💔

375 30 43
                                    


Ok vi prego non uccidetemi ma sto capitolo fa veramente schifo, non provate a dire che è bello perché NO

Yaku entrò dentro nel solito bar,il solito buon odore di caffè caldo lo accolse facendolo sorridere lievemente.
Poggiò la giacca sulla sedia e si sedette ad uno dei tanti tavoli,ordinando le solite cose e si mise ad aspettare guardando fuori dalla finestra,aveva descritto quella giornata "tranquilla":
c'era poco vento,non tanto sole,inoltre non faceva nemmeno tanto freddo,la città sembrava più silenziosa del solito.

Anche i pensieri di Yaku erano tranquillli,non erano invasi dai mille problemi di lavoro.

Ma tutta quel atmosfera venne fatta a pezzi subito!

Vide entrare Lev nel bar con un ragazzo basso dai capelli neri,stavano mano nella mano ed entrambi erano sorridenti.

L'umore di Yaku si distrusse veramente per una cosa così inutile?
Che cretino

Aveva iniziato a nutrire dei sentimenti verso il gigante,BAAM,distrutti, si era solo illuso e creato una specie di storia/film mentale,ma come poteva sperare che anche Lev provasse dei sentimenti verso di lui?
Era stato un pensiero stupido fin dall'inizio e questa ne era la prova,il suo stupido dispiacere,il vuoto,la rabbia,la delusione del cavolo che stava provando in quel momento,in quei pochi minuti.

Decise di cotinuare a fare la sua routine normalmente,come se non fosse successo niente,non poteva disperarsi per una cosa così inutile ed ovvia.

Si limitò a guardare i due sedersi ad un tavolo e a ridere insieme e scambiarsi anche un bacio.

Poteva sentire la forza raggiante di Lev che si espandeva,quando era con lui non faceva quel meraviglioso sorriso che ora invece era stampato sulla sua bocca.

Yaku girò il volto ed iniziò a fissare la tazza di caffè nero che gli era stata appena servita,di solito lui lo beveva caldo,ma quel giorno fece raffredare il caffè.

Magari quell'emozioni sarebbero passate,ma niente se le setiva ancora sul collo pronto a prenderlo e ad attaccarlo per farlo diventare vulnerabile come una foglia appena caduta dall'albero.

La giornata passò in fretta,aveva ancora il pensiero fisso su Lev e quel ragazzo,ma per tutto il giorno si comportò lo stesso normalmente,mostrando il suo lato responsabile e simpatico,insomma il suo carattere normale,riuscì a trattenersi.

Si stupì del fatto che anche a casa,pur essendo da solo,non scoppiò a piangere,solo un sacco di domande lo travolsero:
"Perché non me l'ha detto prima?"
"Perché mi sono illuso?"
"Come farò ora a guardarlo in faccia?"
"Perché mi sono innamorato? "
"Perché sento questo vuoto?"

Ed altre domande simili che lo tennero occupato tutto il giorno,non mangiò nemmeno, resto a farsi domande e dubbi per tutta la sera, finché non si diede un piccolo schiaffo "No Morisuke,la vita non va così,non puoi cascare subito al primo ostacolo,devi continuare per la tua strada,solo seguendola riuscirai a trovare la vera felicità,se è andata così vuol dire che Lev non era quello giusto,che non era il momento giusto,che non era destino,ma tu non puoi deprimerti per questo,tu devi procedere comunque a testa alta,magari ora non starai bene,ma lascia stare passerà in fretta" si disse,quel discorso era l'insieme di frasi che di solito gli faceva sua madre quando gli capitava qualcosa di brutto, non aveva molto senso,stava veramente impazzendo,ma almeno Yaku era più sollevato.

I giorni passavano e Yaku cercava di evitare quei pensieri su di Lev, il che fu abbastanza facile visto che il mega gigante non gli aveva più inviato nessun messaggio e secondo Yaku fu una cosa positiva,se si ignoravano a vicenda non ci sarebbero stati altri problemi no?

Lev in realtà moriva dalla voglia di rincontrarsi con il suo Morisuke sempre nervoso,ma in quel momento non poteva,era molto confuso,il suo fidanzato era tornato a Tokyo per rivederlo,Lev era felicissimo,ma non era sicuro del fatto che fosse ancora innamorato del tutto di lui,allo stesso tempo però lo voleva ancora al suo fianco,ma poi ci si metteva di mezzo Morisuke il quale attirava Lev a se come una calamita,era difficile per lui trattenersi,era difficile per lui decidere.

Quella sera si buttò sul letto e fissò per tutta la notte il soffitto bianco di camera sua,Shibayama era tornato all'hotel nel quale alloggiava già da cinque giorni,avevano passato delle belle giornate insieme.

Lo sguardo di Lev poi si spostò sul suo gatto,che con uno scatto saltò sul suo letto accovicciandosi a lui,Lev iniziò ad accarezzagli la testolina "Uff non so che fare" sbuffò Lev iniziando a parlare per la milionesima volta con il suo gatto,il quale ora poteva definirsi un consulente d'amore laureato "Dovrei scegliere quello che voglio veramente,quello che amo di più....ma non è semplice,in più non ho molto tempo,tra poco Yuuki tornerà a Hiroshima e non voglio lasciarlo via messaggio" disse Lev,il suo gatto iniziò a fare le fusa e Lev si fermò ad ascoltare quel dolcissimo suono,ad un certo punto si ricordò di una specie di nota digitale che si era autoscritto.

Prese il telefono ed aprì il documento,si era trovato in una situazione di indecisione amorosa al liceo,non era difficile come quella attuale ma quel documento lo aveva aiutato,sullo schermo bianco apparirono diverse domande "È un metodo stupido,ma almeno mi farà un po'riflettere" Commentò Lev,leggendo poi le domande.

"Con chi passi più tempo?" Inizò a leggere a voce alta il ragazzo "Che domanda stupida" sospirò,ma per ora era l'unica cosa che poteva aiutarlo,non poteva chiamare Inuoka,erano le una di notte,quindi si autorispose
"Beh in questi giorni ho passato più tempo con Yuuki....ma anche con Yaku... "
"A chi regalesresti un fiore? A Yuuki....penso...forse"
"Chi secondo te si veste in modo più attraente? Yaku,cavolo,Yaku!"
"Chi ha il sorriso più speciale? Se devo proprio scegliere Yaku!Oh cavolo quanto è bello il suo sorriso" Lev era già partito per il mondo dei film mentali dopo quella domanda infatti la domanda che lesse dopo lo fece arrossire "Chi vorresti vedere a petto nud-EH MA QUANTO.MI DROGAVAO DA PICCOLO?" Urlò in preda all'imbarazzo ma sapeva bene che la risposta era il ragazzo dai capelli castani.

Lev spense il telefono e cercò di andare a dormire seriamente,quelle domande erano troppo stupide persino per lui, ma comunque non riusciva a chiudere occhio, allora decise di chiamre Yaku,non sapeva nemmeno Lev da dove gli era spuntata come idea,ma aveva bisogno di sentire la voce del castano.

_______________________________________________________________________

Non so sta storia sta diventando troppo lunga e noiosa. ..

Lightning Strike YAKULEVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora