n e e d y

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Il risvegliarsi in quell'appartamento non doveva diventare un'abitudine mi ripromisi nel momento in cui aprii gli occhi sul materasso vuoto.
Dalla stanza accanto si sentivano rumori di tazze e cucchiaini intenti a mescolarne l'interno, mentre la sveglia digitale segnava il mio inesorabile ritardo per l'autobus che avrei dovuto prendere per raggiungere la scuola.
Stiracchiandomi per riprendermi da una delle dormite più riposanti dell'ultimo periodo mi ricoprii inconsciamente dei vestiti di Yoongi di cui mi stavo piano piano impossessando sempre di più.

-Buongiorno- con voce squillante Hoseok mi sorrise dalla sedia con la colazione davanti, mentre l'altro sorseggiava del caffè con la schiena poggiata sul lavello. -Buongiorno- ancora con la bocca impastata diedi un morso alla fetta biscottata che il minore dei due teneva a mezz'aria.
-Non dovresti andare a scuola?- Yoongi mi squadrava con i suoi occhi neri confermando il fatto che se non mi muovevo avrei perso la prima ora.
-Così pare- continuavo a stiracchiarmi e non curarmi di coprire con la mano i miei sbadigli -vorrà dire che arriverò tardi- Hoseok ridacchiò per smorzare l'aria tesa che rendeva la stanza più pesante -Non dovresti perdere ore così, è importante studiare-
-Si mammina- presi posto al tavolo con una tazza fumante tra le mani mentre l'altro si alzò per dirigersi in camera sua.
-Hoseok ha il turno tra poco quindi ti porto io a scuola- anche il corvino aveva lasciato la stanza per prendere le ultime cose, intanto Hoseok aveva lasciato l'appartamento salutando velocemente entrambi posando tra i miei capelli spettinati un fugace e innocente bacio che rifletteva alla perfezione la sua personalità dolce ed espansiva.
-Wow, siete molto intransigenti sulla mia istruzione- urlai sarcastico per farmi sentire in tutta la casa -Alzati e muoviti- con l'ascensore avevamo raggiunto il parcheggio sotterraneo e tra la miriade di auto avevamo raggiunto la sua - Bella macchina- la carrozzeria nera era tenuta talmente bene da potersi specchiare chiaramente.

Gli interni erano come nuovi e il suo profumo che impregnava anche i vestiti che stavo indossando riempiva l'intero abitacolo -è nuova?- avevo voglia di parlare, capire che persona era perchè il tarlo dei suoi gesti della sera prima non smetteva di incasinarmi i pensieri.
-No, ma quei vestiti si. Perciò vorrei me li riportassi insieme agli altri- il traffico scorreva lungo la moltitudine di strade e i suoi occhi neri non si posavano mai sulla mia figura -Se li rivuoi vuol dire che sei certo di rincontrarmi- alzai le gambe e per provocarlo poggiai le scarpe sul cruscotto davanti a me.
-Spero di no, magari me li puoi spedire e non ti fai più rivedere- il palmo della sua mano mi schiaffeggiò la gamba più vicina a lui e me la spinse fino ad evitare che sporcassi il suo gioiellino -Sei crudele, non penso che Hoseok hyung sia d'accordo con te- prima che la potesse spostare d'istinto afferrai le sue dita con le mie e ci inizia a giocare, lui imperturbato acconsentiva alla mia richiesta di contatto cambiando marcia sempre stringendo la mia mano o quando non ci riusciva non ci ripensava due volte e si assicurava di riavvicinarla.
Il discorso era caduto nel nulla, ormai dimenticato, sostituendo le parole ai strani gesti che entrambi ci riservavamo.

-Siamo arrivati, scendi- come scosso la sua presa si allontanò lasciandomi però con la mano solitamente fredda ora riscaldata.
-Ti ricordi che vado a scuola qua. Sono stupito- cercai di incontrare il suo sguardo invano -Me lo ha detto Hoseok, non era di mio interesse- la sua espressione scontrosa non ammetteva repliche, era tempo di uscire di scena in quella giornata.
-Volo- mi slacciai la cintura e con la mano già sulla maniglia della portiera mi allungai verso il suo sedile e gli stampai un veloce bacio sulle labbra sottili prima di scappare con un sorriso sornione.

-Causa del ritardo?- ero in segreteria che attendevo il consenso di entrare in classe e seguire le ore che mancavano a fine mattinata -Trasporti- sorrisi innocentemente con la scusa più banale che avessi potuto trovare -Strano, mi era sembrato di vedere sia il signorino Kim che l'altra componente della famiglia Park entrare perfettamente in orario- nascosi l'irritazione dietro il sorriso di prima continuando così a sostenere la mia tesi.
-Prenda la giustificazione e non si faccia più vedere per un po', sono stufo di avervi sempre qui ad assillarmi- il signor Choi mi allungò il foglio e con uno sventolio della mano mi incitò a sparire dalla stanza.
Lungo il corridoio non trattenni la risata nell'imitare quella mossa che era del tutto nuova nel repertorio di quell'uomo. Fin dal secondo anno il signor Choi pareva sempre colui che prendeva in causa i problemi che riguardavano la mia famiglia e quella di Taehyung. Dopo aver sostenuto per anni il tranquillo e studioso Namjoon si era ritrovato tra le mani tre ragazzini completamente diversi e molto più litigiosi.

Con sicurezza spalancai la porta della mia aula senza neanche bussare interrompendo così la lettura del signor Lee del suo giornale. Piazzai il foglio davanti ai suoi occhi e con uno sguardo verso i miei compagni mi rivolsi in generale non sapendo chi in quel momento stesse parlando -Prego continui- invitai tutti a continuare con il braccio allungato verso avanti.
Mi accomodai al solito banco vicino la finestra che presi a fissare senza concentrarmi sulla lezione, infatti nel riflesso non feci a meno di notare il mio amico sbracciarsi per attirare la mia attenzione.
-Dov'eri?- lessi il labbiale di Taehyung che a differenza mia non sembrava aver dormito così bene.
-Non lo so- fissai i miei occhi nei suoi per leggerne lo stesso smarrimento che sembrava soccombere su entrambi, quante persone avremmo ancora messo in mezzo ai nostri affari?

The secret of the metafox [ pjm + myg ] [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora