Capitolo 6. "padre"

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"Hacchan!"

indietreggio di qualche passo, terrorizzata.
Era lí, in piedi di fronte a me, a distanza di qualche metro.
Mio padre mi aveva raggiunta.

"Non avere paura, vieni qui. Non ti voglio fare niente, ti voglio solo chiedere scusa, mi sono sono comportato male"

Solo male? Mi hai abusata mentalmente, quasi picchiata e sei il motivo della mia depressione, ansia e paura. Ma sì, ti sei comportato "male", non di merda.
Quanto volevo avere il coraggio di dire queste cose.
Mi girai e decisi di andare via, non poteva entrare a scuola senza permesso, quindi sarei stata al sicuro.

"ferma, maledizione! Torna qui!"

Non rispondo, accelerando il passo.
Vaffanculo, vaffanculo... Non ti voglio più vedere in vita mia.
Aspetta.
Se ora disobbedisco, mi punirà più tardi.
Sarebbe capace di aspettarmi fuori scuola fino alla fine delle lezioni e trascinarmi a casa.
E se dico qualcosa ai prof potrebbero non credermi, e a quel punto farei la stessa fine.
Mi fermo e mi giro, verso mio padre.

"co-cosa vuoi?!"

"vieni con me, torniamo a casa! Non fare la bambina! Sei sparita per un mese, ora-"

"e come mai non sei venuto a cercarmi?!" grido, attirando l'attenzione dei ragazzi e di alcuni professori.
Mio padre si guarda intorno, impaurito, poi tenta un sorriso.

"ho capito, va bene, scusa. Però ora sei grande, capisci che non devi più comportarti in questo modo" disse in tono amichevole, mentre con lo sguardo mi comunicava di stare zitta e andare da lui.
Iniziò ad avvicinarsi, e mi stava salendo il panico. Volevo urlare, ero spaventata, la mia testa si stava già facendo i film mentali più assurdi.
Mi ucciderà. Mi ucciderà perché sono scappata, perché sono sparita per un mese, perché mi odia.
Sono finita.
E se... E se avesse scoperto che questo mese sono stata da Oikawa?!
Se facesse qualcosa anche a lui?
No... Almeno lui... Non toccarlo.

"andiamo a casa, ho già dato alla professoressa la giustificazione e tutto il resto, possiamo andare..."

Se gli do retta, non torcerà un capello a Oikawa, giusto?
Non gli darà alcun fastidio, vero?
Oikawa sarà al sicuro,
vero...?

"s-sì, arrivo..."
Mi avvicino a mio padre, che mi prende per il polso e mi trascina fuori dalla scuola.
Mi spinge in macchina e sbatte lo sportello, cambiando totalmente espressione. Ora era incazzato.
Mi tira uno schiaffo totalmente inaspettato e fortissimo, mi porto la mano alla guancia.

"SEI SOLO UNA COGLIONA! TU E QUEL RAGAZZO DI MERDA CHE TI OSPITAVA A CASA SUA, SCOMMETTO CHE HAI FATTO PURE LA PUTTANELLA CON LUI, EH?!"

Mette in moto e parte a tutto gas, arrabbiato. Stava andando veramente veloce, avevo paura che perdesse il controllo e che ci schiantassimo da qualche parte. Ma la mia preoccupazione più grande al momento non era quella.
Allora sapeva di Oikawa...

"ma ora lo vedi... Tu rimarrai chiusa in casa fino a che non marcirai nella tua stessa merda, puttana!"

"i-il ragazzo... Lui n-non ha fatto nulla..."

"CHE CAZZO ME ME FREGA DI LUI! Non mi importa di che relazione avevi con lui, anche se dubito che qualcuno vorrebbe mai uscire con una cessa come te! fatto sta che non lo rivedrai mai più"

Guardai in basso, triste.
Dovevi riabituarmi a tutti questi insulti, dopo un mese di disintossicazione.
Non sarei dovuta salire in questa macchina maledetta, avrei dovuto dire a tutti la mia situazione.

"♡︎𝚂𝚘𝚞𝚕 𝙼𝚊𝚝𝚎𝚜♥︎" - OIKAWA X READER itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora