Working.

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Il mattino seguente, quando Kara si svegliò, trovò Carol seduta sul divano, che si teneva la testa tra le mani.
"Buongiorno... Ti senti bene?"
Carol sollevó il capo e Kara vide l'espressione stanca dell'altra bionda "Buongiorno... Si, sto bene..."
"Non si direbbe. Puoi parlarne, se vuoi... Sono molto brava, ad ascoltare!"
"Già sei gentile ad ospitarmi, anche se non posso pagare... Non voglio assillarti anche coi miei problemi."
"Non devi preoccuparti..."
"A proposito... Come posso sdebitarmi con te e Lena? Mi avete ospitata, senza nemmeno conoscermi..."
Kara sorrise "Non è un problema, ma se vuoi lavorare puoi guardare i miei animali e l'orto, aiutare Lena quando sono a lavorare..."
"Tutto ciò che serve!"
"Vuoi venire a passeggiare con me e Streaky?"
Carol sorrise appena e seguí Kara fuori, assieme al cane che, nel corso della notte, aveva tenuto compagnia alla soldatessa.
Il Golden Retriever corse subito verso delle costruzioni sul retro della casa e Carol notó quanto grande fosse la tenuta "Sono le stalle?"
"Esatto! Questa costruzione è il pollaio e, ogni mattina, ho sempre delle uova fresche! Invece, in quella stalla, ci sono sei cavalli. E lì ci sono i recinti di capre, pecore e mucche."
Carol annuì, meravigliata e Kara le mostrò anche l'orto "La tenuta è bellissima... Mi piace!"
"Grazie! E quella è la stalla vuota, di cui ti parlavo... Vieni."
Kara aprí la porta e Carol vide che era su due piani ma, su quello più alto, vi erano diverse cianfrusaglie da buttare "È bella... Mi piace!"
"Bene! Allora dopo, quando vado al lavoro, chiedo ai miei amici ed amiche se vogliono venire a darvi una mano a sistemare tutto!"
"Va bene... Grazie ancora!"
"Di niente! A proposito... Ti va di aiutarmi con gli animali?"
"Certo. Ho detto che farò tutto, per sdebitarmi!" Ammise la bionda, mentre uscivano dalla stalla vuota.
"Allora andiamo prima a prendere le uova... C'è il cestino, appeso fuori dal pollaio."
Carol lo prese e vi entrò, a seguito di Kara "Quante galline..."
"Sono dodici! E fanno molte uova sai?" Domandò la bionda, mostrando a Carol ove le galline erano solite andare per deporli.
Andarono poi a posare il cesto con le uova sul davanzale della finestra, poi Kara prese due secchi e ne diede uno a Carol, così da mungere le mucche, sedute ciascuna su uno sgabellino "Va bene così?"
"Deve essere un movimento armonioso, non devi stringere molto... Sii delicata! Vedrai che Rosalita apprezzerà."
"Hai dato un nome ad una mucca??"
"Glielo ha dato Nicky, il mio nipotino, figlio di mia sorella Alex!"
Carol si limitó ad annuire, più intenta a prestare attenzione alla sua prima mungitura e alla mucca stessa che, mentre mangiava, si era voltata a guardare la bionda.
E, quando Carol ebbe finito, la mucca si avvicinò e la leccó sulla guancia destra, tra le risate di Kara "Questo cura l'insonnia... Ti sveglia totalmente!" Bofonchió Carol.
"Hai fatto davvero un ottimo lavoro e Rosalita ti ha ringraziata!"
Finito di mungere le mucche, le due ragazze portarono i secchi vicini alla porta di casa e tolsero gli stivali perché, se avessero sporcato il pavimento, Lena le avrebbe sistemate a dovere.
Kara passò il secchio di latte a Carol e prese il cesto con le uova "Buongiorno!" Le salutó Lena.
"Amore! Perché ti sei alzata da sola?"
"Sono perfettamente in grado di camminare, sai?" Chiese, avvicandosi con un dolce sorriso e dandole un tenero bacio.
"Lo so, ma non voglio che ti affatichi."
"Venite, la colazione è quasi pronta."
Carol le guardava interagire e sorrideva, perché sapeva che, coi suoi problemi, mai avrebbe trovato qualcuno da amare e che l'amasse.

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