cap. 8- I will be your knife

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Clockwork pov

Ieri sera ho ricevuto una chiamata da Amethyst, diceva che avrebbe passato fuori la notte, con Jeff.

"Torneremo domani mattina, fuori c'é un temporale e noi non abbiamo un ombrello. Andrà tutto bene tranquilla ora sembra...diverso. Me la caveró, in fondo é una notte sola." mi aveva rassicurato lei.

Io peró non riesco a star tranquilla, sono le 10 di mattina e loro non sono ancora rientrati, forse si saranno svegliati tardi o forse dormono ancora, in ogni caso di Jeff non mi fido.

Mi riportano alla realtà delle risate provenienti dall'esterno a cui segue lo scatto della serratura.

Tengo lo sguardo fisso sulla porta e vedo Amethyst entrare con Jeff che regge circa 5 borse con la mano destra e con la sinistra tiene la mano della ragazza.

Lascia la presa solamente quando lei si precipita da me stringendomi in un abbraccio.

"Amethyst!" esclamo gioiosamente, poi abbassando la voce aggiungo "Jeff ha abusato di nuovo di te?"

"No..."

"Grazie al cielo! Ti ha costretto lui ad andare in città?"

"No... lo abbiamo deciso insieme..."

Insieme? C'é qualcosa che non quadra.

Sembra debba dirmi qualcosa ma non ne abbia il coraggio.

"C-clock..." esita un po', sospira per poi riprendere "...j-jeff..."

"Jeff cosa?"

"Lui é... il mio ragazzo."

Dopo quell'affermazione nella stanza é sceso il silenzio.

"Stai scherzando vero?" interviene Masky.

"Tch, perché tutta questa preoccupazione? Abbiamo scoperto che Jeff é capace di amare qualcuno ancora vivo e che lei si é presa una cotta per il suo stupratore."

Dice Toby dall'altra parte della stanza seduto sul divano, guardandoci attraverso quelle lenti arancioni con aria di sufficienza.

"Il menefreghista ha ragione, l'importante é che siate felici." gli altri si limitano ad annuire.

Il resto della giornata é proseguito seguendo la solita routine, con la sola differenza che l'atmosfera é più serena, anche più allegra di quando in questa casa abitavamo solo noi Proxy.

Amethyst é riuscita a tirare fuori il nostro lato umano, una parte che ormai sembrava perduta, ma era solo nascosta dalla nostra sete di morte e vendetta verso un mondo che ci ha fatto soffrire.

Amethyst pov
"L'importante é che siate felici." credevo che l'avrebbe presa male, invece mi ha capita, sono sollevata.

Preparo il pranzo come al solito, una semplice pasta, ho imparato a cucinarla durante un viaggio a Milano.

La cucina é sempre stata una mia grande passione, un'altra cosa che mia mamma non approvava, diceva che cucinare é compito delle cameriere non mio.

Subito dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, cominciamo a parlare e scherzare fino a metà pomeriggio, quando decido di insegnare loro alcuni giochi di società.

"Masky... stai barando."

"Chi Toby? Io? Ma non avevo capito che non si poteva prendere soldi anche a metà percorso!"

"Bene allora vedi di rimettere quei fottutissimi 5£ al loro posto."

"Ma...ma io..."

"Masky ti do 3 secondi di tempo...1...2..."

"Ma..."

"2 e mezzo"

"Ok vedi? Ora sono al loro posto!"

Questa divertente scenetta durante la partita a monopoly viene interrotta dal suono di una canzone
A chill runs up your spine closer to your brain

L'avevo già sentita da qualche parte
The freezing touch of fear, it's driving me insane altrough you try to fight dragged from the silence where you hide

Sembra provenire da un telefono
'Til you scream, 'til you scream

Cazzo é la mia suoneria!

Mi precipito in camera per rispondere, non avendo ricevuto chiamate per molto tempo ho finito col dimenticare che suono aveva il mio cellulare quando squillava.

Guardo lo schermo. É Haley.

"Pronto?"

"Am ti ho gia chiamato tre volte!"

"Lo so, scusa non avevo sentito."

"Ah era solo per questo, menomale, pensavo lo avessi già visto..."

Non sapendo a cosa si riferisse, scelgo di approfondire "Visto cosa?"

"Non dirmi che nessuno ti ha ancora scritto."

"Uhm no, nessuno mi ha ancora scritto. Per favore potresti dirmi che sta succedendo?"

"Connettiti a Facebook e controlla tra i messaggi." non me lo faccio ripetere due volte e una volta seguite le indicazioni trovo una nuova chat di gruppo intitolata C.D.S. i cui membri sono: Cassie, Daisy, Sarah, alcuni miei compagni di scuola, Haley ed io.

"Parli dei messaggi nel gruppo creato da quelle tre stronze?"

"Si, ti lascio leggerli in pace, ciao!" prima che potessi replicare la chiamata era già chiusa.

Mi é bastato leggere il primo messaggio per capire di cosa parlava Haley. 
Voglio che la diretta interessata legga questa conversazione in cui esprimiamo il nostro odio nei suoi confronti.

Inizia così, con questo messaggio di Cassie Woods e continua con insulti e prese in giro, ogni tanto Haley cerca di difendermi ma finendo anche lei con l'essere insultata.

Clockwork pov

Si era alzata accorgendosi del suono del suo telefonino ed é rimasta tranquilla in camera sua finché non é corsa in salotto in lacrime, col trucco colato buttandosi tra le mie braccia e quelle di Jeff urlando "COSA HO FATTO DI MALE?"

Dopo aver spiegato con calma l'accaduto ha giurato al fidanzato che non avrebbe toccato coltelli o forbici per compiere gesti estremi.

Durante la cena cerchiamo di tirarla su di morale, riuscendoci almeno in parte.

Le 23:00. É giunta l'ora di uscire per sporcarci le mani di sangue.

Lei non puó usare i coltelli ma io si, con questo la proteggeró visto che é l'unica persona che ha deciso di essere mia amica nonostante io sappia solo uccidere.

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Spazio autrice
Se avete seguito la storia fino a questo punto, vi ringrazio di cuore e spero che continuerete a leggerla, a commentarla e votarla.
In ogni caso volevo scusarmi per non aggiornare i capitoli spesso, ma tra la scuola e altri impegni ho solo tempo la Domenica.
Peró da oggi fino a Sabato sono all'estero, quindi quando sono in hotel mi impegneró a continuare questa storia!
Al prossimo capitolo ciao! ☆

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