No smoking

CAPITOLO TREDICESIMO- Partenza e arrivo

"Morire non è nulla, non vivere è spaventoso"
-Victor Hugo

Si sistemò i capelli.
Guardò il cielo scuro di metà dicembre, prese un respiro profondo e fece un passo fuori di casa.
Faceva freddo, aveva freddo.
Gli alberi erano spogli e la prima neve gli cadeva sul viso, coprendolo come in un abbraccio gelido.

Sbuffò facendo uscire una nuvoletta di fumo dalle labbra nelle quali teneva stretta una sigaretta, una winston blue, le sue preferite.

Sorrise al pensiero e si perse nel gusto amaro.

I suoi passi si mossero fino al monumento rovinato, vecchio, ingiallito.
Tirò a sè il grande cancello arrugginito, rovinaro ed entrò.

L'odore si fece più intenso, piante e fiori coloravano quel luogo senza tempo, dove le ore non passano e tutto rimane immobile.

Sorrise malinconicamente e si fede spazio, la sua meta era una e non si fermò, vedeva solo quello, là infondo.

Camminò piano, non voleva bruciarsi nemmeno un istante, come se volesse godersi quella pace e quiete, propria di quel luogo.

Raggiunse la lapide, là infondo, nell'angolo più remoto, sorrise.
Accarezzò la pietra fredda e posò le margherite che aveva comprato.
Non era periodo di fiori ma sembrava che lí dentro fosse fiorita una nuova vita.

I suoi fiori preferiti, così semplici, umili, indifesi e fragili.

Aspirò un ultimo tiro di sigaretta e piano piano lo restituí all'aria fredda d'inverno.

Sospirò e guardò nuovamente giù alla targa incollata alla stele.

Una lacrima si formò all'angolo degli occhi e scese piano, accarezzando la guancia congelata.
Chiuse gli occhi e si morse il labbro, cercando un ricordo, uno soltanto.
Poi scoppiò in un pianto disperato.

"Non ho mai avuto modo di dirtelo..."
Sussurrò.

"Grazie.."

Sorrise.

"Ti amo.."

Si asciugò il viso con la manica del maglione nero.

"..Adam"