capitolo 5

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Ed eccomi qua, finalmente ci siamo.
Mi chiamo Scarlett Sofia Thompson, ho un nome americano e un nome italiano perchè ho una mamma americana e un papà italiano.
Vivo a Los angeles da dodici anni ho vissuto in Italia per cinque anni poi mi sono trasferita in America.

La mia famiglia è abbastanza normale, vecchio stampo, severa ma buona.
Mia madre è una donna bassina con gli occhi cangianti i capelli castano tendenti al biondo ma quand'era ragazza i capelli erano biondissimi e il suo corpo era perfetto, sembrava una modella ora certo ha preso qualche chilo ma il suo corpo è perfetto; è insegnante di lingue sa parlare lo spagnolo ma la sua lingua ovviamente è l'inglese e sa perfettamente l'italiano.
Mio padre è un bell' uomo ,adesso, quand'era giovane o per meglio dire adolescente conoscendomi non l'avrei mai notato, sinceramente non so come l'abbia notato mia madre.
Ha i capelli nero corvino, la pelle olivastra che tutte noi figlie abbiamo preso ad eccezione di Barbie, lei ha preso da nostra madre bianca latte.
Mio padre ha il fisico impostato per quanto va in palestra, quand'era ragazzino non ci andava perchè non poteva permetterselo, ha gli occhi scuri, molto scuri e la pelle olivastra.
Per un periodo ha fatto il militare poi è tornato ha studiato ed è diventato un ingegnere e adesso lavora in tutta la Sicilia.
Ho due sorelle più grandi: Isabell ha 24 anni e vive a Torino ed è un'infermiera, adesso a causa del COVID siamo in costante pensiero per lei, fa turni davvero assurdi, il suo volto è stanco.
Isabell non mi somiglia molto è la copia esatta di mio padre, l'unica alta tra noi tre, occhi marroni, fisico sul normale e la pelle olivastra come mio padre e come me. Ci passiamo otto anni e quando dovevamo trasferirci in America lei ha preferito continuare in Italia poi ha conosciuto Connor, il mio attuale cognato, e sono andati a vivere insieme.
Poi c'è Barbie, lei ha 21 anni è venuta con noi in America, è praticamente la mia gemella se non fosse che ci passiamo quattro anni e indossa gli occhiali è un pochino più formosa di me e ha gli occhi marroni e io li ho verdi e lei e lei ha la pelle chiara come a nostra madre.
Finita la High school ha deciso di tornare in italia e iniziare l'università di ingegneria biomedica in lingua inglese, anche lei a Torino ha vissuto per un periodo con Isabell e Connor ma poi ha preso una casa tutta sua in centro
Barbie è il genio della famiglia, la figlia perfetta, cocca di mamma, non dice le bugie perchè non ci riesce e non pensa sia giusto mentire però predica bene e razzola male, adesso a causa del COVID sta con noi a casa da più o meno dieci mesi e starà con noi almeno fin quando non si sarà calmata la situazione.
Isabell, invece, è la primogenita, cocca di papà, apatica orgogliosa era un peperoncino da piccola ma ora ha messo la testa apposto.
Dicono che io sono come lei, ma io non lo posso sapere perché non me lo ricordo.
volete sapere come sono io?
Io sono una ragazza abbastanza particolare, fisicamente sono cambiata molto da quando ero piccola.
Prima ero una ragazza paffuta oserei dire grossa, in sovrappeso, soggetta di prese in giro dai compagni di classe delle elementari e delle medie.
Per i primi due anni delle superiori ero ancora paffuta, non grossa ma paffuta, poi ho avuto un'incidente e sono cambiata.

era il 10 febbraio 2019

flashback

stavo tornando dalla chiesa perchè proiettavano un film comico, però mi ero ricordata che scadeva il termine per la gita scolastica entro le 10:00 p.m.
avevo due chiamate perse di mia madre ma intanto dentro non potevo usare il telefono perchè non prendeva.

le mando un messaggio

'mamma sto tornando digli a papà di preparare le cose per la gita che mi sono ricordata ora'

quando sono arrivata a casa ho dato il telefono a mio padre tutto potevo immaginarmi tranne che Damien mi avrebbe scritto che gli mancavo.

'chi è Damien?'

quando mio padre me lo chiese rimasi stupita dalla domanda e gli dissi nessuno, pensiamo alla gita.
Lui invece di pensare alla gita andò a leggere tutta la chat a me iniziarono a tremare tutte le gambe

'è il tuo fidanzato?'

io negai con la testa però ad un certo punto iniziai a vedere a quadretti e mi girava tutta la testa gli dissi

'papà mi sento male'

'non ti credo'

caddi a terra e sbattei la testa era tutto buio non sentivo niente. Quando mi sono risvegliata non ricordavo totalmente nulla mia madre mi disse

'tuo padre ti stava prendendo a schiaffi'

avevo un dolore allucinante alla testa e poi vidi il sangue, avevo solo voglia di dormire

fine flashback

fui ricoverata all'ospedale e fui dimessa solo dopo tre lunghi mesi e potei tornare a scuola solo dopo un altro mese di convalescenza a casa.
Mi dissero che soffrivo di alcune crisi di svenimento, crisi epilettiche di terzo grado; il mio corpo si congelava e impallidiva e mi arrestavo per alcuni minuti.
Mi dissero che era una cosa giovanile, che sarebbe passata crescendo, mi diedero un farmaco e per trovarlo ci vollero tre lunghi mesi all' interno di quell'ospedale e per trovare la dose giusta ci vollero altri sei mesi per fortuna mi lasciarono andare a casa.
La cosa peggiore è stata che mio padre non mi credeva, pensava che io ero così tanto brava a recitare che fingevo quasi di morire, fingevo così bene da causarmi undici punti in testa.
Le medicine che mi diedero erano molto forti, mi causavano tanto sonno e mi fecero dimagrire assai, così tanto che potevo rischiare l'anoressia se non mi sarei sforzata a mangiare.
Per fortuna che io ero una ragazza abbastanza in carne e per i primi tempi non c'è stato questo problema.
I medici non arrivarono subito alla causa del mio malore e io dovetti stare giorni e giorni in quel letto d'ospedale, ero senza forze, vedevo tanti pazienti, bambini perchè ero ricoverata in pediatria andare e venire e io restavo lì senza fare nulla.
Mi ero imparata il nome di tutti gli infermieri a memoria e avevo selezionato quelli che mi stavano simpatici e quelli no, giravo in sedia a rotelle e non mangiavo quasi nulla perché il cibo non era dei migliori.
Mi avevano bucato le braccia e le mani perché le mie vene si spezzavano facilmente ed ero diventata pure anemica.
Quando finalmente trovarono la causa del mio malessere ero felice perché ne avevo abbastanza di sentire mio padre che diceva che era tutta colpa mia e che ero stata io a creare tutta questa situazione, vedevo la stanchezza sul volto di mia madre e alle volte credevo davvero che era colpa mia..
I pensieri erano una costante nella mia mente e credevo che per i miei genitori sono sempre stata un problema, ne ho combinate davvero tante.
Ogni notte, dentro di me, tornava la voglia di sparire e non tornare più..
Quando fui dimessa dall'ospedale passarono altri due mesi e mio padre mi voleva imporre di andare dalla psicologa come se avessi bisogno di parlare con qualcuno di questa cosa.
Peccato che non comprendeva proprio, che io non avevo bisogno di una psicologa, avevo bisogno di essere compresa, avevo bisogno di un rapporto con i miei genitori normale, di poter ricominciare da campo di annullare tutti i miei sbagli e stabilire un nuovo inizio..

Col passare del tempo mi ero anche abituata a cadere a terra come una pera perdevo i sensi e poi perdevo anche la memoria, non ci facevo neanche caso, non gli davo peso anzi ci sono state volte in cui avrei voluto dimenticare tutto, perdere la memoria completamente per poter ricominciare da capo sul serio, e non solo frammenti ..
Io non mi consideravo una malata ma a quanto pare lo ero per i miei genitori. Forse erano proprio loro che avevano bisogno di parlarne con qualcuno, soprattutto mio padre, che ormai se la faceva piangendo per qualsiasi cosa.

Ed ecco qui la nuova Scarlett come se fosse uscita da una rivista di moda (scherzo)
Magra, non tanto alta anzi sono bassa 1.57 m di altezza, occhi verde scuro a volte chiari dipende dall'umore.
Per quanto riguarda i capelli beh, il mio colore naturale è castano molto scuro, li prendo da mio padre che lui li ha neri e lisci ma mia madre li ha biondi quindi sono una via di mezzo; la mia pelle è olivastra ma per quanto sono stata in ospedale la mia melanina è scesa e sono chiara adesso. Le mie forme sono ben definite, adoro viaggiare e una cosa che mi piace molto sono i soldi e soprattutto farli, nella mia vita vorrei avere tanti soldi per aiutare le persone, concedermi qualche sfizio, non far mancare niente ai miei figli e molto altro.
Appunto per questo ho scelto di fare come università economia marketing e management finita la High.
Il mio colore preferito è il nero, ma anche il rosso; il rosso ha i suoi perchè, è il colore della passione, è elegante, provocante, sta bene con tutto, il rosso mi ricorda la mia forza e la mia debolezza insieme perché quando sono stata debole ho avuto la forza di rialzarmi.
Amo il vino, ovviamente Rosso.
Mi piace fumare, non è un vizio, una cosa che mi piace sottolineare, non permettete a qualsiasi cosa/persona di far prendere il controllo della vostra mente. Voi e soltanto voi dovete essere al volante della vostra maserati rossa, che è la vostra mente.

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