CAPITOLO 5

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La sveglia suonò ed Harry aprì gli occhi di scatto, l'ansia che gli incominciava a salire, e lo stomaco che si chiudeva in una morsa letale, tanto da fargli male.

Era il fatidico giorno.

Spense la sveglia, si infilò le ciabatte, e si avviò verso la cucina per mettere qualcosa sotto i denti, dato che se non avrebbe mangiato, probabilmente, sarebbe morto di fame appena arrivati in chiesa.

Mise sul fuoco il bollitore dell'acqua e si preparò le fette biscottate con la nutella, per accumulare zuccheri, che gli sarebbero serviti per tutta la giornata.

Mangiò le sue 3 fette e si versò nella tazza l'acqua bollente, e mise dentro la bustina di the.

Si portò la tazza alle labbra iniziando a bere, staccandosi subito dopo, dato che il liquido era bollente e la sua lingua stava prendendo fuoco.

Bevve tutto il the fissando un punto indefinito nella stanza. Poi quando ebbe finito, si alzò dalla sedia, appoggiò la tazza nel lavandino, senza neanche lavarla, e si diresse verso il piano superiore per farsi una doccia.

Dopo la doccia si vestì.
Lo scorso giorno, aveva comprato un abito semplicissimo: la camicia a maniche lunghe bianca, la giacca sopra semplice nera, insieme ai pantaloni e alle scarpe laccate lucide dello stesso medesimo colore, e, non poteva mancare, il papillon nero. Un pinguino i pratica.
Anche Blaise aveva comprato l'abito uguale al suo.

Quando fu profumato e... no, pettinato no, non ci tentò neanche, guardò l'orologio che segnavano le 9.15, cavolo se era in ritardo!

Si precipitò giù dalle scale per sistemare il riso sul tavolo e il secchio.

Si sedette sul divano e non fece neanche in tempo a pensare quello che doveva fare, che il campanello suonò.

Si alzò e raggiunse la porta aprendola, rivelando Hermione, con indosso il suo vestito color tiffany, lungo fino alle caviglie, con uno spacco ampio, che arrivava fino a 2/4 di coscia.

"È tutto pronto?" Chiese entrando in casa

"Buongiorno anche a te, comunque, è tutto pronto, le cose sono in cucina" rispose Harry indicando con l'indice il tavolo della cucina che si intravedeva dalla porta aperta della stanza.

"Benissimo, allora possiamo andare" disse entrando un cucina e prendendo i mano il secchio, Ron il riso e poi si smaterializzarono in chiesa.

Quando furono sul sagrato della chiesa, si guardarono intorno. C'erano soltanto persone di alto livello, e con abiti che spuntavano soldi da tutti i pori.

"Siamo sicuri che non abbiamo sbagliato chiesa?" Chiese, infatti, Ron guardandosi intorno

"Ma no, là c'è il padre di Draco" indicò con lo sguardo Hermione.
"E là c'è Draco" disse poi, indicando il biondo, che stava ascoltando il discorso di alcune persone ignote svogliatamente.

"Benissimo, siamo pure in ritardo, e adesso dobbiamo fare in modo di non farci vedere" sbuffò Harry

"Ma, in realtà è lui che è in anticipo, dato che sono solo le 09.22" lo corresse Pansy guardando il suo orologio da polso.

"Harry, per caso, hai portato dietro il mantello dell'invisibilità?"

"Hai il mantello dell'invisibilirà e io non so niente!?" Chiese incredula Pansy

"Ehm, no, non l'ho portato dietro, pensavo non servisse"

"E allora come caspita facciamo ad entrare in chiesa senza farci vedere?" Chiese Pansy. Draco era proprio davanti all'entrata principale, se fossero entrati da lì, li avrebbe visti di sicuro e ciao al loro piano.

Missione rovinare il matrimonio di Draco, in azione ~Drarry~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora