CAPITOLO 3

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Clarke
Era giunta ormai sera ed entrambi per via dell'ultima visita di controllo dovevano passare l'ultima notte in ospedale.
Clarke si girò nel letto senza dire niente ma quel silenzio turbò Bellamy.
"Non dai nemmeno la buonanotte al tuo ex ragazzo?" Disse ridendo e sbuffando allo stesso tempo
"Buonanotte" disse lei ferma e chiuse finalmente gli occhi.
*fa che sia tutto un sogno* era la frase che rimbombava nella sua testa.
Poi si addormentò.

"Mollami! Lui tornerà! " Clarke cercò di liberarsi dalla presa dell'uomo davanti a se.
"Certo colui che ti ha appena lasciato? Colui che se ne è appena andato?" Disse quello strano soggetto continuando a toccarla.
"Ti ho detto di smetterla! Togli le tue luride mani da me bastardo!"

"Oi Clarke svegliati" la voce di Bellamy la riportò nella stanza d'ospedale.
Era solo un sogno, oppure un ricordo....ma era tutto così reale.
"Era solo un sogno, tu perché sei sveglio?" Disse Clarke cambiando discorso, non voleva farsi vedere così fragile dagli altri.
"Ti ho sentita gridare e poi non riesco a dormire per via degli incubi" Disse lui sedendosi accanto a lei nel suo letto.
"Anche tu incubi?" Ribatte lei sdragliandosi e lui annuì.
"Penso siano frammenti di ricordi" sospirò "almeno credo" concluse alzandosi ma Clarke gli prese il polso.
"Lo so è strano da dire sopratutto vista la situazione ma potresti mettere il tuo letto accanto al mio? Così riuscirai a dormire" disse lei sorridendo, in realtá era lei che non riusciva a dormire.
Lui annuì col capo e si diresse verso il letto con le ruote e cominciò a spingerlo verso il suo.
Dopo averlo fatto si sdraglió e si voltò verso di lei che intanto a sua volta era già sul gomito a guardarlo.
"Senti mi dispiace averti detto quel-" cominciò lui ma lei lo interuppe "Voglio capire cosa è successo prima dell'incidente, voglio sapere come siamo finiti su quella statale" disse d'un fiato e lui la guardò con aria forse fiera.
"Domani appena usciremo di qui andremo nel luogo dove è stata ritrovata l'auto ok?"  Disse Bellamy avvicinandosi al suo viso.
"Va bene, posso farti una domanda?" Chiese lei e lui annuì.
"Secondo te come ci siamo conosciuti?"
Questa domanda per le altre persone sarebbe stata una specie di test della memoria ma in realtà per loro era pura sorpresa.
"Secondo me ci siamo conosciuti in un negozio di tatoo, questo spiega i pianeti tatuati nello stesso punto e poi la tua coroncina" disse lui trattenendo una risata che però uscì fuori libera.
"Che imbarazzo cielo" lei si mise le mani sul viso ma lui gli e le tolse subito.
"Tranquilla se la cosa ti può rassicurare non ricordo nulla, non ricordo di noi che facevamo beh hai capito, ma del tatoo lo sapevo e basta" si giustificò lui rimettendosi nel suo posto a pochi centimetri dal suo viso.
Clarke annuì e chiuse gli occhi ma un delicato tocco sulle sue guance li fece riaprire.
Bellamy le stava accarezzando il volto, e la cosa le piaceva.
"Scusa ma mi è venuto naturale, se ti da fastidio smetto" disse lui togliendo la mano ma lei se la rimise sul volto.
"Continua" disse solamente questo, poi lentamente chiuse di nuovo gli occhi e si addormentó.
Non sapeva con preciso dopo quanto si addormentò Bellamy, o meglio prima di cadere in un sonno profondo ogni tanto apriva gli occhi e lo vedeva guardarla e accennare un piccolo sorriso.

Anche se non si ricordavano nulla c'era qualcosa di inspiegabile che li legava ancora.

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