Cap.8

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Itziar's pov
<<buongiorno. Dormito bene?>> mi giro verso Alvaro, seduto al tavolo del ristorante, intento a fare colazione. Annuisco, incominciando a parlarci. Lancio un'occhiata fugace al tavolo di Najwa, vedendo ovviamente che ci osserva attentamente. Ieri sera, dopo quel bacio in pubblico, non ci siamo più toccate, e una volta in hotel, ognuna si è defilata in camera propria, senza dire una parola. Non so bene se si è pentita di quel bacio, perché io sicuramente no. Dopo aver parlato un pò con Alvaro, mi defilo da lui e mi incammino verso Najwa, che sta bevendo il caffè.
<<posso sedermi?>> le chiedo, con nonchalance. Lei alza lo sguardo verso di me e annuisce. È bellissima, non riesco a smetterla di guardarla. I pantaloni di lino le fasciano la vita stretta, e la camicia sbottonata mi lascia intravedere il solco dei seni, eccitandomi profondamente. Rimaniamo in silenzio, ognuna nel proprio cellulare, e so che vorremmo dirci tante cose, ma nessuna delle due fa il primo passo.

<<allora gente, oggi si va allo studio 3, per registrare le interviste e le varie foto, poi stasera vi sarà la première alle 9. Tra mezz'ora vi voglio tutti qui nella hall.>> dice categorico Ivan, e noi annuiamo. Mentre ci dirigiamo nelle nostre stanze, blocco Najwa per un braccio.
<<dopo possiamo parlare?>> le sussurro. Lei si svincola velocemente dalla mia stretta, e io noto solo ora Pedro e Miguel dietro di noi.
<<come vuoi.>> mi dice con voce fredda lei, e se ne va, diretta alla camera. Sbuffo. Perché deve sempre fare la complicata? Penso, mentre entro nella mia stanza.

Najwa's pov
Ho passato tutta la notte a pensare ad Itziar. Quel bacio è stato molto avventato, non so cosa mi sia preso, ma quando sto con lei non penso più a nulla, perdo completamente la ragione. "Forse è meglio se stiamo un pò separate, almeno per un periodo" penso, e il solo pensiero mi procura una fitta al cuore, ma devo farlo per noi. Non posso più continuare una relazione così, di nascosto e al segreto, e il bacio di ieri è stata la conferma che il nostro rapporto non può funzionare. Questi pensieri mi fanno male, e tanto, ma devo chiudere le porte del mio cuore, specialmente a lei.

<<che hai Naj? È successo qualcosa?>> mi bisbiglia Alba all'orecchio, mentre stiamo in macchina per andare allo studio. Ho gli occhi puntati verso il finestrino, e mi giro verso di lei, scuotendo la testa.
<<no, sono solo stanca.>> le sorrido, posandole una mano su un ginocchio, e lei annuisce, accarezzandomi il braccio. Se non ci fosse Alba a supportarmi e starmi vicino non so cosa farei.

Arriviamo allo studio e scendiamo, dove ci sono già gli altri di fronte le macchine parcheggiate. Sento uno sguardo penetrante su di me, ma lo ignoro e parlo con Alba. Per tutta la durata delle interviste, rimango rigida e fredda, parlando poco e niente, dato che ho vicino a me Itziar, e non mi giro nemmeno un secondo verso di lei. D'un tratto, mentre Ursula parla, sento un tocco leggero sulla coscia. Mi giro di scatto verso Itziar, che sta guardando dritta davanti a se, tranquilla. Sento la faccia andare a fuoco e mi agito così tanto sulla sedia, che Alex mi scocca un'occhiata.
"Merda." Penso, e incrocio le gambe, sentendo una pulsazione forte provenire dal basso. È assurdo l'effetto che mi fa, ed è ancora più assurdo che mi stia toccando proprio ora qui, di fronte ad almeno 20 telecamere. Appena finito questo calvario, mi alzo immediatamente, dirigendomi di fuori. Mi accendo una sigaretta con mani tremanti e mi allento un pò la camicia, sentendomi soffocare. Sento dei passi dietro di me e capisco subito chi è, anche se non mi giro. Ormai riesco a riconoscere anche il modo in cui cammina.
<<che cazzo hai, Naj?>> mi chiede Itziar, avvicinandosi pericolosamente a me. Io faccio un passo indietro, volendo mantenere le distanze. Non posso rischiare di cedere, non ora.
<<credo sia meglio finirla qui, Itz.>> le dico, inspirando il fumo. Sento che mi guarda, ma io ho gli occhi puntati a terra. Si avvicina di nuovo ma prima che riesca a spostarmi mi prende il mento fra le mani. Il suo profumo mi entra nelle narici, e io devo trattenermi dal baciarle il collo e le labbra, poste a pochi centimetri dalle mie.
<<Perché?>> chiede lei, tranquillamente. Alzo lo sguardo verso il suo, e vedo i suoi occhi un pozzo di emozioni. Decido di ferirla, come mio solito fare nelle relazioni, così da non rimanerci troppo male, anche se so che con lei è totalmente diverso.
<<Perché non mi piaci è non mi sei mai piaciuta in realtà. Sono stata con te solo per divertimento, solo per distarmi. Non ho mai voluto una relazione, e mai la vorrò.>> le dico, sentendo un  pizzico di cattiveria nella mia voce. I suoi occhi, sempre così dolci e amorevoli, diventano freddi, così tanto che quasi mi intimoriscono.
<<e tutti quei baci, tutti quegli abbracci, quelle scopate, quelle risate, quelle chiaccherate, quei ti amo, non hanno significato niente?>> mi chiede, con voce dura. Faccio fatica a guardarla, perché sento il cuore perdere un battito ai suoi occhi così feriti e delusi, ma non posso cedere. "Lo faccio solo per il nostro bene." Penso in continuazione.
<<no.>> scuoto la testa, indifferente. Sto recitando alla perfezione, anche se dentro sto morendo. La sua mano, ancora stretta nel mio mento mi lascia, e i suoi occhi si riempiono di lacrime.
<<fanculo.>> sussurra lei, e si allontana velocemente, dato che gli altri stanno uscendo. Chiudo brevemente gli occhi, mentre una fitta di dolore si insinua dentro di me.

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