"A che ora ci vediamo stasera?" Sentii dire a Lily ma non riuscì a risponderle, ero come immobilizzata. Avevo ancora lo sguardo fisso sulla superstrada sperando di vedere l'auto di Michael tornare indietro. "Basta" dissi fra me e me, riuscendo a riprendere contatto con la realtà.
"Ti senti bene?" Mi domandò Lily preoccupata, accorgendosi del mio sguardo assente. "Si a volte mi capita di fissare il vuoto per qualche secondo, senza un apparente motivo." Dissi facendole un sorriso per tranquillizzarla. "Quindi, quando ci vediamo?" Continuò a domandarmi. "Per le nove?" "Ottimo." Disse con un sorriso per poi dirigersi verso la sua auto e feci altrettanto anch'io.
Per tutto il tragitto in auto non avevo fatto altro che pensare a Michael e ai suoi bellissimi occhi castani, sembravano quasi gialli osservandoli sotto la luce. Arrivata all'appartamento mi sentii mancare l'aria, cominciai a sudare e il cuore mi batteva forte. Uscii in balcone per prendere un po' d'aria e feci dei lunghi respiri. Funzionò, pian piano mi stavo sentendo meglio, ma cosa mi era preso?
Tutto a un tratto comincio ad interessarmi a questo nuovo ragazzo di cui non so nulla e per giunta avevo il suo viso stampato nella mente. Ricordai ancora alla perfezione la sua barba leggermente incolta e le sue labbra carnose, sembravano essere così calde e morbide. Quanto desidererei un suo...
"BASTA!" Cominciai ad urlare, attirando l'attenzione dei miei vicini al piano inferiore, che si voltarono verso di me perplessi. Gli rivolsi un sorriso imbarazzato per poi tornare alla svelta all'interno. La suoneria del cellulare mi fece sobbalzare e mi voltai di scatto terrorizzata, ero ancora sovrappensiero. Un numero sconosciuto e continuai ad essere sempre più confusa.
"Pronto?" Rispondo timidamente.
"Aria, sono io Lily."
"Oh ciao Lily, come hai avuto il mio numero?" Dissi con un sospiro di sollievo.
"Ho chiesto ad Austin, non ti dispiace vero?"
Austin era capace di tutto pur di provarci con una ragazza nuova e Lily era stata di suo gradimento sin dall'inizio.
"No, figurati." Dissi, apparendo più gentile possibile, ma la mia mente era completamente altrove in questo momento.
"Per stasera?" Mi domandò, sembrava essere così emozionata, ma io lo avevo totalmente dimenticato. I pensieri su Michael mi avevano fatto perdere la cognizione del tempo, erano le 20:40.
"Mangio qualcosa al volo e vieni da me, ti mando l'indirizzo per messaggio." Dissi staccando la chiamata, senza nemmeno salutarla.Mi ero comportata da stronza e non lo meritava, ma la sensazione di ansia era ritornata e mi sentii nuovamente mancare il respiro. Uscii alla svelta in balcone, non sarei riuscita a restare un altro secondo in quella stanza.
Nella mente avevo impressi quei bellissimi occhi castani, così belli ma allo stesso tempo irraggiungibili. Non riuscii a respirare per le mille emozioni che mi assalirono, feci dei respiri profondi e lentamente stavo riprendendo fiato.
Presi il cellulare e inviai un messaggio a Lily con l'indirizzo di casa. Mi feci forza e ritornai all'interno. Dopo pochi minuti il campanello dell'appartamento suonò, mi avvicinai al citofono per rispondere ed era Lily.
"Accomodati." Le dissi, invitandola ad entrare, cercando di apparire più calma possibile. Indossava un abito a tubino nero, molto semplice ma d'effetto, notai anche il suo viso leggermente truccato con un rossetto rosso opaco. "Buonasera!" Esclamò con occhi confusi, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Indossavo ancora gli abiti da lavoro, forse era questo il motivo della sua perplessità.
"Tranquilla, farò alla svelta." Dissi cercando di rassicurarla, per poi farle segno di accomodarsi sul divano in soggiorno. Non passarono nemmeno dieci minuti che ero già pronta per uscire, avevo indossato la solita gonna di jeans accompagnata da un top bianco e scarpe da ginnastica. Tornai in soggiorno mostrandomi davanti a lei con un sorriso soddisfatto e Lily scoppiò a ridere. "Sei veloce." Disse continuando a sorridere. "Andiamo a fumare prima di uscire?" Le chiesi e lei mi fece cenno di sì, per poi indirizzarci verso il balcone.
Il sole era calato, però si riuscivano ancora a intravedere delle sfumature di arancio tendenti al rosa all'orizzonte. "È bello qui!" Esclamò Lily guardando il panorama circostanze. "Si, l'unica cosa che mi piace di questa città." Dissi guardando il cielo insieme a lei. "Perche?" Mi chiese confusa, voltandosi verso di me. "Non sono una ragazza molto socievole anche se non sembra." Dissi rivolgendo il mio sguardo ai palazzi di fronte.
Era strano abitare qui, si riusciva a intravedere dentro le abitazione di altre persone e stessa cosa potevamo fare loro. La signora della piante, le annaffiava almeno tre volte al giorno bagnando il balcone dei suoi vicini al piano inferiore. La rimproveravano sempre per questo e nonostante ciò lei continuava ad annaffiarle con la stessa frequenza. Poi c'era la coppia di novelli sposini, trasferiti da poco.
Guardando qua e là notai un ragazzo, nuovo alla mia vista e allo stesso tempo familiare. Non appena si voltò dalla nostra parte lo riconobbi all'instante. Strizzai gli occhi, non riuscivo a crederci. Quella chioma di capelli castani e la barba che adesso apparve più curata. Quell'inconfondibile viso e quegli occhi, non so come sia possibile ma riuscivo a vederli bene, come se si trovasse a un metro di distanza da me.
I suoi occhi castani, che al buio diventavano più scuri, mentre le sue labbra morbide si allargavano in un sorriso.
"Aria." Sentii dire a Lily mentre mi dava un colpetto sulla spalla, ma non riuscii a risponderle, ero rimasta incantata.
Non riuscivo a smettere di guardarlo e sembrava che anche lui stesse facendo altrettanto. Cominciò a ridere, la risata più bella che avessi mai visto e sentito. Risuonò nelle mie orecchie quel dolce suono della sua risata, chiusi gli occhi godendomi il momento, non ero mai stata tanto rilassata e felice in vita mia.
Improvvisamente ripresi contatto con la realtà, non era possibile che riuscissi a sentirlo da quella distanza. Spalancai gli occhi e il suo viso scomparve. Mi sfregai gli occhi con le mani e non vidi nessuno all'interno dell'appartamento, solo un buio pronfondo.
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Provaci ancora
Mystery / ThrillerUna ragazza, afflitta dalla sofferenza, si chiude in se stessa. Dopo essere stata ferita e delusa dalla persona a lei più vicina, la madre, smette di provare qualsiasi sentimento altrui, chiudendosi nel suo piccolo mondo. Riuscirà ad aprirsi? Qualc...