Amava il suo profumo.
Lo riconosceva dalla tettoia di casa sua quando lui parcheggiava l'auto nel vialetto.
Saliva lungo il giardino, le sorrideva e le lasciava un bacio sulla guancia.
Aveva dimenticato telefono, tormenti, ansie, la malattie e il rumore della vita che le scorreva accanto, ora lei ne faceva parte ed era finalmente felice."Dove andiamo oggi?"
Gli aveva sorriso, i suoi occhi finalmente avevano ritrovato il colore di quando era bambina, innocente e appena sbocciata alla vita.
Era convinta di essere ormai guarita, come se tutto quel che era successo prima di incontrare Adam non fosse stato altro che un brutto sogno.Lui stette in silenzio e la guardò.
Il suo sguardo così puro, le sue labbra così rosee.
Guardò in basso."Non ti ho mai detto che lavoro faccio.."
Sospirò lui e le prese la mano accarezzandola, ma non riusciva a guardarla in faccia."Sai l'aziena per cui lavoro è una multinazionale.."
Come mai gli era così difficile parlare?
Lei lo guardò confusa, ma felice di conoscere finalmente qualcosa in più di quel ragazzo che le rimaneva ancora così misterioso.Lui si tirò indietro i capelli e guardò il cielo, cercando le parole.
Si conoscevano da poco, molto poco, ma sentiva che quello che stringeva nelle sue mani sarebbe stato parte del suo futuro, e non riusciva a lasciarlo, si arrampiava disperatamente a lei."Dimmi"
Rispose lei, calma.Finalmente lui ritrovò il verde dei suoi occhi e vi si perse, era bellissima.
Ma come poteva. Come poteva dirle tutto?
Lei cercò di rassicurarlo con un sorriso.Gli occhi di lui ebbero un sobbalzo, li chiuse cercando di non vedere come quella ragazza lo stesse illuminando con così poco.
"Mi mandano un anno in Danimarca"
Disse.
Pregò che lei non avesse sentito nulla.
Mantenne chiusi gli occhi.
Poi sentì piano piano scivolare le mani di lei fuori dalla presa di lui.
Gli si fermò il cuore.Guardò come lei camminava via, dentro casa, sola.
Sola di nuovo.
Lui se ne sarebbe andato.
Non ebbe il coraggio di rincorrerla.
Si voltò anche lui e camminò lento verso l'auto.Con quelle parole, aveva rotto due anime.
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No smoking
Short Story"Perchè fumi?" "Perchè sto morendo." Rispose lei uccidendolo con lo sguardo. Il fumo le uscí lento dalle labbra mentre scandiva le parole. "Hai mai pensato che forse stai morendo proprio perché fumi?" Rise lui. Gli occhi verdi della ragazza lo squad...