Capitolo 3. "amici"

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Mi sveglio, con il respiro affannato e completamente sudata. Mi alzo di scatto dal letto, fissando la parete davanti a me.
Per un po' rimango a guardare il nulla, in iperventilazione.
Avevo avuto un incubo, ovviamente correlato a mio padre: ormai abitava nella mia testa.
Mi guardo intorno, un po' stordita.
Giusto, non sono a casa mia.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in salotto.
La divisa che avevo ieri era ad asciugare fuori, ma era ancora umida. Cercai con lo sguardo Oikawa, controllai anche in cucina, ma non lo trovai.
Dev'essere in camera...
Dobbiamo andare a scuola, non se lo ricorda?

"Oikawa-san..."

Busso ripetutamente sulla porta di camera sua e lo chiamo più volte.
Do un'occhiata veloce all'orologio appeso al muro accanto alla porta e spalanco gli occhi:
Cribbio! Abbiamo solo 10 minuti!
Inizio a bussare più forte.

"O-Oikawa-san! Sbrigati, mancano solo dieci minuti! Dobbiamo andare!"
Alzo la voce, per cercare di farmi sentire meglio. Nulla, nessun segno di vita.
Corro al piano di sotto per prendere la mia divisa e infilarmela, anche se non era del tutto asciutta.
Da qui alla scuola quanto ci vorrà? Arriveremo in ritardo!

"Oikawa-san, io entro!"

Apro la porta e lo vedo sul letto, completamente coperto dalle lenzuola e dal piumone.
È carino, sembra un bambino.

Mi avvicino e gli scuoto una spalla.

"Oi! Dobbiamo andare a scuola, su!"

Lo sento borbottare qualcosa, e subito dopo si gira dall'altra parte.

"ehi! Non ignorarmi, siamo in ritardo!"

Si gira verso di me, e mi guarda per un po'.
Imbarazzata, io continuo a scuoterlo per dargli una svegliata.

"insomma! Oikawa-san, devi darti una svegliata!"

Mi chino verso di lui e, all'improvviso, mi mette una mano sulla guancia e mi tira verso sé. D'un tratto, era come se il tempo si fosse bloccato, e fosse calato un silenzio assoluto.
Le nostre labbra si toccano.
Allarmata, mi stacco da quel bacio, spingendolo via e indietreggiando di qualche passo, con una mano sulle labbra.

"O-Oi! Ma che...!"

Ero andata in tilt, non riuscivo più a parlare. Stavo arrossendo di brutto.
Oikawa si alza all'improvviso e mi guarda, con gli occhi spalancati.

"s-SCUSAMI! Non so che mi è preso, scu-"

Esco da camera sua e sbatto la porta, non perché ero arrabbiata ma perché ero a disagio e imbarazzata.
Ma che... Perché?! Cosa significava?!

"m-muoviti a p-prepararti... Abbiamo scuola..." gli dico, da fuori. Ero troppo imbarazzata per guardarlo in faccia.
Mi tiro due schiaffetto sulle guance e scendo al piano di sotto, pronta a uscire.

Poco dopo, lo vedo scendere le scale e dirigersi verso di me.

"ti prego di scusarmi per... Beh, per prima. Ero abituato a... No, lasciamo perdere"

"abituato a? Baciare ragazze a caso di prima mattina?!"

"cosa?! No! La mia ex, veniva a svegliarmi sempre con un bacio. Scusami, abitudine" spiega lui e apre la porta per uscire. Ci incamminiamo.

Oh, e così aveva avuto una ragazza.

"ex? Vi siete lasciati? Come mai?"

"diceva che non pensavo mai a lei e che tenevo più alla pallavolo che a lei. Beh, non che avesse torto..."

"♡︎𝚂𝚘𝚞𝚕 𝙼𝚊𝚝𝚎𝚜♥︎" - OIKAWA X READER itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora