Il giorno dopo, quando Dabi si svegliò, capì che in realtà non poteva continuare a vivere così.
Doveva prendere una decisione.
O tornava indietro, dalla sua famiglia, sperando che tutto andasse per il meglio, oppure rimaneva all'Unione continuando a fare il Villain, per il resto della sua vita, probabilmente.
E questo vorrebbe dire non vedere mai più i suoi fratelli, sua madre e sopattuttto Hawks.
"Shigaraki, posso parlarti?" Disse, arrivando nella stanza principale del bar, senza preoccuparsi delle altre persone presenti.
"Non ora." Rispose Shigaraki, iniziando a far saltare i nervi a Dabi.
"Io ho detto ora!" Disse e lo trascinò nella sua stanza, dove già aveva raccolto le sue cose in un borsa.
Non gli diede nemmeno il tempo di lamentarsi che ricominciò a parlare.
"Io me ne vado." Disse semplicemente, sapeva che discorsi lunghi con lui non sarebbero serviti, tanto valeva arrivare dritto al punto.
"Non puoi." Si limitò a risponde Shigaraki, facendo digrignare i denti a Dabi.
"Non ti ho chiesto se potevo, era soltanto per avvisare."
"E sentiamo dove credi di andare?" Continuò l'altro.
"Non sono affari tuoi."
Passarono interminabili secondi a guardarsi negli occhi, quasi per vedere chi si sarebbe arreso per primo.
"Fa quello che vuoi, ma non potrai cancellare questo lato della tua vita così facilmente, ricordatelo." Disse infine Shigaraki.
"Chi ti ha detto che voglio dimenticare tutto? Ora lasciami solo." Ordinò Dabi e l'altro uscì dalla stanza.
Non che Dabi avesse qualcosa da fare, aveva già preso tutto, però approffitto di quel momento per pensare a dove andare, in tutto questo aveva dimenticato una parte fondamentale: non poteva farsi vedere in giro.
Ma trovò subito la risposta.
"Dabi." Lo chiamò, Toga, ferma all'entrata.
"E' vero che te ne vai?" Continuò poi.
Dabi annuì.
"Magari mi farò risentire." Disse, in fin dei conti aveva ragione Shigaraki aveva passato un sacco di tempo con quelle persone, che prima di essere dei Villain erano diventati suoi amici.
"Va bene, ci mancherai."
"Voi per niente, finalmente potrò vivere senza essere disturbato dai vostri piani."
Disse, poi si diresse verso la porta, dove c'era Toga.
"Un'ultima cosa Dabi!"
"Dimmi." Disse, sospirando ormai davanti a lei.
"Posso prenderti un po' di sangue, come ricordo?"
"Assolutamente no!" Urlò Dabi, anche se in realtà sorrideva.
Poi salutò gli altri ed uscì da quel bar, per sempre.
Fuori era ormai pomeriggio inoltrato e stava piovendo.
Una volta uscito, si tirò il capuccio sulla testa, anche per ripararsi dalla pioggia e sperò che l'idea di alloggio che aveva avuto sarebbe andata bene.
D'altronde, se una persona è ricercata dagli eroi, loro controlleranno dappertutto apparte in casa di altri eroi.
Soprattutto se questo eroe è il secondo in classifica.
Arrivò davanti al cancello di casa di Hawks e suonò il campanello.
"Chi è?" Disse la voce di Hawks, resa metallica dal citofono.
"Il tuo amore." Rispose Dabi, ricordandosi di quando lo aveva chiamto così in una telefonata.
Sentì Hawks ridere, per poi vederlo uscire dalla porta, mentre il cancello si apriva.
"Cosa ci fai qui, non vedi che sta piovendo?" Chiese Hawks, fermo all'ingresso, mentre Dabi lo raggiungeva.
"Non me ne ero accorto!" Rispose Dabi ironico, alla stupida osservazione di Hawks, visto anche che ormai i suoi vestiti erano completamente fradici.
"Comunque, hai promesso di stare sempre al mio fianco giusto?" Chiese retoricamnete Dabi.
"Continuo a non capire cosa tu faccia qui." Disse Hawks, mentre ormai la pioggia stava iniziando a bagnare anche lui.
"E' il momento di tenere fede alla promessa, ho lasciato l'Unione e non ho un posto dove andare.
Tu abiti da solo e sei un eroe, non è perfetto?""Ti stai auto invitando a trasferirti a casa mia?" Chiese Hawks, alzando un sopracciglio.
"Ora credo che dovrei rispondere di no, ma in realtà è così, e anzi ti ringrazierei se ti spostassi dalla porta così da farmi entrare, perchè sta iniziando a venirmi freddo."
"E va bene." Disse sospirando e i due entrarono in casa.
Dopo essersi cambiati, con dei vestiti asciutti, i due si trovarono seduti sul divano.
"Quindi quanto tempo hai intenzione di rimanere qui?"
Dabi sorrise.
"Per sempre?"
"O comunque fino a quando gli eroi non mi troveranno."
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Ti Ricordi Di Quella Promessa?
أدب الهواة[storia scritta nel 2020] Tōya e Keigo si sono conosciuti a scuola, ma con il tempo sono stati costretti a dividersi. Anni dopo, si rincontreranno con due nomi diversi e una vita completamente cambiata. Nonostante ciò, riusciranno mantenere la pro...