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DisclaimerNon è la prima smut che scrivo ma è la prima che trovo il coraggio di pubblicare, l'inizio è forse un po' diretto però non fermatevi lì e siate clementi. :,)
~<<Axel, Axel...>>
Era quello il nome che Shawn continuava a ripetere ansimando. Era tardo pomeriggio e il ragazzo si trovava nella propria camera, seduto sul letto a gambe divaricate e con i pantaloni abbassati fino al ginocchio. Non poteva far altro che pensare al bomber di fuoco mentre, con il fiato corto e le guance arrossate per l'eccitazione, si masturbava lentamente. Aveva gli occhi socchiusi e la testa piegata all'indietro intanto che immaginava fosse la mano di Axel a dargli piacere. Ogni volta che si sentiva vicino al culmine, si fermava e stringeva nel pugno sinistro le lenzuola per trattenere la frustrazione che si arrecava da solo; questo perché una delle sue fantasie era proprio quella di Axel con il controllo totale sul suo corpo. Impazziva al pensiero che il ragazzo gli impedisse di venire quando voleva o che lo costringesse a trattenere i gemiti o, al contrario, a urlare il suo nome; oppure ancora a tenere le mani ferme o a restare in una certa posizione mentre lui lo sfiorava.
Tremava ai suoi stessi tocchi, con quei pensieri fissi nella propria mente.Dopo essersi negato l'ennesimo orgasmo, Shawn riprese a muovere la mano.
Amava il suo ragazzo, lo amava alla follia. Stavano insieme da poco, anche se quella non era certo la prima volta in cui Shawn si toccava pensando ad Axel. Non avevano ancora fatto l'amore insieme, e a Shawn andava bene così: non aveva voglia di bruciare le tappe. Voleva godersi la loro relazione giorno per giorno, farla crescere con piccole scoperte e nuove esperienze di volta in volta.
Oltretutto, masturbarsi tranquillamente nella propria camera era un conto, mentre mostrarsi nudo davanti a qualcuno e lasciargli libero accesso al proprio corpo era una cosa completamente diversa e, sicuramente, nonostante le sue fantasie erotiche, questo spaventava Shawn. Non che non si fidasse di Axel; più che altro, si vergognava all'idea di metterlo a conoscenza di una parte così intima e delicata della sua vita e dei suoi pensieri.Lanciò un gemito più forte degli altri e si fermò di nuovo. Si lasciò cadere steso sul letto, sospirando rumorosamente. Rimase qualche secondo a fissare il soffitto in silenzio, timoroso di aver fatto troppo rumore, per poi rimettersi seduto e ricominciare con il proprio lavoretto.
Qualche istante dopo, la porta della sua camera si aprì.
<<Shawn, si può sapere perché->>
Axel spalancò la bocca e alzò le sopracciglia trovando il proprio ragazzo seminudo sul letto intento all'autoerotismo. Aveva bussato un paio di volte senza ricevere risposta, ma non aveva immaginato che il motivo per il quale Shawn non rispondesse fosse la sua evidente concentrazione su un'altra attività.
Shawn avrebbe voluto morire dalla vergogna in quel momento. Arrossì violentemente e abbassò la testa, mentre chiudeva le gambe e si piegava su sé stesso nel tentativo di nascondersi.
Si malediceva silenziosamente per non aver chiuso la porta a chiave e per non essere andato in bagno; avrebbe fatto in tempo a sistemarsi se si fosse trovato lì, evitando di farsi beccare in quelle condizioni.<<Scusami Shawn, non sarei dovuto entrare senza permesso, me ne vado subito>>
Axel si leccò le labbra, distogliendo lo sguardo per non imbarazzare l'altro ulteriormente.
Doveva ammettere però che quel poco che lo aveva guardato era stato sufficiente per intenerirlo. Shawn aveva il viso arrossato, i capelli sconvolti e cercava in ogni modo di coprirsi: così imbarazzato era davvero carino.Fece un passo indietro, tirando la porta verso di sé fino a lasciare aperto solamente uno spiraglio. Mentre Shawn si sfregava la fronte per lo sconforto, Axel stringeva la maniglia, indeciso sul da farsi. Vedere Shawn in quella maniera non gli aveva trasmesso solo dolcezza; si stava indubbiamente eccitando al pensiero di quello splendore sotto di lui.
Ma c'era anche un'altra ragione a tenerlo incollato a quella porta. Infatti, non voleva che Shawn stesse male per colpa sua; non voleva lasciarlo solo a rimuginare sull'accaduto.

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𝐆𝐨𝐮𝐟𝐮𝐛𝐮 || 𝐨𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭𝐬
FanfictionJust a bunch of ideas which I like to turn into one-shots