37.Aiuto

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'Piccolo svegliati.'

Taehyung mugulò infastidito da una voce al suo risveglio e si chiese da dove provenisse.

'Tae, taehyung'

Si alzò e si sentì tutto intorpidito, le sue mani erano ancora legate e aveva ancora la benda sugli occhi. Cercò di stiracchiarsi il più possibile anche se era difficile farlo. E mentre cercava di riottenere i sensi e capirci qualcosa sentì di nuovo quella voce e iniziò a girare su se stesso. Da quanto sentiva, sembrava yoongi ma era praticamente impossibile visto che non era lì con lui.

"Y-yoongi? Dove sei? Ti prego aiutami" Iniziò a sussurrare queste parole, a bassa voce perché non sapeva se uno di quei stramaledetti vampiri stesse ancora in giro o addirittura nella cella in cui l'avevano buttato con prepotenza.

Aveva sentito che il capo, da quanto aveva intuito lui stesso aveva ordinato ai suoi scagnozzi di ucciderlo e stava tremando dalla paura. Non sapeva che fare, se non restare lì con le mani nei capelli sperando che qualcuno potesse venire ad aiutarlo. Preferibilmente yoongi pensò tutto il tempo taehyung. Pensando al suo compagno, che gli mancava così tanto.

'Taehyung, ehi, sono io yoongi'

"Yoongi? Dove sei?"

'Non sono con te in questo momento ti sto parlando attraverso la nostra telepatia.'

'Ho paura...non ce la faccio a stare un minuto di più rinchiuso qui dentro e soprattutto senza di te.'

'Lo immagino piccolo...ci ho messo un po' a cercare di comunicare con te, visto che non ci riuscivo ho pensato davvero al peggio, ma sono contento che tu stia bene.'

'Mi hanno rapito...ma da quanto ho capito volevano prendere Jimin e hanno sbagliato persona. Ma sono preoccupato per Jimin adesso, che cosa vorranno da lui? Il capo di questi farabutti ha ordinato di uccidermi come volevano loro e non so assolutamente cosa vogliono farmi.'

Taehyung iniziò a raccontare e nonostante il caldo che continuava ad avere già da qualche minuto riuscì a parlare mentalmente con Yoongi.

'Non capisco perché vogliano Jimin ma adesso è qui sano e salvo e dobbiamo pensare a te, non vedi proprio niente che possa condurci da te? Anche una fessura andrebbe bene.'

'Y-yoongi...' Taehyung iniziò ad avere un caldo enorme e decise di togliersi la coperta che, almeno, gli avevano dato. Perché in quella cella faceva un sacco di freddo.

'Che c'è piccolo? Cosa succede?' Taehyung tremò al richiamo di yoongi e iniziò a spogliarsi ancora di più finché non rimase senza nulla addosso, apparte per i boxer che comprivano la sua intimità.

'C-credo che sia iniziato il m-mio calore.'

'Cazzo....taehyung ascolta, non dovresti essere tanto lontano, ti avranno portato nel bosco o da qualche altra parte con un proprio covo, non mi sembrano molto tipi da appartamento, non vedi proprio nulla?' Yoongi aveva paura, non era un tipo che esprimeva completamente i suoi sentimenti ma quando si trattava di qualcuno a cui era legato si faceva in quattro per la suddetta persona.

'A-aspetta..' Taehyung si guardò intorno in cerca di una fessura e la vide. Era una piccola finestra con le sbarre da cui entrava un po' di luce. Cercò di alzarsi con tutte le sue forze e allungò il collo, vedendo una piccola casetta con tanti alberi attorno, sembrava una fattoria; a detta di taehyung.

'Vedo una casetta...credo sia in mezzo al bosco."

'Bingo... Tae aspetta e cerca di non far sentire il tuo odore, chiamo kook e vengo a prenderti. Resisti tesoro' Tae annuì anche se l'altro non poteva vederlo, si inginocchiò sedendosi e portando le gambe al petto.

'Fake Alpha' Jikook OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora