Jirou's Pov
-KYOKA! SPEGNI QUELLA SVEGLIA! SONO MINUTI CHE SUONA!- apro gli occhi di scatto, l'urlo di mia madre mi riporta alla realtà, sono a terra, avvolta dalle lenzuola con il cuscino in faccia, sembra proprio che abbia combattuto una guerra all'ultimo sangue con il mio letto. Un rumore assordante infastidisce i miei timpani, è la sveglia, mi alzo così per spegnerla e quasi non mi prende un colpo: sono le 8:15, dovrei essere già pronta per uscire di casa, la scuola inizia tra un quarto d'ora ed io sono qui che cerco di spingere uno stupido bottone. Ora ricordo: stanotte non ho dormito, non sono riuscita a chiudere occhio, sono tornata a casa alle 23, ma devo essermi addormentata poco fa, ricordo anche di essere uscita fuori dal balcone per aspettare l'alba.
Maledetta Asumi!
Sì, perché è tutta colpa sua. Non sono riuscita a dormire perché la sua voce continuava a risuonare nella mia mente, la sua voce così delicata e soave, ma allo stesso tempo di una potenza impareggiabile. Ieri sera ho suonato con lei, è stata l'esperienza più bella della mia vita, quanto traumatica. Mentre intonava quella canzone attorno al suo corpo spuntavano luci colorate e cuoricini, la mia maledetta immaginazione aveva deciso di giocarmi uno scherzo di cattivo gusto, e mi sono completamente persa mentre la osservavo cantare. Ogni volta che provavo a chiudere gli occhi rivedevo quella piccola esibizione, il mio cervello ha smesso di funzionare dal momento in cui sono finita tra le sue braccia dopo che Hagakure mi ha spinta, ricordo ancora il ritmo lento e preciso dei suoi battiti cardiaci.
- Kyoka! Va tutto bene? È tardi, dovresti essere già a scuola...- mia madre si affaccia dalla porta, mentre cerco inutilmente di infilarmi le calze della divisa scolastica con una mano, mentre con l'altra mi lavo i denti.
-S-iso, vammdow, amkq...-
-Che?- ovviamente se parlo con la spazzolino in bocca non si capisce niente.
-Ho detto: so di essere in ritardo! Sto bene!- finalmente sono riuscita ad infilarmi le calze, ora tocca alla giacca, ho giusto il tempo di infilarmi le scarpe e prendere al volo la cartella, il pullman sarà già partito ma posso sempre correre fino a scuola. Arriverò in ritardo e dovrò subirmi la sfuriata di Iida, ma almeno arriverò.
-Ehy, aspetta. Non credi sia meglio chiamare un taxi? O se aspetti, papà può portarti in macchina!- ho perfettamente ascoltato le parole di mia madre, ma non ho tempo per riflettere e darle una risposta, devo correre. La scuola è lontana, non troppo, ma non è anche vicina (per questo prendo il pullman la mattina) ora mi tocca fare la salita correndo, e la gonna non aiuta, maledetto dress-code!
-JIROU! JIROU!- sento il mio nome, qualcuno mi sta chiamando.
-ASPETTA!- decido di fermarmi, una macchina si accosta al marciapiede, al sedile del guidatore vedo niente di meno che il professor Mic. Non ci vuole uno scienziato per capire: la voce che urlava è quella di Asumi.
Gambe muovetevi! Perché me ne sto ferma così! L'ultima persona che voglio vedere è lei!
-Y-Yamada! Present Mic!-
-Buongiorno Jirou!- la ragazza apre la portiera posteriore mentre il professore mi saluta.
-Hai bisogno di un passaggio?--I-io...-
-Su, non fare complimenti! Il tuo professore preferito ti darà un passaggio fino a scuola!- non posso tirarmi indietro, salgo in macchina e mi siedo accanto alla ragazza.
-Grazie mille!- inchino leggermente il capo.
-Volevi arrivare a scuola correndo? Sei davvero piena di sorprese Jirou. Fortuna che eravamo di passaggio, saresti arrivata sudata e senza fiato!- mi passa un fazzoletto di stoffa rosa, ha il suo profumo, è da quando ci siamo scontrate in mensa che non riesco a togliermelo di dosso, sembra quasi un'acqua di colonia, un profumo maschile, ma su di lei ha tutt'altra fragranza.
-G-grazie Yamada...-
-Ah, chiamami pure Asumi! Ormai abbiamo superato la fase in cui ci stiamo ancora conoscendo, suonare insieme è bastato, no?- mi sorride, solo ora lo noto, ha un sorriso bellissimo, irradia buon umore e una forza d'animo notevole, la percepisco.
-Kyoka...- dico sottovoce.
-Eh?-
-Chiamami Kyoka...- ha ragione, quando abbiamo suonato insieme ho sentito qualcosa anche io, come se tra noi si fosse creato un legame nuovo e particolare. Ancora non so bene che tipo di legame sia.
-Benissimo! Allora, Kyoka, devi dirmelo: dove hai imparato a suonare così? Quelli accordi con la pianola sono da vero professionista!-
-N-non esagere... non ho fatto niente di che... Tu sei stata molto più brava...-
-Ah, la prossima volta voglio sentirti suonare la chitarra e cantare, sono sicura che sarai più brava di me!- un brivido lungo la schiena, ma è piacevole. Per la prima volta, non mi sento strana nel parlare con lei. E poi, la sua voce, i suoi modi di fare, il suo sorriso, è tutto così perfetto, piacevole, mi sento bene.
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𝐻𝑒𝑎𝑟𝑡𝑏𝑒𝑎𝑡𝑠 ❤︎ Jirou x Oc (Mha ff)
Fanfic[SOSPESA] ~L'abbracciai, la baciai e compresi. Non avrei mai desiderato altri battiti del cuore sul mio petto, né altre labbra da baciare.~ Così diceva qualcuno... così ripeteva Asumi nella sua canzone, dedicandola a lei. ⚠️ Girl x Girl (se non vi p...