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Ruolo: assistente dello sceriffo
Martín ha sempre sognato di far parte delle Forze Armate del Messico. Cosa ci si potrebbe aspettare da un ragazzo che porta il nome del dio della guerra? Ha sempre nutrito un senso di dovere verso i cittadini, voleva potreggere gli altri anche a costo della propria vita. Lui voleva entrare nell'esercito e si impegnò per tutta la sua giovinezza per riuscirci. Dopo il diploma, partecipò a un concorso per entrare nelle Forze Armate, ma pur avendo avuto dei buoni risultati vide il suo sogno infrangersi quando fu assegnato alla centrale di polizia del suo paese. Non voleva passare la sua esistenza in quel buco di mondo, dimenticato da tutti. Certo la sua cittadina era accogliente e gli abitanti non creavano quasi mai problemi, ma lui voleva andarsene, voleva viaggiare per il mondo aiutando più persone possibili. Nonostante la sua battaglia persa, si abituò in fretta alla vita da poliziotto. Seguì prima un corso formativo nella città vicina a Guadara in cui imparò a maneggiare ogni tipo di arma e ad allenare i propri riflessi. Per poi essere assunto come assistente nella piccola centrale di polizia. I suoi primi incarichi erano di una banalità assurda. Fare il caffè ai superiori, rispondere alle chiamate, accogliere i cittadini. Insomma semplici mansioni da ufficio. Non veniva mai chiamato sul campo, doveva far la guardia alla stazione. Non che la vita poliziesca a Guadara fosse poi tanto movimentata, ma Martìn stava per credere di poter morire di noia. Letteralmente. Finché dopo un anno a sforzarsi di compiere le sue poche mansioni nel migliore dei modi per compiacere i suoi superiori, aggiungendoci anche un colpo di fortuna nel trasferimento dell'ex assistente dello sceriffo, fu promosso a compagno e vice di quest'ultimo. Un lavoro onesto, finalmente sembrava che le cose si sarebbero fatte interessanti. E così arriviamo ad oggi, dove Martín svolge da qualche mese questa nuova mansione. Finalmente l'azione che tanto bramava lo aveva accontentato. Forse era scampato al famoso malocchio che sembrava inciso sul suo destino?
