Entro nell'ampia sala che papà usa come palestra. È di spalle e guarda fuori dalla grande finestra il nostro giardino.
Si volta.
"Noto con piacere che sei stato puntuale."
"La puntualità è tutto, papà"-ingoio a fatica.
Lui fa un sorriso compiaciuto, ma subito torna serio.
"Vediamo se hai imparato qualcosa dall'ultima volta."
L' ultima volta.Deglutisco.
"Hai imparato?"-chiede.
"Sì"-la mia voce è un flebile sussurro e mi maledico per essermi mostrato così debole e sottomesso.
"Hai imparato?"-alza la voce di un'ottava.
"Sì"-cerco in tutti i modi di sembrare fermo e deciso. Sicuro e padrone di me stesso.
"Hai imparato?"-stavolta urla, e devo raccogliere tutto il mio autocontrollo per non mostrarmi come vorrei essere in questo momento. Un bambino che ha paura: ecco cosa sono. Un bambino di otto anni che ha paura e che vuole solo scappare e nascondersi da qualche parte.
Deglutisco forte mentre grido di rimando:
"Sì!"
Sembro un fottuto soldato.
Ho tirato fuori la mia grinta ed ora ne sono affaticato, è come se mi avessero strappato un qualcosa di ingombrante dal petto.
Mio padre ride compiaciuto, stavolta non nasconde le sue emozioni.
"Perfetto"-dice soltanto, mentre io sono appeso ad un filo spinato che ogni secondo che passa mi penetra la carne, facendomi sanguinare.
"Per oggi può bastare"-mi congeda con un annoiato cenno della mano.
Inspiro bruscamente, sorpreso, confuso, sospettoso e grato.
Poi, senza dire niente, mi sbrigo a lasciare la stanza a grandi passi prima che lui possa ripensarci.
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Andrew- a Pain is peace novella
Short Story"Uno Sheen è forte, uno Sheen non si mostra mai debole e perdente agli occhi degli altri. Uno Sheen è sempre all'altezza." Andrew Sheen è un diciottenne di buona famiglia, ha una casa lussuosa, una macchina ed una ragazza. La sua vita è apparentemen...