🥇🎭La Ballata delle Luci

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Racconto per "Concorsi Fantasy - Che la vostra penna resti affilata" di Fantasy_IT. Testo scritto per "Un cambio di identità". Il personaggio che ho scelto è Aegi Kinglight, proveniente dal mio libro "Il Segreto del Faraone".

 Il personaggio che ho scelto è Aegi Kinglight, proveniente dal mio libro "Il Segreto del Faraone"

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Inspirai a pieni polmoni l'aria fresca della sera.

L'orizzonte era nero e limpido fatta eccezione per la bora aureale che illuminava il cielo stellato come una pioggia di cristalli verdi, azzurri e bianchi. La Borealis - il mio orgoglioso vascello - fendeva le acque del Mare Insanguinato. Dieci giorni e dieci notti. Tutto quel tempo di navigazione in mare aperto per poter mettere le mani sul tesoro più ambito, oltre che ineffabile, di tutto il Regno delle Mille Isole.

Mantenni la rotta puntata verso le luci notturne, che tra qualche decina di miglia mi avrebbero condotto all'agognata meta, e dal ponte di comando osservai la mia ciurma. Erano tutti seduti qua e là a mangiare per recuperare le forze. Uscire da quel banco di nebbia tra scogli e resti di navi non era stato facile, ma io non mi spaventavo davanti a nulla e con prontezza ero riuscito a dare le giuste indicazioni per evitare la catastrofe. Dopotutto c'era un motivo se il Mare Insanguinato si chiamava così.

Mi sfuggì un sorriso sfrontato che sollevò i due anelli d'oro attaccati nel labbro. Un bel ricordo dall'ultima fortuna rinvenuta nelle Grotte Ancestrali. Si diceva che servissero a tenere lontane le sirene. Con quel gioiello a portata di labbra quelle vipere marine diventavano cenere.

«Capitano!» L'urlo di uno dei corsari mi strappò dai miei pensieri.

Alzai lo sguardo e inquadrai la figura minuta che stava di vedetta. Norm si sbracciava come un'aquila pronta a spiccare il volo.

«Che succede?» gli urlai di rimando.

«Vascello nemico a tribordo, capitano!»

Mi voltai a destra e vidi effettivamente un potenziale divertimento venirmi incontro. Sghignazzai e sentii un formicolio alle mani.

«Ma bene.» Alzai la voce per farmi sentire e subito la ciurma scattò in piedi. «Sarebbe scortese fare finta di niente. Non è vero, ciurma?»

In risposta ricevetti dei sorrisetti e delle risate, mentre qualcuno preparava già la sua arma lucente. Battei tre colpi sul timone e il vascello rallentò la sua corsa. Il nemico invece non si arrestò e puntava verso di noi come una freccia.

«C-capitano?» balbettò qualcuno.

Feci un mezzo sorriso e osservai con acceso interesse il veliero.

Coraggioso.

All'ultimo il vascello virò bruscamente di novanta gradi e, in un modo che non compresi del tutto, si fermò al fianco della Borealis. Giusto qualche goccia d'acqua raggiunse il mio viso.

Ma non abbastanza.

Osservai rapidamente il vascello. Da quello che potevo vedere era completamente nero ad eccezione di alcuni tratti bianchi dal dubbio significato. Non che mi importasse più di tanto. Avevo una missione da portare a termine e quel veliero aveva la superbia di ostacolarmi. Un errore che gli sarebbe costato caro. A un tratto una voce ruppe il silenzio. Veniva dal veliero.

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