mie solite pare, lo sai, non c'è bisogno di preoccuparsi."

"Senti, che ne pensi di fare un piccolo viaggio io e te? Ci prendiamo qualche giorno solo per noi, così magari questi strani pensieri ti passano, ti va?"

"Non potevi farmi proposta migliore! Dove vuoi andare?"

"Non lo so, poi ci pensiamo, ora vieni qui che voglio abbracciarti."

"Romanticone!" <3

Rimaniamo ancora per un po' abbracciati a letto e, tra una carezza e un bacio, si fa l'ora di uscire di casa.

"Ma ancora così stai?!" - mi domanda divertito, già vestito di tutto punto.

"Non mi sta bene niente! Mi va tutto stretto... sincero, sono ingrassata?"

"Veramente fino ad ora non ci avevo fatto caso, non sei grassa, sei solo un po' più rotonda e ti è aumentato il seno. Ti sta per tornare il ciclo?"

"Si mi dovrebbe venire... no, non è possibile!"

"Cosa non è possibile?"

"Claudio... ho un ritardo!" - dico tremando.

"Ei, non agitarti, stai calma, magari non è niente. È un periodo stressante potrebbe essere per quello... se ti fa stare più tranquilla domani facciamo un test."

"E se fossi incinta?"

"Sarebbe una cosa bellissima no?"

"Si ma, non ne abbiamo mai parlato."

"È vero, non ne abbiamo mai parlato ma stiamo insieme da tanto e credevo prima o poi avresti voluto un bambino."

"Certo che si!"

"E dov'è il problema?"

"Io credevo che tu non lo volessi... cioè insomma che non fossi pronto per mettere su famiglia."

"Ma noi siamo già una famiglia! Tu sei la mia famiglia e se dovesse esserci un bambino io non potrei che esserne felice, se invece è solo un falso allarme, e tu vuoi, potremmo provarci."

"Mi stai dicendo che se non aspettassi, vorresti provare ad avere un bambino?"

"Sinceramente? Si, mi piacerebbe molto, a te no?"

"Non c'è cosa al mondo che vorrei di più dalla vita!"

"Allora niente paranoie, vedrai che andrà tutto bene, ora infilati un vestito e andiamo, che è già tardi."

"Claudio" - gli afferro una mano e la stringo - "Ti amo!"

"Anche io Allevi, immensamente!" - mi lascia un bacio dolce sulle labbra.

***

Siamo ovviamente arrivati a casa di nonna quando tutti erano già seduti a tavola. Per fortuna nessuno ci ha fatto pesare il ritardo. Ma soprattutto, cosa affatto scontata, Lara si è astenuta dal fare battutine, forse a causa della presenza dei nostri genitori, anche se non appena mi sono seduta a tavola, di fianco a Claudio, non si è fatta sfuggire l'occasione di passare lo sguardo da lui a me con un sorrisetto languido, che non è passato inosservato agli occhi del diretto interessato e di mia nonna.

Un nuovo arrivo in casa Conforti-AlleviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora