Vedo che mantieni gli impegni. Adesso, finalmente, leggo la mia esistenza su uno schermo luminoso che mi segue come un'ombra.
Adesso sono sul web. Tutti possono spiarmi. Per colpa tua.
In fondo te l'ho detto io.
Ti ricordi quando ti guardai negli occhi? Occhi negli occhi.
Sfida.
Ti dissi: "Io ti parlo di me, tu scrivi!". E tu che mi hai risposto:"Io non so scrivere.".
È vero. Sei pessimo nella scrittura. Sai soltanto descrivere. E basta. È questo mi basta.
Attinieti a quello che ti invio io. Ogni giorno. Quando mi pare. Ti pago per quello.
Non hai nulla di questa storia. Soltanto me. Sono il tuo suggeritore segreto.
E non sai come finirà. Se finirà. Se sarò il tuo flop. Ma, tanto non ci tieni. O forse si.
Adesso, però, so soltanto che mi piace lei. E ne approfitto si. Ne approfitto per scrivertelo qui, occupare il tuo spazio immaginario che è anche il mio.
Ti scrivo che ho visto una donna. Anzi, l'ho rivista, con quelle rughe appena accennate sul volto. Che cerca di coprire. Arrossendo. A due passi da me. Lo so che non te ne frega niente, e che non ha nulla a che vedere con la mia storia. Ma, te l'ho scrivo lo stesso. Perché? Perché sono io a dirigere l'orchestra. E posso fare quello che voglio.
Così chi legge, incomincia ad avere più chiare le idee. Se mai qualcuno ti leggerà.
Preparati, devi scrivere la prossima.
Cambia la password.
Potrei cancellare tutto.
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Lola
Short StoryLola non è una donna no. È un incontro. Forse è niente. Forse è tutto. Forse è un uomo per una donna. Forse è una donna per uomo. Lola forse è esistita. O forse no. Lola forse è un sogno. È nebbia. È vento. È burrasca. È calma piatta. Forse è fuoco...