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[t/n] pov:
Erano le 5:00 di mattina quando sentii un lieve tocco portarmi via dalle braccia di Morfeo. Era mia madre che con un dolce sorriso sul volto mi incitava a scendere a fare colazione.
Nella stanza la fioca luce dell'alba penetrava dalle tapparelle ancora abbassate.
Mi alzai stropicciandomi gli occhi, mentre un brivido di freddo mattutino mi percorreva la schiena facendomi venire la pelle d'oca. I miei vestiti erano lì ai piedi del letto che mi invitavano ad indossarli.
Scesi le scale piano e giunsi in cucina. I miei erano già lì seduti ancora un po' assonnati ma di certo più attivi di me.
-Ei tesoro che mi dici sei contenta?-
-Io... ODDIO SÌ TANTISSIMO MI ERO QUASI DIMENTICATA!- urlai balzando in piedi con un sorriso a trentadue denti sul mio volto.

Sarei finalmente partita per Tokyo, grazie alla borsa di studio che avevo vinto con tanto impegno.
Mia madre mi guardava con un sorriso genuino sul volto, mentre mio padre un po' infastidito dalla mia reazione, ma comunque contento per me, stava cercando di finire la sua colazione.

L'aeroporto non era lontano, così alle 5:45 eravamo già lì a fare il check-in.
Salutai i miei genitori abbracciandoli forte. Mi scese qualche lacrima, sarei stata lontana da casa per un anno, ma presto quel pensiero malinconico svanì,
sostituito dall'eccitazione e dall'ansia per quell'esperienza del tutto nuova che avrei vissuto.

Il viaggio fu tranquillo, feci un po' di scali ma dopo quasi 48 ore di volo ero finalmente arrivata a Tokyo. Era davvero enorme e fantastica, piena di luci e negozi di manga, non potevo chiedere di meglio!
Subito chiamai i miei e dopo il preside del Nekoma, il liceo in cui avrei studiato per quell'anno, per informarlo che ero finalmente giunta a destinazione.

Mi diressi verso il piccolo appartamento dove avrei soggiornato.
Non era al centro città, così fui costretta a prendere un taxi.
Il quartiere però era davvero carinissimo e tranquillo, identico a quelli che vedevo sempre nei miei anime e in cui desideravo abitare.

Entrai, i mobili erano già arrivati e dovevo solo spacchettarli. Le finestre erano grandi e illuminavano il mio piccolo, ma davvero accogliente bilocale.
In qualità di mangiona di prima categoria per prima cosa sistemai i mobili della cucina e scesi nel minimarket sotto casa a prendere qualcosa da mangiare. Mi ero già informata sul cibo da prendere, così non feci fatica.
Infine mi stesi sul letto. Videochiamai i miei genitori come mi avevano chiesto di fare e dopo una buona ora a parlare decisi di salutarli per riposare.
Ero molto stanca e poi il giorno dopo sarei dovuta andare a visitare il mio nuovo liceo e non volevo sembrare una barbona con le occhiaie, così mi addormentai cullata dai suoni provenienti dalle stradine del quartiere, accompagnati dalle lucine fioche delle botteghe ancora aperte.

- - piccolo spazio per me...:)
Eiii spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Era un capitolo di introduzione quindi magari sarà stato un po' noioso, ma andavano chiarite alcune cose. Bene ora vi lascio, non so se troverete sempre questo mio spazietto perché non voglio distogliervi dalla lettura :) a presto!
L'ultima cosa che volevo aggiungere è che per il viaggio dovete considerare anche vari scali e pernottamenti per la notte :)).

p.s. ci sono delle sigle come t/n (tuo nome) oppure c/c (colore capelli/ oppure occhi se c'è la o) 💖

You'll be mine  -Kuroo Tetsuro x reader |ita|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora