Racconta One Shot
BTS x Reader
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𝑨𝑻𝑻𝑬𝑵𝒁𝑰𝑶𝑵𝑬 !
-Le one shot verranno pubblicate senza alcun preavviso e non frequentemente, verrà data precedenza alle storie già in corso (Dateci un'occhiata)
-Le one shot potrebbero contenere contenuti...
^^Potete ascoltare il capitolo con WAP in sottofondo...Buona lettura^^
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Ridere.
A Mana le veniva da ridere nel leggere quel patetico messaggio di scuse da parte di Miran. Tre giorni, erano tre i giorni passati dalla 'pausa' stabilità da Mana e il ragazzo non si fece più sentire nemmeno per telefono.
Le arrivò giusto un triste e semplice messaggio alle sei del pomeriggio dove recitava un «Scusami, ma ero stanco» secco e smilzo. Almeno ha staccato la frase con la virgola, pensò nella sue mente riempita dal grande flusso di tentazione per non bloccare il suo numero. Stavano insieme da quattro anni e Miran si presentava con un fottututissimo messaggio di 'scuse' dopo tre giorni che non si parlavano?
«No» sussurrò lanciando il telefono sul letto, stanca di stare sempre ai suoi bisogni e sotto le sue regole. Miran aveva sempre avuto una grande influenza verso Mana; lei decideva dove mangiare, lei decideva di che cosa parlare, lei decideva le attività di coppia e sempre lei decideva quando fare sesso. O come farlo.
Ma dopo quello che Mana vide alla Big Gym, non pensò più che Miran fosse una mezza sega solo in un rapporto a due, ma anche nella vita. Perché per quasi quattro anni era stata Mana a decidere e prendere le redini della situazione, perché Miran non aveva polso. O forse si, disse ricordando la lingua biforcuta estratta nel corridoio davanti a Taehyung. E se avesse solo finto di fare l'agnellino mentre in realtà si stava facendo solamente i cazzi suoi con la sua vita, tenendo a posteriori Mana come bambola sul comodino?
«Basta..» affermò ad alta voce combattuta, era la paranoia a parlare. Eppure pensava di meritarselo, perché era stata cieca per tutto questo tempo e sfortunatamente le persone prima o cambiano e si dimostrano per quello che erano realmente.
Decise di uscire per schiarirsi le idee, in meno di dieci minuti si trovò davanti all'insegna del pud di Kim Seokjin, nonché in fratello maggiore di Areum. Aprì senza pensarci due volte e si tolse il cappotto autunnale per appenderlo all'entrata. «Ehi Jin, sono io» affermò alzando la voce e avvicinandosi al bancone. Il locale era ancora vuoto e avrebbe aperto fra un ora, ma lei sapeva che quel tontolone di Seokjin fosse lì in anticipo per preparare tutto l'occorrente per la festa. Perché si, sarà la prima e vera festa organizzata da Jin per la sua apertura.
«Mana? Sei tu?» urlò una voce maschile da sotto il banco degli alcolici. «E chi sennò?» disse scavalcando il pezzo di marmo con la testa, trovando poi uno spilungone tutto gambe e spalle larghe accovacciato con tre birre nelle mani. «Cosa ci fai qui Nana?» storpiò il suo nome come ogni volta.
«Sono venuta a trovarti, cretino e smettila di chiamarmi Nana» sbuffò sedendosi nello sgabello imbottito e cacciando fuori il cellulare sul marmo. Seokjin finì di mettere a posto le bottiglie per poi girarsi come il classico Barman pronto a darti da bere per sentire la tua schifosa vita di ogni giorno. «Mmm..» bloccò le labbra in una linea retta, si appoggiò con il gomito al bancone e parlò «Fammi immaginare, sei qui perché Miran non ti ha cagata per giorni dopo la vostra...» si fermò non trovando la parola esatta. «Pausa» proseguì Mana torturandosi la maglietta a maniche lunghe.