Capitolo 5

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"Mia" l'ultimo gemito che lascia le sue labbra prima di accasciarsi vicino a me.

"Sei mia" ripete. Rimango zitta, il respiro corto e il viso sudato. Alcuni minuti dopo si siede sul letto invitandomi a salire sulle sue gambe. Mi posiziono a cavalcioni su di lui prima di accoccolarmi al suo petto. Le sue dita stringono i miei fianchi tutt'altro che magri.

"Sei eccitante" geme ancora. "E ti amo." Lascia dei baci sul mio collo prima di far incontrare i nostri occhi.

"Charlotte non ne deve sapere nulla, va bene?" Annuisco in accordo.

"L'ho giá detto a Luke. Lottie non ne saprá nulla" bisbiglio.

"Molto bene. Ti amo" dice ancora

"Ti amo anch'io" dico.

Flashback

"Diana non puoi stare chiusa in questa stanza per sempre" dice Michael, smuovendomi dal letto. Io non gli do retta. Luke. Lui mi ha lasciata da sola e non riesco a continuare così

"Per amor del cielo, sono tre giorni che non ti alzi dal letto!" Continuo a guardare la parete davanti a me.

"Cazzo Diana se non lasci questa stanza adesso, ti porto da un medico!" Minaccia alzando la voce.

"Luke" è l'unica cosa che riesco a dire.

"Quello stronzo ti ha lasciato. Non ti meritava, non disperarti troppo" I singhiozzi che lasciano le mie labbra sono sempre più frequenti. Sento mio fratello prendermi di peso e adagiare il mio corpo sul pavimento. Mi sfila la larga maglietta che stavo indossanto e la butta sul pavimento

"Luke" gemo ancora. Lui la raccoglie

"Era di Luke?" Chiede. Annuisco con le lacrime agl'occhi. La posa sul letto prima di passarmi un paio di jeans e una maglietta.

"Indossali" impone. Mi infilo il tutto guardandolo con occhi vitrei.

"Brava la mia piccola" mi rivolge un sorriso sghembo "Ora esci e vai da qualche parte. Va bene?" Annuisco.

L'aria fredda londinese mi colpisce il viso. Entro il un piccolo ma affollato pub. Mi siedo ad un tavolo appartato e guardo le persone felici e ubriache. L'unica cosa che voglio realmente fare è dimenticarmi di lui. Ma non ci riesco. Automaticamente la mia mano sfiora il cellulare che ho in tasca. Quando in rubrica trovo il nome di Luke, non indugio un attimo nel chiamarlo.

"Il numero da lei chiamato, è inesistente" dice la voce fredda e femminile. Le lacrime si fanno spazio sulle mie guance ma mi affretto ad asciugarle. Vedo un ragazzo, un bel ragazzo, avvicinarsi al mio tavolo. È quasi sicuramente ubriaco, osservando il modo in cui cammina.

"Sono James McVey, come ti chiami bellissima?" Chiede con voce strisciante.

"Diana"

"Come la principessa" dice lui. Abbasso lo sguardo e annuisco. Si siede vicino a me ed incomincia a giocare con i miei capelli. Non lo fermo.

"Posso offrirti qualcosa?" Chiede con un sorrisino. Scuoto la testa.

"Tu cosa puoi offrirmi allora?" Chiede malizioso

"Tutto quello che vuoi" rispondo disperata.
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Una stanza diversa dalla mia, un ragazzo diverso da Luke, una felicitá inesistente. Quello vedo appena sveglia. Il leggero lenzuolo azzurro copre il mio corpo nudo, pieno di brividi causati dal freddo. Guardo il ragazzo vicino a me. Capelli biondi, labbra morbide. Gli occhi, che so essere azzurri sono chiusi. Cerco di liberarmi dalla sua stretta al fianco, svegliandolo per errore. Inizialmente mi guarda, spaesato. Le sue mani si posano successivamente sul suo viso, sfregandolo. "Ieri sera" lo sento gemere frustato.
"Ero ubriaco" si giustifica. Annuisco e mi passo una mano tra i capelli ingarbugliati.
"Mi dispiace" sussurra.
"N-non importa" dico tremante.
"Comunque il mio nome è James, non Luke" dice nervosamente. Mi sento ancora più in imbarazzo.
"S-scusa è che..." mi interrompe, rivolgendomi un sorriso.
"Non importa, davvero"
Luke's Pov

Busso alla sua porta piú convinto che mai. È mattino presto e sono deciso a parlare con lei. Il mio cuore perde un battito quando la sua figura è davanti a me. Sento l'eccitazione invadermi i sensi. Il suo corpo è stretto il una vestaglia lunga. I capelli sono spettinati e i piedi nudi. Dopo otto anni, la montatura nera dei suoi occhiali da vista non è cambiata.

"Luke ti avevo detto..." inizia a lamentarsi. La scavalco ed entro in casa sua.

"James è in casa?" Chiedo subito.

"No, è andato a lavorare presto oggi" dice rassegnata.

"Mia figlia?" Il suono di queste parole suona strano nella mia bocca.

"Dorme" Si siede sul divano nel soggiorno e mi guarda penetrante.

"Cosa vuoi?"

"Avere quello che mi appartiene"

"Non ti appartengo" dice dura. Una risata senza gioia lascia le mie labbra.

"Si invece" sorrido. Mi siedo vicino a lei.

"So che sotto questo" dico accarezzandole le braccia coperte dalla vestaglia "non hai nulla" Si alza di scatto e si allontana da me. Si porta i capelli dietro le spalle, rivelando parecchi succhiotti viola. So che è un gesto che fa in preda al nervosismo, ma incomincio ad incazzarmi.

"E sai che se non ti amassi così tanto ti sbatterei al muro e..."
Ti scoperei talmente violentemente da farti urlare fino allo sfinimento.

"Luke?" Una vocina fine interrompe tutto. Vedo Diana irrigidirsi.

"Piccola vai a lavarti. Tra poco ti preparo la colazione" dice lei.

"Perchè Luke è qui?" Insiste Charlotte.

"Nulla Lottie, è venuto per comunicarmi quanto sei brava nella sua materia" mente. Vedo le guance di mia figlia tingersi di rosso e sorridere soddisfatta. Quando lascia la stanza, entrambi sospiriamo di sollievo.

"È meglio che tu vada. Non voglio più vederti Luke, davvero" dice, ingrandendo il taglio al cuore.

"Non rinuncerò mai a te. So che mi ami ancora, lo so." Dico deciso.

"Non mi ami più neanche tu Luke. Quante ragazze potrebbero sostituirmi o essere migliori di me!"

"Nessuna. Io voglio Diana Lewis. Nessun'altra." Sussurro. Vedo i suoi occhi scuri velarsi di lacrime. Le lacrime scorrono lente sulle sue gote. Non si lamenta quando le circondo il corpo con le braccia e la stringo forte.

"Sai Luke? Vorrei che tutto si fosse fermato ai nostri ultimi giorni insieme. Quando mi portasti al mare, quando fecemmo per l'ennesima volta quello che per noi era amore. Amore allo stato puro. Ricordo tutto sai? Sono passati anni, ma quei pochi mesi in cui ho avuto l'onore di stare con te li ricordo perfettamente." Mi fissa negli occhi.

"Ma poi...mi portasti da lui."

"Mi aveva minacciato Diana. Non sapevo quali fossero le sue intenzioni." La vedo annuire.

"Adesso è meglio che tu vada" dice, questa volta con più dolcezza. Non oppongo resistenza e lascio la casa. Sento il mio cuore più felice, leggero. Lei ricorda. E nel profondo, so che mi ama ancora.
Diana's Pov

"Cosa ti ha detto Luke?" Chiede vivace Lottie.

"Che sei molto brava e attenta. Sono fiera di te" dico orgogliosa. So che è vero, anche se la mia chiaccherata con Luke ha trattato temi completamente differenti. Quando arriviamo davanti al cancello della sua scuola, intravedo immediatamente la alta statura di Luke. Mi vede e mi sorride. Quel sorriso che gli fa spuntare l'unica fossetta alla guancia destra, quel sorriso che mi ha fatto innamorare di lui.
IF YOU DON'T KNOW

È la canzone che sto ascoltando adesso. È stupenda *----* Vabbene, spero che il capitolo non sia troppo corto, ho cercato di renderlo migliore possibile sotto tutti i punti di vista. Spero non ci siano errori e che vi piaccia. So che vi dico sempre le stesse cose quindi propongo di conoscerci meglio ok?

Prima domanda: Canzone più ascoltata in questo periodo? Io credo...A Drop in the ocean di Ron Pope *-----*

Gli Occhi dell'Angelo || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora