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Quattro anni prima - 14 Giugno 2016 (Kiss Day)
Tutti i rapporti iniziano con il toccarsi. Non serve molto per scatenare attrazione sessuale tra due persone, solo un semplice e lieve tocco, un dito che sfiora la pelle, leggero come una piuma. Felix lo aveva imparato a sue spese, nei bar, alle sue prime feste universitarie. Certe volte bastava pure un'occhiata, uno sguardo leggermente provocante e qualche minuto dopo - nei casi più fortunati - si trovava nel retro del bar o nel giardino del padrone di casa con la lingua di qualcuno in gola e le sue mani - o talvolta le proprie - sulle loro virilità. Gli era spesso capitato di ricevere o di dare servizi sessuali ad uno sconosciuto, o semplicemente condividere la saliva per qualche ora della serata, per poi salutarsi e non vedersi più.
La prima volta, invece, che andò in fondo con qualcuno fu fortunato a farlo con qualcuno che conosceva bene, da cosciente, ubriaco solamente dei propri sensi.
Era, appunto, partito tutto da qualche semplice tocco. Si trovava ad una festa assieme a Chan, Allen e Seungmin, anche se i primi due si erano già persi nella folla da qualche ora. Lui e Seungmin, invece, dopo aver ballato fino allo sfinimento, si erano seduti sul divano ed erano stati trascinati in una versione un po' più esplicita del famoso obbligo o verità - che a questo punto si sarebbe potuto chiamare semplicemente obbligo o bevi.
Toccava al padrone di casa, Serim, girare la bottiglia, la quale andò a puntare Seungmin. Subito si scatenò un brusio, il solito di ogni giro, per suggerire al ragazzo cosa costringerlo a fare.
«Ho trovato! - urlò Serim, una volta ricevuto un buon consiglio - Lasceremo te e Felix 7 minuti in paradiso nella camera degli ospiti».
Fischi e urla oscene si levarono dagli altri giocatori e Felix non riuscì a fare a meno di arrossire.
Seungmin si alzò da dov'era seduto. «Per me non c'è nessun problema, d'altronde ci vivo con Felix - annunciò, seguito subito da acclamazioni - Tu vieni? Se non vuoi dobbiamo bere».
L'altro fece spallucce e si alzò, seguendo Serim nella camera degli ospiti, al piano di sopra. «Mi raccomando, avvisatemi se devo cambiare le lenzuola» disse loro, facendo l'occhiolino e chiudendoli all'interno della stanza.
La camera degli ospiti era decorata in maniera semplice, con un letto da una piazza e mezza, vestito di lenzuola arancione pastello - intonate al colore delle pareti - un armadio ed un comodino. Collegato alla camera c'era persino un bagno privato, che conteneva addirittura una vasca da bagno e l'idromassaggio. Felix spalancò gli occhi di fronte a tutto quel lusso: insomma, sapeva che il ragazzo fosse ricco però accidenti.
«Hai proprio delle belle labbra».
Felix sobbalzò, arrossendo vistosamente al commento e si girò a guardare Seungmin. Si era seduto sul letto e lo stava fissando con i suoi tipici occhioni da cucciolo. Quest'ultimi erano fermi sulla sua bocca, le sue labbra separate e rosse grazie alla tinta che si era messo prima di andare alla festa, non ancora rovinata da tutti i bicchieri di alcol che aveva ingerito.
«Uhm... grazie Minnie» rispose, sedendosi accanto a lui, un po' in imbarazzo.
Se da una parte Felix non aveva bevuto nulla, l'altro giovane era evidentemente brillo, anche se non completamente ubriaco. Trovava dannatamente carino il proprio amico in quelle condizioni, con la testa così leggera, annebbiata dall'alcol.
Quella sera Seungmin si era vestito con cose semplici - che in realtà era lo stile che più gli donava - e si era messo una maglietta bianca a maniche corte, infilata in dei jeans larghi e chiusi da una cintura nera. Stava benissimo e gliel'avevano ripetuto numerosi sconosciuti e sconosciute quella sera. Seungmin aveva risposto con cortesia, ma nessuna di quelle persone sembrava aver attirato la sua attenzione.
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ʜɪꜱ ʜᴇᴀʀᴛ'ꜱ ʟᴏɴɢ ᴊᴏᴜʀɴᴇʏ
FanfictionLee Felix ha una vita perfetta: è segretario del CEO di un'importante azienda sudcoreana, vive in un piccolo ma accogliente appartamento in centro a Seoul, ha un adorabile migliore amico, un ragazzo - o almeno, qualcuno con cui passare le sue serate...