w a t c h i n g t h e t v

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Più il periodo scolastico andava inoltrandosi più faticoso era trovare effettivamente una festa abbordabile per la nostra età in cui accedere durante la settimana.
Così già a metà settimana sospiravo annoiato da qualsiasi cosa mi circondava, l'eccitazione che mi aveva colpito quel lunedì mattina passato aveva fatto in fretta ad essere seppellita sotto quella coltre di indifferenza che mi riempiva lo stomaco.
Era in momenti come questi che mi passavano nel cervello le idee più malsane e preso da una voglia irrefrenabile di giocare mi alzai dal mio letto e senza dire una parola lasciai casa mia alle spalle verso un territorio che non mi era del tutto sconosciuto ma che dovevo tastare ancora un po'.

All'ora di cena si potevano trovare le persone più particolari e differenziate nei piccoli supermercati che costellavano la città e tra questi soggetti c'ero anch'io alla cassa, pronto a pagare i vari pacchetti di schifezze.
-Vorrei ordinare una pizza margherita- mentre proseguivo verso la mia meta stavo già calcolando il tempo che la pizza avrebbe impiegato per non farmi aspettare tanto.
Il quartiere in cui si trovava l'appartamento non era male, pieno di condomini con le luci accese che si riempivano di famiglie che cenavano insieme.
Inserii il codice simultaneamente all'arrivo del fattorino e come fosse casa mia mi piazzai sul divano e presi a guardare un insulso programma tv per famiglie. Mangiavo una fetta di pizza alternandola con una manciata di popcorn e intanto ridacchiavo alle battutine -Cosa ci fai qua- buttai la testa verso l'alto e i miei occhi si chiusero per il ridere a quella situazione alquanto divertente -Sto guardando la tv non lo vedi?-

Yoongi mi stava incenerendo con lo sguardo, nessuno lo avevo avvisato che al suo ritorno dal lavoro poteva avere la possibilità di trovarmi lì -Hoseok vuoi dirmi tu che ci fa lui qui? A casa mia?- l'altro ragazzo l'aveva affiancato anche lui leggermente sorpreso di vedermi lì -Potrei avergli sbadatamente dato il codice- con una faccia colpevole ma divertita si passava la mano sul retro della nuca.
-Se ti prendo ti ammazzo- con uno scatto che non mi aspettavo Hoseok aveva iniziato a correre per il salotto inseguito da uno Yoongi furioso, la risata del minore contagiò anche me nel godermi quella scena comica.
Hoseok con un balzo salì sui cuscini del divano e placcato da Yoongi si fece ricadere sulle mie gambe continuando a ridere guardandomi -Smettetela di ridere e tu esci da qua- praticamente disteso sopra l'altro, il corvino mi voleva inchiodare con gli occhi e per istigarlo ancora di più gli lanciai una manciata di popcorn in faccia.

Posai le mani sulla pancia per il dolore che le risate mi stavano provocando a vedere Yoongi allibito da quel gesto -Anch'io voglio mangiarne un pochi- Hoseok aveva spalancato le labbra pronto per essere imboccato, intanto il corvino si era alzato e ormai sconsolato si era fatto posto sul divano con le gambe dell'altro in grembo.
Tutti e tre avevamo preso a guardare insieme la tv e il drama che stavano mandando in onda, Hoseok aveva afferrato la mia mano e l'aveva poggiata sulla sua testa in una tacita richiesta di accarezzargli i capelli, mentre il maggiore non aveva avuto bisogno di nessun gesto per prendere a fargli i grattini sul braccio scoperto.
Visti da occhi esterni potevamo sembrare tre amici che passavano una serata tranquilla in un silenzio confortante e mentivo a me stesso se pensavo che sentirmi così non mi piacesse.

-Posso stare qui stanotte?- le scene più salienti a fine episodio scorrevano luminose sullo schermo che mi permetteva di notare il ragazzo disteso ormai addormentato grazie alle attenzioni che aveva ricevuto, la mia domanda infatti era stata posta all'altro, alla ricerca del suo consenso.
-Vado a farmi una doccia- con un po' di fatica Yoongi aveva sollevato come si fa con i bambini Hoseok per portarlo nella sua stanza e farlo dormire comodamente.
Orientandomi nel buio più completo dell'appartamento avevo raggiunto come la prima mattina in cui ero stato lì la stanza del maggiore alla ricerca di vestiti confortevoli per dormire e poi con il rumore dell'acqua che scrosciava in sottofondo mi ero raggomitolato sotto le coperte del suo letto.
Nel notare la mia presenza non era riuscito a trattenere uno sbuffo, ma aveva evitato di accendere la luce per non disturbarmi. Ancora sveglio i suoi passi sicuri verso la porta li notai -Perchè non dormi qua?- stavo sussurrando, lo facevo spesso con lui sempre insicuro di spingermi troppo sia alle sue che alle mie barriere autocostruite nel tempo.
Il materasso si era abbassato al mio fianco e mi piaceva sempre di più come acconsentisse ad ogni mia richiesta senza dire una parola, come se gli desse fastidio ma anche si sentisse bene nel farlo.

-Park Jimin, cosa vuoi da noi- non era una domanda, stava pensando a voce alta ma decisi comunque di dargli una risposta -Sentire qualcosa forse- le parole mi uscirono tremanti, insicure fin dal principio di quel strano pensiero che mi passava per la testa.
C'era sempre una strana aura intorno alle nostre presenze quando si incontravano e la verità sembrava fluire fuori dalla mia bocca molto più facilmente.
-Perchè noi?- mosso dalla mia risposta si era rivolto direttamente a me questa volta in trepida attesa della mia motivazione -Non lo so- ancora insicuro avevo avvicinato la mia schiena al suo fianco per percepirne il calore sulla mia pelle fredda.
Non mi chiese nient'altro come se quel leggero spostamento gli avesse fatto capire tutto ciò che mi riguardava e il suo braccio che mi circondava mi rassicurò che forse era vero, in quelle poche volte in cui mi aveva parlato aveva già scoperto tutto quello che neanch'io riuscivo a riconoscere.

The secret of the metafox [ pjm + myg ] [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora