Amethyst pov
Sono ormai passati quasi 6 mesi da quando ho iniziato a vivere con questa "nuova famiglia" e 5 mesi dal giorno in cui ritrovarono i cadaveri di quelle ragazze che tanto odiavo.
Clockwork e Jeff, ci tengono a me a tal punto da uccidere qualcuno.
Quando scoprii cosa avevano fatto, anche se avrei voluto ridere e sputare sui corpi squartati delle ragazze, una parte di me era sconvolta: erano delle stronze e mi avevano fatto passare le pene dell'inferno, certo, ma per quanto cattive possano essere state con me non meritavano questa fine, nessuno merità di essere privato della possibilità di vedere il sole sorgere, ridere, amare, sentirsi vivo.
La parte più triste della storia é che ormai la mia esistenza é paragonabile alla loro, quasi fantasmi, ritenuti leggende metropolitane e soli, tagliati fuori dalla società.
Chiunque mi fosse più vicino ha smesso di cercarmi, consapevoli del fatto che sono ancora viva e che la causa di quegli omicidi sono io.
Forse per paura, non ne ho idea, ma per tutti ormai son diventata invisibile.
Per me é diventata una routine divertirmi, passare il tempo cucinando, dipingendo e finalmente sorridendo finché non cala il sole e son costretta a veder uscire il mio ragazzo e i miei amici per vederli rientrare qualche ora dopo coperti di sangue, di altre persone...
Stamattina peró mi ha svegliata Jeff passandomi il telefono sussurrando qualcosa a proposito di un messaggio.
Eravamo ancora stretti l'uno all'altra. Mi piace stare nelle sue braccia, e non avendo nessuna intenzione di sciogliere questo caldo abbraccio mi sono limitata a sporgermi sul comodino, prendendo l'oggetto per scorgere sullo schermo illuminato un messaggio.
Qualcuno mi aveva scritto.
Erano i miei genitori.
"Allora? Come mai quella faccia?" chiede Jeff osservando il mio viso sorpreso.
"Mi hanno scritto i miei..." gli rispondo.
"E che vogliono?" ribatte lui infastidito dalla notizia con una voce ancora assonnata.
"Non lo so... adesso guardo" così apro il messaggio e comincio a leggerlo ad alta voce.Cara Amethyst ci dispiace molto averti ferito, non ce ne siamo resi conto e sappiamo che non vuoi più avere a che fare con noi peró non potevamo dimenticarci del tuo compleanno.
Baci, mamma e papà.Dopo qualche secondo, realizzando il contenuto del messaggio Jeff sembra svegliarsi definitivamente.
"Come mai non mi avevi detto che oggi era il tuo compleanno?!" chiede praticamente urlando.
Gli faccio cenno di abbassare la voce e dico "Non me lo ricordavo nemmeno io."
"Oggi é un giorno speciale quindi rilassati, ti preparo io la colazione." mi da un bacio a stampo sulle labbra e mi alza prendendomi in braccio a mo' di sposa portandomi in cucina e annuncia agli altri che stavano ancora mangiando "Gente oggi la mia Amethyst compie 16 anni!"
Poi si volta verso di me sorridendo, con uno di quei suoi soliti, fantastici, sorrisi resi ancor più unici, oserei dire, da quelle cicatrici che gli solcavano le guance.
Mi aveva esposto agli altri ancora in pigiama, mentre indossavo una sua maglia, che a me stava larga ma che aveva il suo profumo, senza darmi la possibilità di mettere addosso un paio di pantaloni e di raccogliermi i capelli. Normalmente mi sarei arrabbiata, non volendo che nessuno mi veda come sono realmente di prima mattina, ma oggi lascio perdere.
Subito dopo la colazione io e Clockwork decidiamo di uscire per divertirci un po' tra amiche.Clockwork pov
Oggi Amethyst per il suo compleanno ha deciso di uscire in centro città, erano anni che non percorrevo le strade di Londra di giorno.
Non me la ricordavo così bella, forse lo é sempre stata e magari ero solo io che non mi son mai veramente soffermata ad osservarla.
Poi Amethyst mi ha portato a Candemn Town dove andava lei di solito a fare acquisti.
Abbiamo deciso di prendere la metropolitana per arrivarci.
Quel quartiere la rispecchiava parecchio, era strano, ma in senso buono, nel senso di originale, ed era molto anticonformista, rockettaro, con facciate dei negozi artistiche che lasciavano senza fiato dalla fantasia e dall'elaboratezza dei graffiti e delle sculture che uscivano dai muri.
Non c'era dubbio sul perché le piacesse proprio quel luogo.
Ad un certo punto siamo passate davanti ad un negozio di tatuaggi e notando il suo sguardo perso ad ammirare l'interno dello studio mi é venuta un' idea su cosa regalarle.
"Amethyst, vuoi un tatuaggio?"
"Si mi piacerebbe molto ma non credo di poterlo fare."
"Perché non andiamo a chiedere allora? L'altro ieri ho rubato un bel po' di soldi in una casa in cui ero andata ad..." non faccio in tempo a finire la frase che la ragazza mi si getta al collo e si precipita nel negozio trascinandomi con lei.
Aveva gli occhi pieni di gioia persino quando il tatuatore stava ultimando il lavoro con gli aghi.
Pareva una bambina che aveva appena ricevuto il regalo di natale che aveva sognato ed aspettato tutto l'anno.
Verso tardo pomeriggio cominciamo ad avviarci verso casa contente di questa bellissima giornata.Amethyst pov
Appena varcata la soglia ci accoglie un profumo invitante proveniente dalla cucina, dove arriviamo seguendo l'aroma del cibo.
Sapeva di... Pizza.
Effettivamente sul tavolo c'erano 6 pizze e delle birre da bere.
"Vi stavamo aspettando, muovetevi prima che cominci a mangiare." ci invita a sederci Toby facendoci un cenno con la testa e con quello che pareva l'ombra di un sorriso.
Appena finita la cena Masky esordisce con un "Allora... noi andiamo a lavoro, ci vediamo dopo!"
Sono a malapena le 9:30, come mai uscire così presto?
"Ah e Jeff, prenditi un giorno libero quindi rimani pure qui con la tua fidanzatina."
Hanno deciso di lasciarci casa libera e il sorrisetto malizioso che mi ha rivolto Jeff appena ha sentito il rumore della porta che si chiudeva ha contribuito solo a rendermi tesa.
Sapevo dove sarebbe andato a parare e cosa sarebbe successo dopo, ormai conosco il mio ragazzo, quando ci siamo messi insieme abbiamo deciso che finché non avessi compiuto almeno 16 anni non mi avrebbe più chiesto di andare a letto con lui, purtroppo mi ero dimenticata che il mio compleanno sarebbe stato qualche mese dopo.
"Hey tesoro, non ti piace l'idea di diventare mia per stasera?" mi chiede notando l'espressione nervosa sul mio viso.
"No, non é che non mi piaccia o non lo voglia, é solo che ho paura."
Ma é bastato un gesto da parte sua, una carezza, sentire la sua mano pallida e tiepida sulla mia calda e vellutata, é bastato uno sguardo con quegli occhi azzurri come il cielo sereno per convincermi che con lui non c'era niente di cui avere paura.
Mi son lasciata convincere e mi son lasciata andare godendomi quella notte in intimità tra baci, carezze e i nostri corpi uniti come se fossero stati creati apposta l'uno per l'altra.
Prima di abbandonarmi questo giorno alle spalle un pensiero mi ha attraversato la mente: non é vero ció che si dice di loro, non sono macchine di morte senza un cuore, sono persone anche loro, che hanno sofferto e sono state spinte dal resto del mondo nell'oscurità fino a diventarne una parte.
Ma questo non importa perché hanno anche loro emozioni e in fondo come lo yin e lo yang, anche nell' oscurità c'é della luce e della speranza.
-The End-
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Amethyst eyes
FanfictionVievo la mia vita da normale adolescente Londinese fino a quel giorno in cui incontrai coloro che cambiarono la mia vita per sempre...