"Sei ridotto male, Sheen"-dice Edward.
"Già"-rantolo fissando il banco.
Lui mi fissa per un momento attonito, poi guarda altrove.
Verso metà giornata, la voce metallica proveniente dall'altoparlante nel corridoio chiama il mio nome:
"Andrew Sheen, in presidenza."
Alzo gli occhi al soffitto, poi mi dirigo lentamente verso l'ufficio del preside.
Lungo la strada, incontro Russel che mi dà una spallata.
"Ahia. Il signor Brown ti vuole nel suo ufficio. Sono cazzi tuoi, sfigato."
Lo ignoro e passo oltre, non reprimendo una smorfia di irritazione.
Busso alla porta. Entro.
"Signor Sheen"-mi accoglie il preside in tono duro.
"Signor Brown."
"Ha idea del perché lei è qui, in questo momento?"
Esito.
"No."
"No?"-ripete lui "si sta prendendo gioco di me?"
"No, signore, io..."
"Il suo comportamento è a dir poco scorretto, signor Sheen."
"Sta peggiorando notevolmente. Sono sempre più deluso da lei."
Sospira.
"Non so quanto valga la pena sporgere le mie lamentele con i suoi genitori, dato che ho preso una decisione per cui le motivazioni sono abbastanza scontate"-dice "lei è sospeso dalla scuola per due settimane, signor Sheen."
"Cosa?" scatto in piedi, allarmato.
"Si ricomponga."
Respiro pesantemente.
"Lei non può sospendermi, io..."
"Osa anche sostenere cosa posso e non posso fare? Sono il preside, signor Sheen. Preferisce che le posticipi la scadenza della sua sospensione a tre settimane?"
Apro la bocca per replicare.
"Due settimane" dice soltanto, il tono autoritario.
"Può andare, signor Sheen."
Detto questo si volta per continuare a svolgere il suo lavoro.
Esco dalla presidenza di corsa.
Sono incazzato nero.
Scorgo Russel in un angolo del corridoio, in compagnia di due ragazze.
Vado dritto da lui.
"Russel!" urlo infuriato.
Lui si volta con un sorrisetto stampato in faccia.
Una delle due ragazze lancia un urletto impaurito quando afferro Mark per le spalle e lo sbatto al muro.
"Cosa cazzo hai intenzione di fare, eh?" ringhio "vuoi rovinarmi? Vuoi farmi sospendere?"
"Beh, ci sei riuscito, testa di cazzo! So che hai detto qualcosa al preside" urlo "so che vuoi incastrarmi!"
"Ops" fa lui, il sorriso beffardo "mi hai beccato."
Un urlo grottesco mi risale dalle profondità della gola.
"Signor Sheen!" tuona la voce del preside, fermandomi prima che possa staccare la testa al ragazzo che mi si trova di fronte.
"Fuori! Fuori da questa scuola!"
Passandomi il pugno chiuso sulla bocca e guardando Russel in cagnesco, afferro il mio zaino -evidentemente caduto a terra- ed esco dalla scuola, sotto gli occhi di tutti.
Non mi è sfuggita, però una chioma di capelli rosso fuoco.
Cazzo. C'era anche lei.
Melody ha visto tutto.
Perfetto.
Bell'esempio, Andrew. Complimenti, coglione.
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Andrew- a Pain is peace novella
Short Story"Uno Sheen è forte, uno Sheen non si mostra mai debole e perdente agli occhi degli altri. Uno Sheen è sempre all'altezza." Andrew Sheen è un diciottenne di buona famiglia, ha una casa lussuosa, una macchina ed una ragazza. La sua vita è apparentemen...