Lo scuro della sera, avvolto da un turbinio di candidi fiocchi di neve, era qua e là illuminato dalle calde luci delle finestre.
Alcuni avevano appeso colorate decorazioni, altri contribuivano con la semplice lampada del loro comodino.
In alto, poco sotto il tetto di una casa, una piccola finestrella dalle tende azzurre, delineava i contorni del vialetto sottostante, con il fioco chiarore di un lampadario.
Nella stanza, seduti quasi sotto di essi, stavano due ragazzi, intenti a chiacchierare, avvolti in una soffice coperta di pile scura, nelle mani sbeccate tazze di cioccolata calda.-E' incredibile.-
Il ragazzo più alto, gli occhi in parte coperti dai ciuffi bianchi, si guardava intorno estasiato.
-Lo dici ogni volta.-
-Tu non sei da meno-
lo punzecchiò di rimando l'altro.Ridacchiarono assieme, persino in quello, erano in sintonia.
Dal fondo della scalinata, avvolta nel buio, ascoltava una donna, i lunghi capelli neri legati in una coda alta, gli occhi cristallini velati di commozione. Tra le mani teneva una piccola teglia di biscotti.
Il primo pranzo, divenne l'inizio di una sempre più lunga lista, tanto che Koutaro poteva ben chiamare quella la sua seconda casa, nel quale ora si comportava liberamente, proprio come se fosse di famiglia.
Le cose, per Keiji avevano reiniziato una lenta, graduale salita, senza inciampi in vista.
Aveva un ottimo rapporto con sua madre, degli amici premurosi, un ragazzo amorevole, al quale doveva tutto.Ogni singola goccia di felicità, che sempre più andava colmandolo, era soltanto merito suo.
Teneva come dono più stretto tutto quel bene che gli era stato donato, dandogli indietro quel che poteva, per mostrare la sua gratidudine.Il peso di quelle catene ormai lo aveva dimenticato, assieme erano riusciti a spezzarle per sempre, lanciarle lontano.
La libertà che tanto desiderava, l'aveva ottenuta.E per quanto riguarda suo padre? Lui, ostinato come al solito, non gli aveva rivolto più una parola.
Ad essere onesti, il moro la preferiva decisamente in questo modo.Aveva coronato ogni piccolo desiderio che si era manifestato nel suo volere, dal primo all'ultimo.
Ed ora, con il vero amico che tanto aveva pregato di avere, scherzava nel suo studio.Un vero peccato, il tempismo.
Proprio ora che quella era tornata ad essere una semplice stanza, era riuscito a mostrarla agli altri.
Ebbene si, perché Akaashi Keiji, si era rivelato uno sdolcinato romantico, sorprendendo persino se stesso.Sorrise, nella congelata notte di Gennaio, voltandosi a guardare l'estasiato volto del suo fidanzato, incrociando i suoi occhi con i propri.
Finalmente, in quell'oro puro, si sentì a casa, in pace con il mondo.
In fin dei conti, se lo era aspettato.
Posò delicatamente la sua testa sul petto del maggiore, sentendo il suo regolare e lento respiro.
Mille peripezie, cento lacrime e dieci baci dopo;
Bokuto Koutaro era diventato in tutto e per tutto, il suo posto felice.
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Happy Place : Bokuaka
Fanfiction" Find a place inside where there's joy, and the joy will burn out the pain. " - Joseph Campbell.