Amethyst pov
Vengo svegliata da mia mamma "Amethyst, vestiti e vieni giù..." mi sussurra dolcemente in un orecchio, bagnandolo con lacrime calde.
Mi alzo e metto i primi jeans che trovo nell'armadio, raccolgo i capelli in una coda e stringo mia mamma in un abbraccio prima di scendere al piano inferiore dove mi aspettavano degli uomini mai visti prima, probabilmente degli agenti.
"Amethyst tesoro loro sono i detective Warren e Simons, ti devono fare alcune domande sulla morte di tua sorella..." annuisco e mi siedo di fronte ai due "Signor Knight le dispiace lasciarci conversare con sua figlia in privato?" "Certamente" dice lasciando la stanza. Poi il detective Simons riprende "Allora Amethyst, te eri nella camera accanto a quella della vittima e non hai sentito niente?" "Esatto, sa, io mi addormento con l'Ipod e le mie canzoni preferite." "Quindi non sapevi che avevano ucciso tua sorella fino a stamattina?" "Oh no, quello lo sapevo." "E come se stavi dormendo?" "Me l'ha detto la sua assassina." I due si scambiano uno sguardo perplesso, così decido di mostrare il simbolo sul polso.
La loro espressione confusa si tramuta in sorpresa mista a paura.
"Devi andartene da qui, subito. Se ti marchiano vuol dire che torneranno a finire il lavoro." mi avverte Warren "signori Knight avete altre case oltre a questa?" "Sì, una in periferia. Ma non capisco, cosa avrebbe a che fare con l'omicidio di Mary?" risponde mia madre "Signora, Amethyst e la vostra famiglia é in grave pericolo. Andate in quella tenuta e non preoccupatevi, verrete accompagnati da una scorta di uomini prontamente addestrati che vi sorveglieranno giorno e, soprattutto, notte."
Detto questo prendiamo l'essenziale e partiamo.
Il lato positivo di ció? Avrei rivisto Haley.
Il lato negativo? Non ce n'era uno.
Clockwork pov
"E quindi le hai semplicemente detto ma come sei interessante! e l'hai lasciata vivere? Io le vittime che mi affascinano le uccido subito!" "Zitto Jeff, nessuno ha chiesto la tua opinione." dico fulminandolo con lo sguardo "voi due litigate troppo per i miei gusti..." interviene Toby stravaccato sul divano dall'altra parte della stanza "...c'é gente che sta tentando di rilassarsi."
Avrei tanto voluto strangolarli quei due, ma visto che son più utili da vivi che da morti, mi astengo dal seguire il mio istinto omicida.
"Hey Clockwork, Slenderman ha detto che tra tre giorni dovrai portare a termine ció che hai inizato con quella ragazza altrimenti sarà costretto ad uccidervi entrambe" annuncia Masky entrando nella casetta con Hoody.
Amethyst. Ancora tre giorni e potró guardarla esalare l'ultimo respiro.
Mi dirigo verso il bagno e decido di farmi una doccia dato che sono ancora ricoperta dal sangue della mia ultima vittima.
Mi tolgo i vestiti e li ripongo nella cesta piena di panni sporchi, che ovviamente toccherà a me lavare, essendo l'unica ragazza che vive in questa casa. "Che palle, perché non provano ad aiutarmi quei deficenti?" Esclamo entrando nella doccia, accolta da un getto caldo e rilassante.
L'acqua da trasparente comincia a tingersi di un colore rossastro, a causa del sangue che stava scivolando via dalla mia pelle.
Amethyst pov
Siamo arrivati due giorni fa, e questa tranquillità mi piace molto.
Sto lavorando al dipinto per Haley intanto che faccio colazione.
Do una pennellata qua é la sorseggiando una tazzina di caffé.
Mezz'ora dopo era completo. Lo poso sul davanzale aperto della finestra nella mia stanza ad asciugare.
Mi fermo un istante a guardare il panorama, campi, limitati dal bosco che si estendevano fino all'orizzonte.
Sono solo un po' preoccupata, siamo in mezzo al nulla dopotutto.
Sento qualcuno salire le scale velocemente ed aprire la porta di camera mia "AMETHYST!!!" era solamente Haley. "Dio mio quanto mi sei mancata!" Ci abbracciamo, é passato quasi un anno dall'ultima volta che ci siamo viste.
"Senti visto che oggi é il tuo compleanno... ho una cosuccia da darti." "Cosa? Dammi un indizio ti prego!" Mi implora impazientemente.
Le mostro il foglio con il suo volto ritratto "ecco ti piace?" "Cosa? Mi stai chiedendo se mi piace? É STUPENDO COME POTREBBE NON PIACERMI?!"
Abbiamo passato tutto il pomeriggio e la sera insieme, ci siamo separate solo giunta l'ora di andare a dormire.
Mi metto addosso la solita maglietta enorme degli Slipknot e mi corico ascoltando la loro canzone Dead Memories.
Mi risveglio nel cuore della notte sentendomi come schiacciata da qualcosa, apro gli occhi e trovo lei, Clockwork che mi fissa con quell'occhio verde e l'orologio che sostituiva il bulbo oculare mancante.
Clockwork pov
Oggi sarà una bellissima giornata, piena di sangue e persone morte.
Mi vesto con quella solita canottiera bianca, la felpa blu e i jeans neri.
"Oh l'orologio ambulante oggi é di buon umore eh?" "Mi pare ovvio Jeff, sta notte dovrà uccidere la soggetta interessante." Se Jeff e Toby non imparano a stare zitti faranno sul serio una brutta fine.
Ad ogni modo, non faccio molto caso alle loro parole in quanto ho il mio bellissimo coltellaccio da affilare.
Mi rinchiudo nella mia stanza e non esco fino all'ora di pranzo, solo per preparare il cibo, mangiare con gli altri Proxy e lavare i piatti...
Il pomeriggio lo trascorro tranquillamente addentrandomi nella foresta per andare a caccia.
Sono costretta a farlo se voglio mangiare qualcosa.
Al calar del sole porto la selvaggina nella casetta di legno in cui vivo e ne cucino un po'. Il resto serve per il pranzo di domani.
Verso mezzanotte raggiungo la casa di campagna in cui si é trasferita Amethyst e dopo aver fatto fuori i poliziotti, che stavano tendando di mettermi i bastoni fra le ruote, entro in quell'enorme villa.
Sono ricchi sul serio questi.
Dopo svariati tentativi trovo la camera in cui dorme tranquilla la ragazza, la musica che proviene dalle sue cuffiette é troppo alta perché possa svegliarla facendo rumore.
Così mi piazzo sopra di lei e quando si accorge della mia presenza, mi fissa, questa volta impaurita, con quei suoi strani occhi color ametista.
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Amethyst eyes
FanficVievo la mia vita da normale adolescente Londinese fino a quel giorno in cui incontrai coloro che cambiarono la mia vita per sempre...