Meet.

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Verso le otto, dopo aver fatto colazione, Kara salutò Carol e diede un bacio a Lena, così da poter andare a lavorare in una tenuta vicina, la più grande di Dallas.
Carol sistemó le uova e tutto il resto, poi rimase seduta sul divano e Streaky le faceva molte feste, facendola sorridere.
"Ti senti bene?"
"Io... Si..." Rispose la bionda "Hai bisogno di qualcosa?"
"Devo andare in città a comprare qualcosa... Ti va di accompagnarmi?"
"Certo, assolutamente."
Allora, dopo aver chiuso la casa, Lena mostrò a Carol ove fosse il carretto e l'Alpha si rivelò essere molto brava, nel prepararlo, aveva una grande abilità manuale.
"Sei davvero brava!"
"Ho fatto un po' di pratica, al fronte..."
"Sei una sorpresa continua."
"E sono una sfortuna continua..."
"Perché dici così?"
"Per via di... Molte cose..."
A quelle parole, Lena si avvicinò e le carezzó il viso, sorridendole dolcemente "Io non lo credo affatto. E anzi, ti dirò che io e Kara siamo felici, di averti aiutata e di ospitarti!"
Anche Carol sorrise "Ed io mi metterò totalmente al vostro servizio, per ricambiare la vostra gentilezza."
"Non ci devi nulla!"
"Sono una persona d'onore."
"Tra amiche non esistono debiti."
Carol si fermò e fissò la mora "Tu... Tu mi credi un'amica?"
"Certo! Anche Kara ti considera tale."
La bionda rimase spiazzata da quelle parole, però prese e scelse di smettere di fare domande ed aiutò Lena a salire sul carretto, poi salí a sua volta e prese le briglie, dando il comando ai due cavalli, che si misero in movimento.
Carol condusse il carretto con maestria e arrivarono nella cittadina, con Lena che indicò alla bionda ove lasciare il carretto, ovvero vicina alla fontana, così i cavalli potevano bere e poi aiutó la mora a scendere.
"Ecco."
"Grazie!" Sorrise l'Omega, quindi l'Alpha la seguí nell'emporio.
"Buongiorno Lena!" La salutò il ragazzo all'interno, che tutti chiamavano Gambit "Come posso servirti?"
"Vorrei dei vestiti per lei... Poi cibo e spezie."
"Non devi spendere per me..."
"Tranquilla, non temere!"
Carol era senza parole, per via di tutta quella gentilezza, che mai nessuno aveva mostrato nei suoi confronti "Io... Ti ringrazio..."
"Per i vestiti guarda pure laggiù. Ci sono indumenti maschili da lavoro e non solo!"
Allora Carol annuì, poi si sentirono delle grida e qualche sparo provenire dall'esterno "Restate qui!" Disse la bionda, ma Lena la fermò.
"Non uscire, è pericoloso! Potrebbero spararti..."
"Non preoccuparti... So cavarmela!"
"Ho un fucile, tieni!" Offrí Gambit.
"No, tienilo tu! Proteggi Lena in mia assenza!" Disse solo, prima di prendere e uscire dal negozio.
Si guardò intorno e notó tre tizi, tutti attorno a due ragazze, due Omega "Via, lasciateci in pace!" Tentò una di loro, ma i tre non demordevano.
"Ehi voi, idioti! Allontanatevi subito o ve ne farò pentire."
I tre si voltarono e uno di loro avanzó "Cosa vorresti fare da sola contro di noi?" Chiese e gli altri due risero.
"Vi spaccheró la faccia!"
Questo fece arrabbiare i tre tizi, che le andarono contro, mentre arrivava un'altra Alpha per aiutare Carol, anche se costei li mise ko con un pugno a testa.
"Di nuovo voi..." Disse l'Alpha arrivata per aiutarla "Stavolta vi porto dentro e butto la chiave!"
"Grazie..." Se ne uscirono le due Omega, una delle quali aveva lunghi capelli bianchi nonostante fosse giovane, invece l'altra osservava con parecchia l'attenzione di Carol.
"Io sono Anna Raven, aiutante dello Sceriffo Lance, ma puoi chiamarmi Rogue!"
"Io mi chiamo Carol..."
"Grazie per l'aiuto... Mi chiamo Ororo Munroe, ma tutti mi chiamano Tempesta."
"Ed io sono Diana... Diana Prince."
Carol fissava la mano tesa della sorridente mora e la strinse, ammirando i suoi bellissimi occhi "Sono Carol. Chiedo scusa, ma ora devo andare..." Disse solo, prendendo e tornando nell'emporio, stringendo i pugni più volte.

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