Cap.9

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Itziar's pov
Il suono di un russare mi fa aprire piano gli occhi, e vedo il sole che fa capolino dalla grande finestra della suite. Mi giro lentamente e vedo Najwa dormire, a bocca semiaperta. Il suo viso è a 2 centimetri dal mio collo e le sue gambe sono ancorate alle mie. Sorrido piano, e la guardo. È tenera quando dorme, perde quella freddezza e rigidità di quando è sveglia, e ora sembra quasi una bambina. Le accarezzo il viso, facendo scorrere il dito lungo il suo profilo per arrivare al collo e alla clavicola, scoperta. Si sveglia lentamente, e una smorfia appare subito sul suo viso.
<<ei, come ti senti?>> le chiedo, sussurando. Lei si gira verso di me e mi guarda.
<<malissimo. Ho un forte mal di testa.>> sussurra di ricambio. Mi alzo lentamente ma sento una mano avventarsi sul mio polso.
<<dove vai?>> mi chiede lei, quasi impaurita. Le sorrido.
<<a cercarti un'aspirina per il mal di testa. Torno subito.>> le poso un delicato bacio vicino il labbro e lei chiude gli occhi, fremendo leggermente.

Najwa's pov
Dio, non mi ubriacavo così da tempo. Ora capisco perché. Non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto che mi sento girare la testa. Ringrazio il cielo che oggi abbiamo la giornata libera, prima di partire stasera. Itziar torna con un'aspirina in mano e il bicchiere d'acqua nell'altra. Si siede vicino a me e me li porge.
<<grazie.>> dico, mandando giù la medicina. Lei si ristende vicino a me e io non riesco a smettere di guardarla. È bellissima, con un maglione nero e i pantaloni del pigiama.
Sente il mio sguardo su di me e si gira, ma subito noto una luce diversa da quella di pochi secondi fa, più.. fredda.
<<devo andare.>> dice in modo distaccato. La blocco per il busto, fermandola.
<<Itz...ti prego. Rimani.>> le sussurro, con voce supplicante. Lei mi guarda e riesco a leggere nel suo sguardo una punta di rabbia.
<<Perché dovrei? Mi hai detto anche tu che era meglio non stare insieme, no?>> dice, con aria di sfida. Sospiro e appoggio la testa sul cuscino.  Ha ragione, ha completamente ragione, ma il solo pensiero di dovermi separare da lei mi fa sentire male.
<<scusami, veramente. Io... non volevo dirti quelle cose ieri. Le mie parole sono state dettate dalla paura, dalla paura che qualcuno potesse scoprirci, dal nervoso di non poter stare con te in pubblico, di non poterti baciare, abbracciare, stare con te, e questa cosa mi fa impazzire completamente.>> le dico, guardandola negli occhi. Lei però rimane fredda a guardarmi, e non lascia trapelare nessuna emozione.
<<mi hai ferito Naj. Hai ferito i miei sentimenti, hai ferito le mie emozioni, il mio cuore. Quando parli non dai peso alle parole, non pensi che le cose che dici possano far male l'altra persona. Mi hai detto che sei stata con me solo per divertimento cazzo, come posso fidarmi ancora di te?>> le sue parole spezzate mi causano un dolore atroce, e mi avvicino a lei, portandole una mano sulla mascella e facendola girare verso di me, così da poterla guardare dritta in quei occhi magnifici che si ritrova.
<<non era vero niente Itz. L'ho detto solo con lo scopo di farti allontanare da me, per autodifendermi nel caso fossi stata tu a dirmi qualcosa di brutto, e io non lo avrei retto. Ma ieri sera, quando stavi con  Alvaro e lui..  ti ha messo una mano sulla schiena, ho capito che sono gelosa, si, gelosa di chiunque stia al tuo fianco, gelosa di te, perché voglio che tu sia mia e basta. Sono perdutamente innamorata di te, cazzo. Ti amo Itz, ti amo da impazzire.>> concludo, sentendo le lacrime salire. Lei continua a fissarmi, a guardare in profondità i miei occhi, e io non riesco a districarli dai suoi, così profondi, così veri. Dopo un'infinità di tempo, distoglie lo sguardo, puntandolo sulla finestra, e si morde il labbro, tremando leggermente.
<<anche io ti amo,Naj, e non sai quanto. Ma è proprio questo il punto, proprio per questo dovremmo allontanarci, dovremmo mettere fine a questa nostra relazione, che onestamente non so dove ci porterà. Non posso vivere con l'ansia di stare nascosta da tutti, di stare insieme a te ma in un certo senso non ci stare, dato che in pubblico siamo solo... amiche.>> pronuncia le ultime parole arricciando le labbra. Sento le lacrime scendere, e avvicino il mio viso a lei, che ora si è alzata.
<<è finita, Itz?>> le chiedo, tremando. Lei si gira e riesco a leggere tutto il dolore nei suoi occhi, ma annuisce. Chiudo gli occhi brevemente, inspirando. Era questo che ho sempre evitato nel corso delle mie relazioni, farmi lasciare, perché ero consapevole che sarei stata troppo male, sarei caduta in un buco nero senza fine. E ora con lei, che mi ha fatto perdere la testa, è ancora peggio, e non so se riuscirò mai a superarla. Mi allontano definitivamente da lei, dal suo corpo che mi attira a sé come una calamita, dai suoi occhi meravigliosi, dalla sua bocca che bacerei all'infinito senza mai stancarmi.
<<allora vai.>> le dico, con voce così fredda che sembro uno dei tanti personaggi abituata a interpretare.
Lei mi guarda, con un dolore lampante negli occhi.
<<Naj..>> dice con voce fievole, allungando una mano sul mio viso, ma io mi allontano veloce. Se mi tocca, rischio di mangiare ogni mia parola e baciarla, ferocemente.
<<vai via, cazzo!>> stavolta urlo, furiosa. Lei sussulta, ma non dice niente. Ci guardiamo negli occhi per vari secondi, poi si alza e se ne va, lasciando il suo profumo che ormai conosco a memoria nell'aria. Appena chiude la porta, cado sul letto, sentendo i miei occhi annebbiarsi dalle lacrime.

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