cap. 1- bloody red

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Amethyst pov

Sono chiusa in bagno a piangere come al solito, questo é il mio posticino sicuro dove nessuno rompe i coglioni.

Oggi hanno esagerato, mettermi in ridicolo così davanti a tutta la scuola, farmi deridere, la pagheranno.

"Dio mio quella lì é davvero strana!"

"Si, secondo me é solo una puttanella che fa l'alternativa per farsi figa" sentendo queste parole decido di uscire dal bagno, erano Cassie e Daisy le più popolari della scuola.

"Oh parli del diavolo e spunta sua figlia..." dice Cassie girandosi verso di me "fai un favore a tutti noi, suicidati." continua con un sorrisetto.

Ormai ho raggiunto il limite, non mi lasceró più trattare male, da nessuno.

In preda alla rabbia comincio a prendere a pugni quelle due stronze che come bambine stavano piangendo e urlando.

Qualcuno deve essere intervenuto, perche mi sono sentita strattonare e trascinare via.

"Amethyst, sembravi una ragazza intelligente e tranquilla perché le hai aggredite? Sai che anche se hai i voti più alti della classe dovró prendere comunque provvedimenti seri? Mi stupisci." "Preside Taylor loro mi hanno umil..." non riesco a finire che la preside riprende "Senti qualsiasi cosa ti abbiano fatto, la rissa l'hai cominciata te... sei sospesa per un mese."

Fantastico, prima vengo presa in giro, poi vengo sospesa per aver reagito che giornata di merda penso sul tragitto verso casa.

Appena arrivo all'enorme villa dove vivo con la mia famiglia, mi accoglie mia mamna seduta al tavolo della sala da pranzo, che pur sapendo come mi trattavano riesce solamente a dire "La preside Taylor mi ha informato, mi deludi Amethyst... vai in camera tua e vedi di non uscire da lì fino a sta sera."

Potevo starci anche fino alla fine dei miei giorni in camera volendo.

Salgo le scale di corsa, non mi levo nemmeno le scarpe, appena raggiungo la mia stanza sbatto la porta chiudendola a chiave.

Passo alcune ore a leggere creepypasta, é la prima volta che ne leggo una, me ne aveva parlato la mia migliore amica Haley durante una delle nostre videochiamate.

É l'unico modo in cui possiamo vederci visto che lei abita nella periferia di Londra, in campagna, vicino alla mia tenuta per le vacanze.

Dopo aver finito di leggere la storia di Slenderman lancio un' occhiata fuori dalla finestra sperando di vederlo per chiedergli di far fuori mia sorella, ma niente.

Demoralizzata prendo il telefono "Cazzo son già le otto e mezza!" poi mia mamma bussando alla porta mi annuncia che la cena é pronta ma io non ho fame quindi decido di rimanere in camera a finire il mio ritratto di Haley: una ragazza sorridente dai capelli azzurri e corti e con dei bellissimi occhi color ghiaccio. Compie gli anni tra poco e questo sarà il mio regalo.

Dopo aver colorato i capelli, guardo di nuovo l'orologio e decido di andare a dormire, lo avrei finito l'indomani.

Prendo la spazzola e mi siedo davanti allo specchio, i miei occhi sono gonfi dalle lacrime e i miei capelli rossi avevano assunto un colorito più scuro a causa del sangue uscito dal naso di Cassie dopo un pugno molto forte.

Mi spoglio e indosso la maglietta degli Slipknot che ho comprato al loro concerto. Poi mi metto le cuffiette e mi addormento con le note tranquille dei The Pretty Reckless di sottofondo
Lay my head, under the water
Lay my head, under the sea
Excuse me sir am I your daughter
Want you take me back, want you take me back and see?

Clockwork pov

Avevo voglia di uccidere qualcuno, adocchio una villa in fondo alla strada, massì in fondo un riccone in meno non fa male a nessuno...

Mi introduco facilmente nella stanza di una ragazza grazie ad un albero appena fuori dalla sua finestra.

Stava dormendo profondamente, torturarla in questo stato non era divertente.

Faccio cadere la lampada sul suo comodino e lei sobbalza aprendo gli occhi e levandosi la mascherina rosa che le copriva gli occhi "Amethyst cosa vuoi a quest'ora della notte?" poi deve aver capito che volevo ucciderla dal coltello che sto brandendo "Oh madonna santissina e tu chi sei?!" "Sono Clockwork, e il tuo tempo é scaduto."

La blocco sul materasso e le apro la pancia, un urlo agghiacciante esce dalla sua bocca, oh si quanto mi piaceva sentire quel suono e la sua paura mentre le tiravo fuori le interiora era così evidente da poterla fiutare. "Oh sei gia morta... peccato che sei restita così poco avevo voglia di divertirmi."

Esco da quella stanza, era piena di sangue. Mi dirigo nella stanza accanto. Un'altra ragazzina.

Ma a che cazzo di volume ascolta la musica, posso sentirla da qua!

Deve avermi sentito comunque arrivare perché si leva le cuffie, accende la luce e mi fissa perplessa per un po' prima di dirmi "Oh allora sei proprio Clockwork non mi ero sbagliata!" era stranamente tranquilla "hai già ucciso mia sorella?" "Sì e ora uccideró te!" non sembrava per niente spaventata, anzi ha sfoggiato un sorriso a 36 denti e si é limitata a dire "Ringrazio lo Slenderman per aver ascoltato ed esaudito il mio desiderio".

Ma che cazzo? Perche non si é messa urlare o a chiamare aiuto? Poi guardando i suoi capelli rossi mi sono accorta di una cosa "Hai i capelli pieni di sangue..." "anche le nocche se é per questo..." mi risponde mostrandomi le mani.

"Oggi ho ucciso abbastanza" mento "a te riserveró un trattamento diverso" mi avvicino le prendo il braccio e le incido il simbolo dei Proxy "sei un soggetto interessante...Amethyst" detto questo salto dalla finestra e sparisco nel bosco.

Amethyst pov

Mi guardo l'incisione sanguinante, quindi é successo veramente... ho appena parlato con Clockwork e ha deciso di non uccidermi.

Mi alzo e vado a bagnare la ferita con dell'acqua fredda, stava cominciando a sanguinare un po' troppo in quanto era sul polso. Appena comincia a cicatrizzarsi torno a letto e distesa la guardo un'ultima volta sorridendo, prima di addormentarmi con un sottofondo dei Bring Me The Horizon.

Amethyst eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora