Capitolo 12

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Canzone per il capitolo: Give Me Love -Ed Sheeran

I miei occhi si socchiudono lentamente, quasi pigramente, mentre mi abbandono a lui. Le sue labbra non raggiungono subito le mie, lasciando dolci baci sulla fronte, scendendo poi alle guance. Le nostre mani sono intrecciate e i  nostri corpi vicini. Il suo piercing di metallo mi sfiora le labbra, prima di baciarmi definitivamente.

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"Fai proprio schifo come insegnante" ridacchio a bassa voce. Luke mi lancia un'occhiata divertita, serrando maggiormente la stretta delle nostre mani.

"Non faccio schifo, sei tu che mi hai distratto dal mio lavoro" mi accusa

"Io? Io che cosa centro adesso" dico con una falsa smorfia ferita. Luke mi riattira per i fianchi, posando le labbra vicine al mio orecchio

"Sai, non amo tutte le persone che mi ritrovo davanti come amo te" Lo allontano leggermente, facendogli chiaramente capire di star esagerando.

"Insomma Diana, per quanto vogliamo ancora continuare!?" Si tiene l'anellino nero tra i denti candidi, e mi squadra, perforandomi l'anima.

"Forse non dovremo più continuare"

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"Michael il problema è che non ho idea di cosa fare. Dire che amo entrambi è una cazzata. Li amo in modo differente e non voglio perdere nessuno dei due. E so che a te Luke non piace, cavolo, tu ci sei stato quando lui mi aveva distrutto completamente, ma ora che è tornato...non riesco a stare senza di lui. Ci ho provato, cavolo se ci ho provato, ma non..." Premo il mio viso contro il suo petto. Michael mi passa una mano sulla schiena, baciandomi poi una tempia.

"È cosí complicato, capisci?!" Esclamo.

"Io odio quel ragazzo e tu lo sai Diana, ma se non riesci a stare senza di lui...forse devi fare ciò che ti fa stare bene."

"E se lui se ne andasse nuovamente? Non riuscirei più a superare nuovamente una cosa del genere. Perderei tutto."

"Ti fidi di lui?" Mi chiede. Rispondo sì senza pensare, io mi fido di Luke. È dal destino da cui sono diffidente.

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È da una settimana che non sento Luke. Charlotte mi parla sempre di lui, ingenuamente, raccontandomi di come le sta facendo amare la matematica e di come sta diventando brava. La sua vocina mi chiama dallla cameretta e mi affretto a raggiungerla. Siede con le gambe incrociate e i boccoli castani le cadono davanti al viso. Tiene in mano una bambola, a cui sta spazzolando i capelli.

"Dimmi amore" la incoraggio. Lei mi guarda con gli occhioni azzurri colmi di lacrime, si alza velocemente e si getta tra le mie braccia. Le massaggio la schiena, cercando di tranquillizzarla.

"Che succede Lottie?" Chiedo preoccupata. Lei mi guarda tristemente negl'occhi

"Perchè tu e papá litigate così tanto?" Mi chiede innocentemente. Sento i miei stessi occhi colmarsi, reprimendo a stento la voglia di piangere. Le porgo un sorriso, non totalmente sincero.

"Io e papà stiamo avendo dei problemi. Ma tu non ti devi preoccupare piccola. Tu continuerai ad essere felice" i suoi occhioni mi guardano scettici, prima di asciugarsi il viso con il palmo delle mani.

"Vi lascerete?" Chiede retorica. I miei gesti si immobilizzano all'istante. Mi alzo da terra velocemente, lasciando la stanza.

"Tu non soffrirai Lottie." Le prometto anche se infondo so, di starla già facendo soffrire.

James mi guarda con sguardo severo, con le braccia incrociate.

"Hai mai ragionato Diana? Hai mai pensato alle conseguenze delle tue azioni?" Chiede duro lui. Mi siedo su una poltrona, da cui vengo subito raggiunta dal mio gatto.

"Cioè lui è la persona che più ti ha fatto soffrire in questo mondo e adesso vuoi lasciare me. Colui che ti ha salvato, colui che ti ha dato tutto ciò che aveva. Ho sopportato i tuoi pianti disperati, i tuoi incubi notturni, il tuo continuo parlare di Luke Hemmings ed adesso che lui è tornato...mi getti via" dice con un sorriso ironico.

"Beh sai una cosa? Non lo accetto!" Urla.

"Io ti credevo una persona migliore cazzo. Io ti amo Diana! Mentre tu...tu mi hai usato finchè ne avevi bisogno. Hai idea di quanto cazzo faccia male una cosa del genere?" Ha ragione, sono completamente consapevole di star pensando solamente a me stessa, ma è ciò di cui ho bisogno.

"Sei una stronza Diana!" Le sue parole mi trafiggono il petto come un coltello. Io amo James, ma ho bisogno di Luke.

"Lo so" riesco solamente a dire. Mi alzo dalla mia precedente posizione, infilandomi velocemente il cappotto.

"Fai la cosa giusta Diana. Va' da lui, va' a piangere da Luke Hemmings. Fagli capire quanto ci tieni a lui e quanto invece faccio schifo io!" Grida quando chiudo la porta. Inizio a singhiozzare incontrollata, premendo le mani sugl'occhi. È doloroso tutto ciò, mi fa incredibilmente male. Cammino per una ventina di minuti, raggiungendo poi quella porta al numero 2. La sua alta statura mi sovrasta e appena mi vede piangente, mi attira tra le sue braccia.

"Sono una stronza Luke" dico sottovoce. Lui mi accarezza i capelli e mi fa entrare in casa, dove il caminetto acceso scoppietta senza sosta. Si abbassa alla mia altezza, come si fa con i bambini piccoli, e mi accarezza le guance bagnate

"Non piangere piccola. Andiamo a letto" mi incoraggia. Mi toglie la giacca e mi pone una sua maglietta. Mi cambio il più velocemente possibile, per poi andare nel suo letto ed addormentarmi tra le sue braccia, come non facevo da tanti anni.
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Eheheheh ho aggiornato prima del previsto! Il motivo? Oggi è il mio compleanno ed ero dell'umore per pubblicare capitoli (?) Metá della gente che conosco se n'è dimenticata ma...nessun problema! Okay, mi dileguo. Spero che il capitolo non faccia troppo schifo e non ci siano errori. A presto!

Gli Occhi dell'Angelo || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora