12 anni prima
Esistono alcune sensazioni impossibili da dimenticare. Eileen sapeva che quella sensazione, in particolare, l'avrebbe accompagnata per tutta la vita. Il dolore lancinante le toglieva il respiro, non riusciva a pensare ad altro se non alla forte pressione esercitata sul suo collo.
Non ricordava come fosse finita lì, stesa in mezza alla neve. Doveva sicuramente essere scivolata, probabilmente aveva perso l'equilibrio, complice la radice di qualche albero. Eppure, non era in grado di rievocare con precisione ciò che era successo prima di quel momento. Ogni suo ricordo era collegato a quel dolore, alla forte pressione esercitata dalla zampa del lupo. Gli occhi della creatura non mostravano nessuna emozione, vitrei, incatenati a quelli di Eileen, terrorizzati, pieni di lacrime.
Nonostante fosse ad un passo dalla morte, Eileen ricordava l'espressione del suo aggressore che appariva in quasi tutti i suoi incubi. La paura le paralizzava il corpo, come era successo anni prima. Sebbene non riuscisse a pensare con chiarezza, era cosciente del fatto che stesse morendo.
"Eileen!", la voce di sua madre, la prima che le sue orecchie abbiano mai udito. L'avrebbe riconosciuta tra mille, l'unico barlume di salvezza. La pressione sul collo aumentò e così anche il dolore: il bruciore dalla trachea si propagò nei polmoni. Quando l'ultima riserva di ossigeno venne esaurita, gli occhi di Eileen e del lupo si incontrarono per l'ultima volta. Subito dopo, buio totale.
Oggi
Gli occhi di Eileen si spalancarono, cercando di mettere a fuoco l'ambiente circostante. Si scrollò di dosso la sensazione di quell'incubo, ormai familiare. Alcune gocce di sudore le imperlavano la fronte e i polmoni cercavano di incamerare quanta più aria possibile. Inspirare, espirare. Un'azione semplice, ma vitale. Eileen lo sapeva.
"Eileen!", la voce di sua madre risuonò anche nella realtà, ma con maggiore chiarezza. La porta si spalancò e una testa riccia fece capolino: "Cosa stai facendo ancora a letto? L'alba è passata da un pezzo, devi raggiungere i tuoi compagni al Foro."Come risposta ricevette un breve cenno di assenso e questo sembrò bastarle per lasciare la stanza. Prima di alzarsi dal letto, Eileen asciugò il sudore sulla fronte. Non era pronta per affrontare una nuova giornata. Sapeva che sua madre aveva convinto parte del branco a farle frequentare lo stesso il Foro, nonostante non era in grado di partecipare alla maggior parte delle attività.
L'incidente di 12 anni prima, le aveva lasciato cicatrici indelebili, sia fisiche che psicologiche: la pressione esercitata sul fragile collo, le aveva causato un danno irreparabile alle corde vocali, privandola della capacità di parlare. I danni psicologici erano legati all'impossibilità di mutare forma. Da quel momento in poi, non era più stata in grado di trasformarsi in lupo e di conseguenza, aveva perso la sua utilità all'interno del branco. Nessuno lo diceva apertamente, ma Eileen sapeva di non valere nulla per la collettività, sebbene sua madre avesse cercato più volte di farle cambiare idea.Cercò di allontanare i pensieri negativi e di sostituirli con alcuni più piacevoli: almeno avrebbe potuto girare per la foresta senza essere disturbata. Non era capace di trasformarsi, ma nel tempo aveva sviluppato riserve di puro ottimismo, da utilizzare in momenti come questi. Si alzò dal letto e iniziò a prepararsi per una nuova giornata.
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia, quindi siate clementi. Spero vi piaccia, nel caso fatemelo sapere. Al prossimo aggiornamento!
Helen
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Senza voce
WerewolfEileen ha perso la voce e la capacità di trasformarsi. Sente di non aver nulla da offrire al proprio branco. L'incontro inaspettato con un lupo randagio cambierà totalmente la sua esistenza e la porterà ad addentarsi nei più oscuri ricordi del suo p...