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La Sala Conferenze della Yuei, quel mattino, era particolarmente vivace; appena una settimana era trascorsa dal termine dei duri esami d'ingresso per la prestigiosa scuola per aspiranti eroi e, finalmente, era giunto il momento per i giovani studenti di iniziare quel percorso che li avrebbe condotti a divenire supereroi professionisti. Nella grande sala erano raccolti gli studenti di tutte le classi, i genitori erano stati salutati all'ingresso, in molti casi in maniera estremamente frettolosa, così da poter raggiungere il prima possibile il luogo ove avrebbero conosciuto i loro insegnanti e quelli che sarebbero stati i loro compagni di classe per i successivi tre anni. Di certo non si poteva dire che tutti i visi dei ragazzi sprizzassero gioia ed esaltazione da tutti i pori, in quell'ammasso di giovani studenti accomodati sulle fitte fila di sedie azzurre in plastica c'erano anche volti annoiati, smorfie infastidite ed espressioni a dir poco indecifrabili.
Una donna dai lunghi capelli rossi attendeva vicino al piccolo palco della sala che tutti prendessero posto, lo sguardo bruno scorreva sulle teste dei giovani aspiranti eroi con velata emozione: era sempre un piacere per lei notare come ogni anno fossero numerosi i ragazzi pronti a dare tutti loro stessi per raggiungere il loro sogno. Lanciò dunque un ultimo sguardo al grande orologio a muro che occupava la parete est della sala, mancavano appena pochi secondi all'ora designata; si sollevò dalla comoda sedia, sistemando la sua tenuta da eroina: si assicurò che le placche metalliche della leggera armatura fossero ben dritte, distese la stoffa della lunga gonna e passò una mano sulla chioma cremisi, portando dietro le spalle le ciocche più spettinate. Solo infine si decise a salire quei pochi scalini che l'avrebbero condotta sul palco, di fronte a quella massa di giovani menti a cui avrebbe dovuto parlare, introdurre quella che sarebbe stata la loro carriera. Fu sufficiente che muovesse il primo passo sul pavimento in legno perché il brusio vivace che sino a quel momento aveva animato la stanza: solitamente il discorso di inizio anno spettava al preside, non di certo all'eroina in cima alla classifica dei migliori Pro Heroes.
