Capitolo 4

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Aidan's pov

10.35 a.m.

E' incredibile come un semplice sguardo sia entrato nella mie testa...e che ora occupi tutti i miei pensieri.                                                                                                                                                                                Sono sdraiato sul mio letto, una chitarra in mano e degli appunti. Ho la matita in bocca. Non riesco a pensare ad altro tranne che hai suoi occhi, come posso scrivere una canzone?                       Basta. Ci rinuncio.

Suona il campanello e mi precipito ad aprire.  E' mia madre.

-Hey Aidan com'è andata a scuola oggi?- mi chiede mia madre appena entre in casa. E' sommersa dalle buste e ha il telefono all'orecchio.

-Mamma...oggi-inizio a dire, ma mi interrompe con un gesto della mano coprendo la cornetta del telefono.

-Scusa amore ora non posso mi racconti  tutto dopo ok?- dice, poi mi da un bacio sulla guancia e va nella sua camera. Sospiro, prendo un pennarello rosso, cerchio la data di oggi (domenica) sul calendario appeso al frigo e torno in camera mia. Speriamo se ne accorga.

Poco dopo sento la porta aprirsi nuovamente, dal rumore che fa la suola delle scarpe deduco che si tratta di mio padre. E capisco che sta venendo in camera mia. Dovrei precipitarmi a mettere a posto i vestiti sparsi sulla sedia e sul pavimento. Dovrei sedermi sulla scrivania e scarabocchiare qualcosa, tanto per fingere di star scrivendo una canzone, ma non lo faccio. Ormai provo piacere nel vederlo infastidito.

Splanca la porta di camera mia e si guarda attorno. Nota tutto il disordine e io steso sul letto, ma si limita a storcere il naso. Poi mi osserva più attentamente e dice:

-Aidan Gallagher. Spiegami cosa stai facendo.

-Mi rilasso.

-Questa cosa è produttiva?- dice ironico.

-Certamente. Non so se lo sai ma rilassarsi è  una delle funzioni vitali- ribatto sarcastico.

-Davvero? Non credo che rilassarsi per 6 mesi sia molto vitale però...

Sistemo meglio il cuscino sotto la testa.

-Hai parlato con mr. Jonshon?- chiedo.

-Aidan. Devi impegnarti di più.

-Sono otto anni che mi ripeti la stessa frase. Mai una volta che mi dici: Aidan sei stato fantastico! MAI- sibilo a denti stretti.

Lui scuote la testa ed esce dalla stanza. Io afferro il telefono e apro subito la sua chat. Mancano ancora 6 ore al nostro appuntamento...

"APPUNTAMENTO? AIDAN! LEI E' FIDANZATA! E TUO PADRE TI HA GIA' PARLATO" sospiro. Nulla mi impedirà di vederla nuovamente.

-AIDAN!-urla mia madre dal piano di sotto-HAI VISITE!

-CHI E'?- dico, ma la porta della mi camera si spalanca. E' il mio migliore amico Kevin, che si butta sul letto.

-Fai come se fossi a casa tua eh- li dico, ma sono felice di vederlo.

-Tua madre è tornata a quanto pare- dice. Mia mamma era andata a Cuba per un viaggio "di lavoro". Doveva rimanere ancora una settimana, ma è tornata prima.

-E già...-rispondo. Mi guarda e sospira. Lui si che mi capisce, e sa quanto vorrei che mia mamma stesse di più con me...ma allo stesso tempo mi piace avere questa libertà.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 16, 2020 ⏰

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