Lo strappo irreparabile

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Aprile 1971

La vita da mangiamorte di Bellatrix Black migliorava costantemente, la giovane donna si lasciava sempre più andare durante le missioni e arrivava a compiere crimini efferati di una violenza inaudita. Stava seppellendo del tutto la sua coscienza, la zittiva per compiacere un unico uomo, condannando la sua anima per l'eternità. Era cambiata Bella, non c'era quasi più traccia della ragazzina scontrosa e arrogante ma innocua che era stata non molto tempo prima, ormai era diventata una pericolosa strega oscura, abbracciando la sua parte peggiore. Ogni parte di lei diventava sempre più nera, ma forse era destino che fosse così, d'altronde il suo cognome non era proprio Black?

Bellatrix faceva di tutto pur di compiacere il suo amante e padrone, Lord Voldemort. Uccidere era un segno per dimostrare l'amore che provava nei confronti dell'uomo e lui le era grato, tenendo l'opinione dell'unica donna del gruppo in enorme considerazione. I mangiamorte diventavano sempre più noti al mondo magico e sempre più spesso si ritrovavano gli auror alle costole. Tuttavia pur avendo un numero di nemici crescente, il fascino del lord oscuro continuava a mietere vittime, ma non solo tra gli uomini, persino tra le creature magiche come lupi mannari e giganti. Durante le riunioni Lord Voldemort affidava talvolta incarichi per stringere nuove alleanze all'uno o all'altro dei mangiamorte.

E di tanto in tanto comparivano persino nuovi membri a ingrossare le file dei fedelissimi, uno degli ultimi arrivati era una bestia, un certo Fenrir, un lupo mannaro che amava nutrirsi di carne umana persino quando non era trasformato. Lord Voldemort lo aveva presentato con freddo distacco, sembrava disgustato da quel'essere, tuttavia si sarebbe rivelato molto utile da quello che aveva detto, per questo lo aveva ammesso tra i fedelissimi, pur senza concedergli il marchio nero. Bellatrix trovava quella bestia rivoltante, puzzava in modo insopportabile e per di più la guardava in modo strano. Bella non riusciva a comprendere del tutto cosa volesse quella creatura da lei, ma le era parso di capire che lui stesso fosse indeciso tra il provare desiderio di lussuria e il desiderio di divorarla.

Ovviamente se solo quel lupo mannaro avesse osato avvicinarsi a lei, Bellatrix gli avrebbe fatto talmente male che quello avrebbe desiderato non essere mai nato. Durante le missioni Bella si sentiva spesso eccitata, ma non solo perché agiva per il suo Signore, perché percepiva nell'aria delle vibrazioni oscure; presto sarebbe potuta scoppiare una guerra tra maghi e la sola idea la faceva fremere dal desiderio di combattere. Tuttavia oltre a Fenrir c'erano altre novità che infastidivano Bellatrix, o che addirittura la allarmavano. Bella aveva svolto un lavoro talmente impeccabile come mangiamorte che Lord Voldemort iniziava a ricredersi seriamente sul ruolo delle donne.

Bellatrix in un primo momento ne era stata bel lieta, ma sapeva che un uomo così intelligente prima o poi avrebbe compreso un concetto tanto basilare, tuttavia quello che ne era seguito non aveva generato nella mangiamorte lo stesso entusiasmo, anzi, tutto l'opposto. Durante una delle confidenze che le aveva fatto Lord Voldemort dopo aver fatto sesso a casa di Bella, le aveva detto che era molto soddisfatto di tutti i servigi che la strega gli stava offrendo e che aveva sbagliato opinione sulle streghe, per questo sarebbe stato ben disposto ad accettare altre donne nella sua cerchia. A Bella si era gelato il sangue a sentire quelle parole, insomma, era lei l'unica degna di poter stare con lui! La gelosia l'aveva arsa prima ancora che avesse una reale nemica e innamorata com'era non aveva neppure pensato che magari qualche altra donna avesse voluto far parte della cerchia oscura unicamente con lo scopo di uccidere, senza essere interessata sentimentalmente al loro leader.

Ovviamente Lord Voldemort aveva subito notato l'irrigidirsi della strega e aveva riso di una tale stupida reazione, Bellatrix era così sentimentale. "Non essere patetica, Bellatrix" le aveva detto, scoccandole un'occhiata scarlatta "Se pensi che io voglio un'altra serva solo per soddisfare i miei impulsi sessuali sappi che ti sbagli di grosso. Pensavo avessi capito che non mi concedo facilmente". Quelle parole però non erano state sufficienti per placare la gelosia divampante di Bellatrix "Io vi amo" aveva sussurrato con la voce rotta "E non potrei sopportare di vedervi insieme a un'altra! Vi amo e ucciderei per avervi solo per me!" Poi si era avvicinata, con il mento poggiato sulla spalla pallida e fredda dell'amato, guardandolo con folle adorazione.

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