5. Harry Edward Styles!

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«Harry, perché stai cavalcando un unicorno rosa?» scoppiò a ridere Niall «Io lo volevo azzurro.» Si imbronciò velocemente subito dopo provocando un cambiamento d'umore abbastanza repentino.

Harry e Liam avevano lasciato da solo Niall due minuti –giusto due minuti!- per salutare Xander, un loro amico di vecchia data seduto dal lato opposto del pub, al loro ritorno la figura di Niall stravaccata sul tavolino color mogano si agitava voracemente con spasmi irregolari.

«Niall? Cosa hai combinato?» domandò retoricamente Harry grattandosi il retro della nuca, lo sguardo perso di Niall funse da risposta muta.

I due, infondo, erano a conoscenza del fatto di non dover lasciare da solo un irlandese in un pub –irlandese tra l'altro!-, ma avevano creduto di potersi fidare del loro amico. Harry scosse la stesa al solo pensiero, forse avrebbe dovuto chiamare lo zio Oisín per far placare il biondo che, al solo udire della voce, sarebbe scattato come un soldatino giocattolo.

«Dai, andiamo.» Liam si caricò un braccio di Niall sulla spalla ed Harry fece lo stesso con l'altro, issarono il ragazzo alzandolo dal tavolino e camminando per qualche metro «Che hai bevuto?» domandò premurosamente sfilandosi –con la mano libera- il portafoglio dalla tasca posteriore dei jeans. «Mantienilo tu, vado a pagare.»

Harry annuì lievemente spalmandosi il biondo addosso che, dopo essersi appeso alla camicia del riccio, iniziò a ridere come un forsennato. Harry decretò di non saperci fare con gli ubriachi e ricordò, inevitabilmente, quando si ubriacò lui stesso l'anno precedente alla festa di Milly –o era Trilly? Forse Filly; non si ricordava neanche il nome della proprietaria della casa-, sapeva solamente che il mattino dopo si ritrovò nudo e coperto di sperma tra le lenzuola di un letto matrimoniale non suo in compagnia di Grimshaw.

Questa è la simpatica storia di come Harry abbia consumato la sua prima volta con un ragazzo che non lo attraesse neanche un po' e, per giunta, nel letto dei genitori di questa Chilly. Fortunatamente aveva fatto l'attivo, gli corse un brivido lungo la schiena al pensiero del cazzo di Nick dentro di lui.

Non si sarebbe ubriacato mai più.

«Harry,» Niall lo chiamò smettendola di ridere improvvisamente, aveva le guance rosse e le labbra pallide increspate in una smorfia «sento la besciamella risalire su.» Si lamentò appoggiando la testa sulla spalla dell'amico.

Harry sgranò lievemente gli occhi cercando Liam con lo sguardo, il suo cuore accelerava voracemente perché non avrebbe saputo come comportarsi se Niall avesse deciso di riversare il contenuto del suo stomaco proprio lì.

«Nì, tranquillo.» Il riccio fece la prima cosa che gli venne in mente, prese gentilmente il viso di Niall a coppa tra le sue mani e lo guardò fisso negli occhi «Concentrati sulla mia voce, okay?» voleva distrarlo, con lui funzionava in genere «Ti ricordi di quando andammo a quell'agriturismo con le nostre famiglie?» l'irlandese rilassò lievemente i suoi tratti «C'era quel coniglietto grigio che ti volevi portare a casa, lo avevi chiamato Mr. Batuffolo ed inoltre inseguivi in continuazione Gemma perché volevi baciarla sulle labbra.»

Niall ridacchiò lievemente annuendo in assenso.

Era una calda giornata di fine estate ed i due avevano entrambi cinque e sei anni, Niall passò tutto il giorno appiccicato a Gemma -aveva quasi dieci anni all'epoca- che, di rimando, lo cacciava in malo modo correndo da Anne con le lacrime agli occhi.

«Gems, ma Niall lo fa perché ti vuole bene» le diceva premurosa la mamma, ma Gemma non ne voleva sapere né di Niall e né del bacetto che voleva rifilarle.

«Non è colpa mia se-» si interruppe portandosi le mani alla bocca, doveva decisamente vomitare; Harry lo pregò mutamento con lo sguardo di non farlo.

Nothing, nowhere || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora