CAPITOLO UNDICESIMO- Estasi

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Nessuno l'aveva mai baciata così.
Quel sapore di fumo e le sue labbra creavano più dipendenza di una sigaretta.

La strinse, tutta la notte.
Un abbraccio intimo, nudo, di due corpi che si esplorano per la prima volta per scoprire l'amore, quello vero, puro e sincero.

"Posso?"

Parlò piano, dolcemente, cullandola nei suoi baci fino ad arrivare al bordo della sua maglia.
Lei annuí e lui la sfilò via piano piano, scoprendo la sua palle morbida e quel corpo fragile che aveva finalmente imparato a lasciarsi andare ad un tocco estraneo.

Non lasciò scoperto dalle sue labbra alcun centimetro della sua persona, ogni carezza la faceva sussultare di eccitazione e lui non la privò di quel piacere per tutto il tempo che rimasero distesi.

"N-non l'ho mai fatto"
Parlò lei, imbarazzata, intimidita da quel corpo grande che si stava muovendo sicuro sopra di lei.
Le accarezzò la guancia.

"Vuoi che mi fermi?"
La guardò serio negli occhi, spaventato di poterla ferire.

Lei si perse in quello sguardo e ansimò piano, impaziente di vedere cosa sarebbe capitato, bramosa di altri tocchi umidi sul suo corpo.

"Mai"
Le brillarono le pupille di passione.

Fu in quel momento che si innamorò di lei.

Scese giù, piano, a cercare di ritrovare il percorso che aveva iniziato poco prima, la fece sobbalzare quando le sue labbra morbide le solleticarono vicino al basso centre.
Chiuse gli occhi.
Cercò di cogliere ogni suo respiro e di immagazzinarlo nella sua mente come il più dolce dei ricordi.

Lui fu gentile, delicato, si fece spazio tra le curve di lei fino a perdersi tra i suoi fianchi.
Le dita della ragazza scivolarono tra i suoi capelli e incurvò la schiena gemendo, nuova a quella sensazione.

Non aveva mai visto un uomo così da vicino, era strano ma le sembrava di conoscerlo da tempo.
Il riflesso della pallida luna entrava dalla finestra, delineò i tratti del petto muscoloso di lui come quelli di un quadro perfetto.
Si sciolse alla vista.
Poi tutto si completò.
Sentí entrare in collisione i loro corpi, le fece male subito, ma venne accolta da un piacere sconosciuto che la fece piagnucolare, in estasi.

Quella dolce conquista la fece rabbrividire, lui le si distese affianco, il respiro era veloce e la pelle sudata.
Sorrisero.
Lei gli carezzò il mento e lo sentí più vicino che mai, più suo che mai.
E lei si sentí viva.

Le cinse il fianco con il braccio e la tirò a sè.
Le baciò la guancia e chiuse gli occhi appoggiando il volto al collo di lei, nascondendosi nel suo profumo.
Respirò piano.

"Vieni via con me"

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