Mi ha sempre affascinata la definizione del termine solitudine.
Esclusione da ogni rapporto di presenza o vicinanza altrui, desiderato o ricercato come motivo di pace o d'intimità, oppure sofferto in conseguenza di una totale mancanza d'affetti, di sostegno e di conforto.
Ogni volta mi soffermavo su quest'ultima parte, perché in essa rivedevo un po' me stessa. Mi sono sempre sentita una ragazza sola e la cosa non mi dispiaceva e non mi faceva soffrire, tutt'altro riuscivo a sentirmi a mio agio solo così e non con la vicinanza altrui.
Avevo perso l'affetto di mia madre ormai da troppo tempo, stava male, viveva insieme ai miei nonni e andavo a farle visita ormai soltanto di rado. Non ne sentivo il bisogno, ciò che era accaduto tra noi due stavo cercando di dimenticarlo, cercando di ricordare solo le cose belle che mi legavano alla sua figura, anche se erano davvero poche.
Mio padre non lo vedevo da Natale, ci sentivamo ogni tanto al cellulare o via webcam. Anche lui stava cercando di rifarsi una vita dopo mia madre, come dargli torto.
Per quanto riguarda me, non c'è molto da dire, mi ero trasferita a New Orleans da ormai tre anni, con la speranza di riuscire a coltivare la mia passione e nel frattempo facevo anche qualche lavoretto qua e là, cercando di tirare avanti.
Una delle mie più grandi passioni era la scrittura, un mondo attraverso il quale ero riuscita ad evadere dalla tremenda realtà che mi circondava. Quando iniziavo a scrivere la mia mente era come se si spegnesse, il mondo intorno a me smetteva di esistere e riuscivo a cacciare via i brutti pensieri.
Adesso mi trovavo sulla terrazza del mio appartamento in centro, seduta a guardare i turisti che passeggiavano lungo le vie della città e nel frattempo fumavo una sigaretta. Si, sapevo che fumare era sbagliato ma era una delle poche cose capace di farmi rilassare nei momenti di maggior tensione. Adesso ripensando ai membri della mia famiglia e ai ricordi del passato, un po' di ansia era salita ma fortunatamente cominciavo a sentirmi già più tranquilla.
Il tramonto stava quasi calando in cielo, mi piaceva ammirarlo dal balcone, essendo all'undicesimo piano, il penultimo, si vedeva benissimo. Essendo una ragazza proveniente dalla montagna, la città non faceva molto per me ma, ci si abituava quando il cambiamento era necessario.
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Provaci ancora
Misteri / ThrillerUna ragazza, afflitta dalla sofferenza, si chiude in se stessa. Dopo essere stata ferita e delusa dalla persona a lei più vicina, la madre, smette di provare qualsiasi sentimento altrui, chiudendosi nel suo piccolo mondo. Riuscirà ad aprirsi? Qualc...