Cap.11

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Najwa's pov
<<ciao mamma.>> appoggio il cellulare nell'incavo dell'orecchio e della spalla, mentre mi infilo i jeans.
<<ciao tesoro. Come stai? È da tanto che non ci vediamo.>> mi dice lei, mentre sento alcuni rumori di sottofondo. Mi infilo la camicia e lancio uno sguardo a Itziar, che si sta lavando i denti.
<<lo so, mi dispiace. Il lavoro mi prende tanto tempo.>> le dico a mò di scuse, mentre mi siedo sul letto infilandomi le scarpe.
<<lo so, lo so. Che ne dici se domani sera vieni a cena da me? Voglio vederti.>> la sua proposta mi lascia un pò spiazzata. Rimango ferma, con il cellulare poggiato sull'orecchio. Non vedo mia madre da qualche mese, e un mi dispiace tremendamente escluderla dalla mia vita. E poi, sarebbe un buon motivo per farle conoscere Itziar.
<<va bene mamma, ora ci penso e poi ti faccio sapere se sono libera, ma sicuramente si.>> una volta attaccato, sospiro.
Itziar esce dal bagno e mi guarda confusa.
<<era tua madre?>> chiede, mentre si infila la giacca.
Annuisco e mi alzo, raggiungendola.
<<si, mi ha invitato domani sera a cena da lei e... voglio che vieni con me Itz.>>
Un silenzio teso scende fra noi, e lei distoglie lo sguardo, mordendosi le labbra. Non so se è per via della mia richiesta, ma improvvisamente diventa pensierosa.
<<io... non so. Conoscere tua madre significa... ufficializzare il nostro rapporto.>> mi dice, guardandomi quasi con aria indifesa. Mi avvicino a lei e le circondo la vita, sorridendole.
<<si, ed è proprio per questo che voglio farlo. Voglio che la mia famiglia ti conosca e sappia con che donna meravigliosa sto.>> le dico a bassa voce, e lei mi guarda negli occhi, facendo un piccolo sorriso. Mi bacia e io ricambio dolcemente, mentre le sue braccia circondano il mio collo.
Sprofonda il viso fra i miei capelli e io sorrido, stringendola forte a me.
<<andrà tutto bene, vedrai. Piacerai tantissimo a mia madre, avete tutte e due la stessa grinta e carattere.>> dico, ridendo piano. Lei mi imita e mi abbraccia ancora un pò. Nonostante si dimostri tranquilla, so per certo che l'invito di mia madre l'ha scossa.

Itziar's pov
<<Stop. Itziar, stai bene?>> mi chiede Alex, guardandomi con faccia preoccupata. Sospiro piano e appoggio la testa sulla mano, guardandolo con un sorriso.
<<scusami Alex, ma stanotte ho dormito poco e niente, e ho mal di testa.>> mentre parliamo, sento lo sguardo penetrante di Najwa che sta seduta di fronte a me, ma non mi giro a guardarla.
<<va bene, l'ultima scena e vi lasciamo.>> ci dice Alex, rivolgendosi anche a Najwa che annuisce in silenzio.

Dopo 20 minuti finiamo, e mi defilo velocemente nel camerino. Per tutto il giorno non sono riuscita a pensare altro che l'invito di Najwa, e un senso di malinconia si è insinuato dentro di me. Ovviamente non le dirò il motivo della mia tristezza, non voglio farla preoccupare per me e sopratutto non so se sono pronta a parlargliene, dato che non lo sa nessuno.
<<Itz, che hai?>> la sua voce profonda mi fa chiudere gli occhi, ma mi giro mostrandomi tranquilla.
<<niente, ho solo un forte mal di testa. Credo andrò a casa Naj, non sto tanto bene.>> le dico senza guardarla negli occhi. Sistemo la borsa e sto per uscire dal camerino quando lei mi blocca, parandosi di fronte a me. Mi posa una mano sul mento facendomi alzare la testa verso di lei, e i suoi occhi verdi che amo da morire mi scrutano a fondo, facendomi sentire quasi nuda.
<<sei una bravissima attrice Itz, ma con me non funziona. Ti conosco come le mie tasche ormai, e so che c'è qualcosa che non va.>>
La sua premura verso di me mi fa salire le lacrime agli occhi, ma non voglio cedere.
<<ti ho detto che non è niente, e poi non devo mica dirti tutto quello che mi passa per la testa no?>> le rispondo bruscamente. Lei mi guarda in silenzio, con la faccia che non fa trapelare nessuna emozione.
<<no, certo che no, ma voglio solo capire cosa cazzo ti passa per la testa, dato che ti rinchiudi sempre nel tuo guscio senza far entrare nessuno.>> mi dice con voce improvvisamente dura.
Perdo la pazienza e la guardo, arrabbiata.
<<forse perché non voglio che nessuno entri nel mio guscio? Non voglio che ti impicci della mia vita? Anche se stiamo insieme non sono tenuta a dirti tutto ciò che mi capita, sai?>> la mia voce è quasi cattiva, e mi stupisco anche io.
La sua faccia è una maschera di cera, ma so che l'ho ferita, lo leggo nei suoi occhi velati di delusione.
<<scusa se mi preoccupo per te, ma sai, sei la persona che amo di più in questo cazzo di mondo, quindi mi sembra normale. Ma forse sono io che sono sbagliata.>> aggiunge lei, ridendo, ma è una risata amara. Prima che possa dire qualcosa si gira e se ne va, lasciandomi sola. Chiudo gli occhi e sospiro, mentre sento un grande peso al cuore.

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