Capitolo 7.

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La domenica tanto attesa dai ragazzi scelti dal professor Lumacorno arrivò.
Harry era davanti allo specchio, intento a mettersi la cravatta.
"Vieni qui, faccio io." gli disse Hermione.
"Credi che verrà? Draco... "
"Non lo so Harry... Dobbiamo aspettare e vedere, in ogni caso non fargli pressione, devi attenerti al piano."
Fino a quel pomeriggio l'amica non faceva che ripetergli le stesse cose.
*Mi raccomando, appena lo vedi entrare avvicinati a lui e cerca di convincerlo che insieme troverete un modo per tornare come prima senza rischiare che qualcuno si faccia male. *
Al Grifondoro sembrava un po' ridicolo come piano, ma non aveva la forza di discutere contro Hermione. Dopotutto voleva davvero tornare con Draco, ma solo se stava bene anche a lui. Non voleva farlo stare male o farlo sentire in colpa in qualche modo. Voleva solo riaverlo tra le sue braccia, riavere quella bellissima sensazione di quando al mattino si svegliava e sentiva l'odore del suo amato che gli dava il buongiorno.
Non era sicuro di farcela però.
"Ok Herm... Ok"

Poco dopo il Golden trio si trovò davanti alla porta dell'ufficio di Lumacorno, così bussarono.
"Oh! Buonasera ragazzi. Entrate pure!"
Horace era molto elegante, indossava un completo color beige e dei mocassini neri.
Ron ed Harry avevano una camicia (il rosso una color azzurro chiaro e il moro una nera) con una cravatta e dei pantaloni formali.
Hermione era davvero carina. Indossava un vestito blu elettrico con i brillantini e una cinta che si stringeva intorno alla vita, con infine dei tacchi neri.
Il tre ragazzi non erano i primi ad essere arrivati, perché all'interno della stanza c'erano già alcuni studenti tra cui Ginny, Blaise, Seamus e Dean.
Questi salutarono i nuovi arrivati e si sedettero insieme sul divano.
Harry non riusciva a smettere di pensare a Draco, così iniziò a sudare e a stuzzicarsi i capelli, arricciandoli.
"Ehy..." disse Hermione dandogli una gomitata sul braccio, dopo essersi accorta del comportamento dell'amico.
Harry la guardò in segno di arresa.
"No no no... No fare così. Devi riuscire a parlarci. Non puoi arrenderti ora."
"Ma non è ancora arrivato Herm!"
"Nemmeno Pansy è arrivata se è per questo!"
"E allora?"
"E allora.... E allora niente, era un esempio!"
La ragazza arrossì.
"Senti... Ho visto come la guardavi l'altro giorno quando vi siete scontrate fuori dal dormitorio..."
L'amico le fece l'occhiolino.
"Oh ma piantala! Non la guardavo in nessun modo! È solo la Parkinson!"
"Se è per questo... È solo Malfoy..."
Hermione aveva afferrato il messaggio, ma subito distolse lo sguardo dal moro, perché dalla porta entrò lei.
*Parli del diavolo... *pensò Harry.
Pansy indossava un tubino verde, semplice con dei tacchi neri.
Hermione si alzò e si diresse verso di lei.
Ron la guardò malissimo e alzò gli occhi al cielo, per poi tornare a parlare con la sorella.
"Ciao..."
"Ciao Herm... Hermione!"
"No no, va bene Herm... Mi piace"
"Ok... Sei bellissima!"
"Oh wow, beh anche tu!"
Entrambe arrossirono e si avvicinarono al salottino che avevano fatto gli altri ragazzi.
"Ciao Blaise!"
"Ciao Pansy. Dov'è Draco?"
*Già. Dov'è? * pensò il Grifondoro sempre più agitato.
"Lui ha detto che..."
La voce della Serpeverde fu interrotta da Lumacorno che si intromise nella discussione.
"Bene ragazzi! Il signor Malfoy non è ancora arrivato, ma iniziamo a mangiare, altrimenti sarà troppo tardi. Lo aspetteremo a tavola"
I ragazzi lo seguirono nell'altra saletta, dove al centro era situato un grande tavolo rotondo pieno zeppo di leccornie.
Ron iniziò subito ad abbuffarsi sotto gli occhi di Hermione che lo guardava con disgusto.
Harry continuava a sudare e la testa iniziò a girargli.
"Allora... Che mi raccontate?" chiese Horace.
"Beh io ho una cosa divertente da dire" fece Blaise.
Il Serpeverde iniziò il suo discorso, mentre il prescelto continuava ad agitarsi.
L'ansia saliva e solo a pensare ad un'ipotetica entrata da parte del biondo, si sentiva svenire.
"Harry... Harry stai bene?" chiese Hermione.
Il ragazzo annuì ad occhi chiusi, cercando di calmarsi.
"Vuoi un po' d'acqua?" sussurrò l'amica.
"Si..."
Il Grifondoro sorseggió poco alla volta dal bicchiere che gli aveva posto l'amica, iniziando a sentirsi un po' meglio.
Ma proprio in quel momento la porta si aprì rivelando Draco Malfoy che disse: "Scusate per il ritardo."
"Oh non preoccuparti ragazzo, entra." lo invitò Lumacorno.
Harry si alzò di colpo dalla sedia. Non sapeva nemmeno lui il perché.
Improvvisamente si sentì girare tutto e iniziò a vedere sfocata la figura del biondo, che si trovava davanti a lui.
Riuscì solo a vederlo correre verso la sua direzione con le braccia tese, mentre urlava: "Amore no!"
Silenzio e buio più totale.
Harry era svenuto.




*Angolo autrice*
E niente... Abbiamo un piccolo Harry che è debole di cuore🤗
Dai sono così cariniiiiiiii🥺❤️
Sto sclerando da sola e questo non è normale, ma ok✌🏻🦁🐍

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