RALICIA 《Il nostro è un per sempre.》

Tristezza

Raquel's pov
<<come procede Raquel?>> mi chiede Sergio, con il suo solito tono rilassato.

Sto camminando fra gli ostaggi, che al mio passaggio abbassano gli occhi.

<<benissimo. Quanto tempo abbiamo ancora?>> chiedo, fermandomi davanti un ragazzo poco più che adolescente.

Lo guardo, chiedendomi quanti anni abbia.

<<un'altra settimana, dopodiché procederemo per il piano finale. Avete tutto pronto, no?>> risponde lui.

Annuisco, anche se non riesce a vedermi.

<<si, Palermo ci ha informati.>>

Dico, facendo riferimento alla spiegazione fornita da Palermo.

Il "colpo finale" equivale all'ultima tappa che faremo qui dentro, dopodiché potremmo finalmente... uscire.

E goderci la nostra libertà.

Solo che io, me la voglio godere con solo una persona.

Il piano consiste fondamentalmente di far uscire tutti gli ostaggi, dopodiché prendiamo tutti i soldi che Denver e Monica hanno stampato per settimane, e ce ne andiamo, passando per il sotterraneo nascosto che Sergio fece costruire anni fa.

Perfetto. Era un piano perfetto, semplice, pulito, e finalmente potevo ricominciare da capo una nuova vita una volta uscita da lì, con mia figlia e con la donna che amavo più di chiunque altro.

Alicia's pov
Scorgo Raquel parlare al telefono, presumo con lui.

Mi schiarisco la gola improvvisamente secca, e mi sciolgo le spalle.

Sono passate più di 2 settimane da quando siamo qui dentro, e incomincia a mancarmi la vita fuori, la libertà.

Non vedo l'ora di uscire da questo posto di merda, e finalmente stare con la persona che amo di più al mondo.

Abbiamo già architettato un piano una volta uscite di qui: partiremo e scapperemo, lontano da tutti.

Andremo a Manila, nelle Filippine, per prendere Paula, la figlia di Raquel, e portarla con noi, al sicuro.

E da lì, potremmo finalmente ricominciare daccapo le nostre vite, insieme.

Era il sogno della mia vita, e ora quasi non riesco a crederci che si realizzi.

I miei pensieri vengono interrotti da un movimento improvviso.

Alzo lo sguardo e vedo Raquel di fronte a me.

Ero appoggiata alla ringhiera delle scale, osservando la situazione, e non mi ero accorta che stava salendo.

I miei occhi si incatenano ai suoi, e subito sento dentro di me un improvviso rilassamento e benessere.

Perché si, mi bastava un solo sguardo da parte sua a far calmare i pensieri che ruotavano impazziti nella mia mente, e farmi stare bene.

Mi sorride lentamente, provocando di conseguenza un sorriso sul mio viso, e con gli occhi mi indica una stanza dietro di noi.

Sento subito il cuore accellerare, e un improvviso calore mi arriva dal basso.

Lei si accorge del mio stato d'animo perché ridacchia piano, poi mi supera sfiorandomi leggermente il braccio con il gomito, e la sua scia di profumo rimane nell'aria.

Quel piccolo contatto mi fa fremere dal desiderio ancora di più, e aspetto con grande impazienza di raggiungerla.

Dopo aver controllato che non ci sia nessuno, mi avvio nella stanza, più eccitata che mai.