Ritrovare Lei.

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Il giorno dopo, Kara si svegliò molto presto, come suo solito, diede un bacio a Lena, che ancora dormiva è scese di sotto, trovando Carol già sveglia, seduta sul divano, intenta a passarsi le mani sul viso e tra i capelli.
"Buongiorno... Tutto bene?"
"Io... Si... Un incubo."
"Vuoi parlarne?"
"No... Sto bene." Rispose l'altra bionda, con un piccolo sorriso "Mi preparo subito..."
"Fai con calma. Vuoi un po' di latte di capra?" Chiese la bionda, entrando in cucina e prendendo due scodelle.
"Si... Grazie..."
Allora Kara versó il latte e Carol la raggiunse in cucina "Ecco a te!"
"Scusa per prima, ma..."
"Tranquilla. Tutti hanno cose di cui non vogliono parlare..." Rispose la bionda, sorseggiando il latte.
Carol prese un respiro profondo "Io... Ho incubi continui riguardo alla guerra, a ciò che ho visto, ciò che ho dovuto fare per sopravvivere... E... E non riesco a togliermi dalla mente l'amore della mia vita..."
L'Alpha si portò le mani sul viso e Kara capí che doveva essere successa qualcosa di brutto "Non devi raccontarmelo per forza... Non voglio farti stare male."
Dopo aver finito il latte, entrambe lavarono e sistemarono la rispettiva scodella, poi uscirono di casa e andarono a prendere un cavallo ciascuna, dirigendosi infine verso la loro destinazione.
La tenuta dei Douglas distava una ventina di minuti a cavallo e, una volta lì, la bionda mostrò a Carol ove lasciare i cavalli.
Andarono poi alle stalle per sfamare gli animali ma, prima di giungervi, videro proprio il padrone di casa "Kara, buongiorno! Sei sempre la prima ad arrivare... Lei è la ragazza di cui mi parlavi?"
"Si, signore e buongiorno a lei!"
"Mi chiamo Carol Danvers." Disse l'altra Alpha, tendendo la mano.
Il buon uomo la strinse "Benvenuta, spero ti troverai bene qui!"
"Sicuramente. Grazie per l'opportunità!"
Christian Douglas annuì, poi se ne andò, dopo averle salutate, così le due entrarono nelle stalle, ove c'era qualcuno "Buongiorno Kara!"
E Carol non credette ai propri occhi.
"Diana! Buongiorno." Sorrise Kara e la mora Omega le si avvicinò, restando sorpresa a sua volta.
"Siete voi... Non pensavo di rivedervi..." Disse la mora, notando Carol "Come mai siete qui?"
"Oggi inizio a lavorare qui..."
"Davvero? Sono contenta... Allora ci vedremo molto spesso."
Carol sorrise appena ed annuì, poi entrò un ragazzo nelle stalle "Sbrigati, se vuoi fare la tua passeggiata a cavallo! Dopo devo andare in città per affari, quindi muoviti."
La mora annuì col capo "Ci vediamo..." Disse, andandosene col suo cavallo e, con lei, anche il tipo, che guardò male le due bionde.
"Chi è quel babbeo?"
"Matt, il figlio di Douglas. Un vero e proprio pallone gonfiato, un maleducato brioso che si fa bello coi soldi del padre..."
"In pratica è un somaro calzato e vestito!"
"Hai capito perfettamente!" Sorrise Kara, andando poi a prendere un forcone e Carol fece lo stesso.
Insieme diedero il fieno ai dodici cavalli e ai tre puledri, poi andarono nella stalla delle mucche.
Lì trovarono due ragazzi, che Kara presentò a Carol come Mon-El, per tutti Mike, e Roy Harper, assieme ai quali le due fecero prima uscire la mandria, per farla stare nel grande recinto e poi diedero loro il fieno.
Il lavoro proseguì, impegnativo e tosto come sempre, visto che c'era anche da curare l'orto e andare nei campi.
Ma a Carol faceva soprattutto piacere l'aver rivisto, e ritrovato, Diana.

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