Capitolo II

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Sospiro mentre mi siedo nella macchina di mia sorella, guardando fuori dal finestrino. Non posso credere che lo sto facendo davvero. Preferirei stare nel mio dormitorio, mentre mi preparo per la prossima lezione, che essere ferma a un semaforo rosso, aspettando che diventi verde per poter continuare verso l’aereoporto.

Mi sto pentendo di ogni secondo. Dal momento in cui ho preso il mio cellulare per chiamare mio fratello e dirgli del viaggio, fino ad ora.

Okay, forse non mi pento di aver speso una settimana lontana dal college per prepararmi per la gita con il mio orrendo, ma adorabile fratello, perché mi mancava.

“A cosa stai pensando?” mi chiede mio fratello con un sorrisino sulla faccia, mentre i suoi occhi rimangono sulla strada.

“Non è niente” sospiro.

“Non mentirmi. Posso vedere le rotelle nella tua testa girare e girare senza alcuna intenzione di fermarsi.”

“Bene. Non voglio partire con questo branco di coglioni e Barbie di plastica che sanno pensare solo al sesso e non se ne fottono un cazzo di tutto questo viaggio. Specialmente perché tutto quello che faranno sarà rovinarmelo. Felice?” Dopo aver quasi sputato fuori le parole, guardo mio fratello con un cipiglio e metto su una faccia davvero orribile che spero lo intimidisca.

Avrei dovuto sapere che sarebbe stato inutile, sta ridendo. Cioè, ridendo per davvero, gli occhi sono quasi chiusi e riesco a vedere delle lacrime. Conoscendolo, scommetto che se potesse, si stenderebbe a terra, stringendosi lo stomaco e urlando per le risate. Ma non può perché sta guidando.

“Puoi smetterla?” mormoro imbarazzata.

Lui continua a ridere.

Okay…respira…

Sta ancora ridendo.

Respiri profondi…

Ancora.

Forse se conto fino a dieci…

Gli stanno scorrendo delle lacrime sul viso.

Forse se conto in cinese?

Si sta fermando.

Grazie a dio.

“Ora che il tuo attacco di panico è finito, ti dispiacerebbe spiegare perché stavi ridendo come se avessi visto un cane abbaiare dopo aver respirato l’elio?”

“Pasticcino, sei preoccupata di qualcosa che è completamente e ovviamente stupido. Perché dovrebbe fregartene di quei coglioni e delle cazzate che fanno? È un viaggio che dovresti goderti e in cui divertirti. E non vengono anche quelle tue amiche? Sandra e Beta? Credo-”

“Sarah e Beth.” Cercai di non lanciargli un’occhiataccia. “Ma, si. Vengono anche loro.”

“Vabbè, è lo stesso praticamente. Ma comunque, voglio che tu ti concentri e sappia che devi godertela. Sei in quella fase della vita dove vuoi fare solo cose pazzesche, lo so, ho passato anche io quella fase…”

Cosa? Lui è ancora in quella fase. Capite cosa intendo? Ha solo due anni in più a me, ma a volte si comporta come se io avessi 16 anni e lui 29.

“…solo bisogno di lasciarti andare, ma ricorda usa le protezioni o nel caso-”

“WOAH, cosa? Di che cavolo stai parlando?”

“Non stavi ascoltando?”

“Si, ma che tipo di conversazione è questa? Pensavo che il punto principale qui fosse il viaggio, non fare ‘ bambini’.”

[hiatus] The Survival ➳ h.s | italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora